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2015: Un anno di dismissione dei combustibili fossili Il movimento di disinvestimento dalle fonti fossili ha acquisito uno slancio significativo nel 2015. La quantità di disinvestimenti nel 2014 era pari a USD 50 miliardi, ma il numero è salito a USD 2,6 trilioni prima della COP21 – e di USD 3,4 trilioni nel corso della Conferenza. I fondi pensione dei Paesi Bassi, Norvegia e California stanno abbandonando il settore dei combustibili fossili, come lo sono i fondi di investimento del settore privato. Come risultato, il valore degli assett nel carbone è in calo in tutto il mondo, con alcuni prezzi delle azioni di società scesi fino al 90% nel corso del 2015. In parte a causa delle nuove normative sulle emissioni e in parte per i segnali del mercato, numerosi paesi e regioni di tutto il mondo hanno chiuso o prevedono di chiudere impianti a carbone. Ontario, nel Canada, è stato carbon-free nel 2015 per la prima volta nella storia moderna. Austria, Finlandia, Francia, Portogallo, e Regno Unito potrebbero completare l’uscita graduale dal carbone entro il prossimo decennio. La Germania ha deciso di ridurre di un terzo la produzione di lignite della gigante miniera a cielo aperto, Garzweiler II, spostando la sua data di chiusura alla fine degli anni 2030. Gli Stati Uniti programmano di chiudere 200 impianti a carbone, e in Cina il consumo del nero-inquinante ha raggiunto il suo picco. 2015: Un nuovo anno record per il fotovoltaico Il FV ha vissuto nel 2015 un altro anno di crescita record, con un mercato annuale in crescita del 25% rispetto al 2014. Sono stati installati oltre 50 GW – equivalenti a una stima di 185 milioni di moduli – portando la capacità globale totale a circa 227 GW. Anche se i tre principali mercati nel 2015 hanno accolto la maggior parte delle capacità aggiunta, la globalizzazione è proseguita con nuovi mercati in tutti i continenti. Fino a poco tempo, la domanda era concentrata nei paesi ricchi; ora, i mercati emergenti in tutti i continenti hanno iniziato a contribuire in modo significativo alla crescita globale, soprattutto dove la domanda di elettricità è in crescita, ovvero nei paesi in via di sviluppo. Allo stesso tempo, però, molti ex mercati da gigawatt in Europa hanno installato poca o nessuna capacità nel 2015. L’espansione del mercato nella maggior parte del mondo è dovuto in gran parte alla crescente competitività del solare fotovoltaico, così come a nuovi programmi governativi i quali, consapevoli delle potenzialità del solare fotovoltaico, cercano di attenuare l’inquinamento e le emissioni di CO2. L’Asia ha eclissato tutti gli altri mercati per il terzo anno consecutivo rappresentando circa il 60% delle nuove installazioni. Ancora una volta, la Cina, il Giappone e gli Stati Uniti sono stati i primi tre mercati, seguiti dal Regno Unito. Nella “top 10 list” figurano inoltre l’India, la Germania, la Corea del Sud, Australia, Francia e Canada. Alla fine del 2015, tutti i continenti (esclusa l’Antartide) hanno installato almeno 1 GW, e almeno 22 paesi ha avuto 1 GW o più di capacità. I leader per il solare fotovoltaico per abitante sono stati la Germania, l’Italia, il Belgio, il Giappone e la Grecia. Dopo tre anni consecutivi in flessione, il mercato FV in Europa nel 2015 è tornato a crescere anche se molto al di sotto del picco bel 2011 (22 GW). Le nuove installazioni sono state di circa 7,5 GW portando la capacità totale a quasi 95 GW. Tre paesi – il Regno Unito (3,7 GW), Germania (1,5 GW) e Francia (0,9 GW) – hanno rappresentato oltre il 75% della nuova capacità collegata alla rete. Altri paesi che han contribuito alle nuove installazioni sono Olanda (450 MW) e Italia (290 MW). La Spagna, che ha guidato il mercato globale nel 2008, è praticamente scomparsa a causa di cambiamenti politici retroattivi e una nuova tassa sull’autoconsumo. La corsa alle installazioni del Regno Unito, dovuta alla fine delle sovvenzioni e ai tagli della FIT, ha portato la capacità totale di 9,1 GW. Da notare che nel 2015 la generazione elettrica da fotovoltaico ha superato quella idroelettrica. Il mercato annuale della Germania è sceso di nuovo (23% rispetto al 2014) a livelli di circa un decennio fa, e ben al di sotto dell’obiettivo annuale della legge sulle energie rinnovabili (EEG) di 2,5 GW. L’Europa è diventata un mercato difficile per diversi motivi. La regione sta passando da incentivi FIT alle aste e al feed-in premium per i sistemi su larga scala, e all’uso del fotovoltaico per l’auto-consumo in applicazioni residenziali commerciali. Inoltre, la domanda di energia elettrica è stagnante e l’utility tradizionali stanno facendo pressione per mantenere la loro posizione. Ne consegue che il ripensamento del mercato dell’energia elettrica è sempre più importante così come la necessità di implementare nuovi modelli di business. Il mercato fotovoltaico in Italia nel 2015 Il volume complessivo di potenza fotovoltaica installata è di 18.610 MW a fine 2015, grazie alla nuova potenza installata di circa 290 MW. Il valore del mercato delle nuove installazioni è stato pari nel 2015 a circa 558 mln €. Il mercato residenziale ha pesato per oltre 284 mln € (circa il 51% del totale), rappresentando il 55% della potenza installata, mentre gli impianti di taglia pari o superiore a 1 MW hanno ricevuto nel 2015 investimenti per solo 15 mln €. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento
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