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Oltre alla stima degli investimenti necessari al raggiungimento dell’obiettivo prefissato per ciascun Paese, l’Energy Efficiency Report 2015 si pone l’obiettivo di valutare l’effettiva possibilità che questo potenziale di mercato si concretizzi, guardando alle caratteristiche dei diversi Paesi. In particolare, l’analisi ha preso in considerazione 3 dimensioni (la maturità della filiera, la maturità del quadro regolatorio e finanziario ed il potenziale di mercato) grazie a cui è stato possibile raggruppare i differenti Paesi europei. Il primo gruppo è composto da mercati dell’efficienza energetica con potenzialità di business molto interessanti (14.000 mln €/anno tra il 2015 ed il 2020), presentando infatti una buona maturità della filiera e, soprattutto, un’elevata maturità del quadro regolatorio e finanziario. In Paesi quali il Belgio, la Finlandia, la Danimarca, la Svezia, la Croazia, l’Irlanda, la Bulgaria e la Danimarca non esistono particolari ostacoli nel reperimento di risorse finanziare per la realizzazione degli interventi di efficienza energetica ed i sistemi di incentivazione risultano mediamente efficaci e stabili nel tempo. Ad esempio in Belgio è un vigore un sistema di sussidi volti a promuovere interventi di efficienza termica ed audit energetici nel residenziale, nel terziario e nell’industria. Questi Paesi sono caratterizzati da un numero limitato di operatori (le ESCo attualmente attive sono in media inferiori a 50) che, tuttavia, presentano un offerta «abbastanza» evoluta, offrendo ai propri clienti un’ampia gamma di interventi e contratti basati tipicamente sulla garanzia del raggiungimento di determinati livelli di risparmio. Il secondo gruppo è composto da mercati caratterizzati da un’elevata maturità del quadro regolatorio e finanziario e buone potenzialità di business (20.000 mln €/anno tra il 2015 ed il 2020), ma con un’elevata maturità della filiera e, quindi, un elevata competizione interna. In Paesi quali la Germania, l’Olanda e l’Austria non esistono particolari ostacoli nel reperimento di risorse finanziare per la realizzazione degli interventi di efficienza energetica. I sistemi di incentivazione risultano molto efficaci e stabili nel tempo, basandosi essenzialmente su ingenti finanziamenti pubblici a supporto della diffusione degli interventi di efficienza energetica, soprattutto per le Piccole Medie Imprese. Questi mercati dell’efficienza energetica sono caratterizzati da un elevato numero di operatori (le ESCo attualmente attive sono in media superiori a 100) che offrono ai propri clienti un’ampia gamma di interventi e contratti basati tipicamente sulla garanzia del raggiungimento di determinati livelli di risparmio energetico, facendosi tipicamente carico anche del rischio finanziario del progetto. Il terzo gruppo è composto da mercati caratterizzati notevoli potenzialità di business (39.000 mln €/anno tra il 2015 ed il 2020), ma con un’elevata maturità della filiera, quindi, un elevata competizione interna e, soprattutto, con ostacoli all’ottenimento di risorse finanziarie per gli interventi di efficienza energetica, nonostante la presenza di numerosi sistemi di incentivazione. In Paesi quali l’Italia, la Francia, la Gran Bretagna, la Spagna e il Portogallo esistono ostacoli nel reperimento di risorse finanziare a causa della scarsa propensione degli istituti di finanziamento a concedere prestiti per interventi di efficienza energetica e della complessità burocratica nell’accesso ai fondi pubblici. I sistemi di incentivazione sono molteplici e si basano sia soprattutto sul sistema dei Certificati Bianchi o Titoli di Efficienza Energetica (in Italia, Francia, UK) e sull’erogazione di finanziamenti per progetti di razionalizzazione dei consumi su edifici. Questi Paesi sono caratterizzati da un elevato numero di operatori (le ESCo attualmente attive sono in media superiori a 100) che offrono ai propri clienti un’ampia gamma di interventi e contratti basati tipicamente sulla garanzia del raggiungimento di determinati livelli di risparmio energetico. Il quarto ed ultimo gruppo è composto da mercati caratterizzati da un basso livello di maturità della filiera, da forti barriere normative e finanziarie alla diffusione dell’efficienza energetica e basse potenzialità di business (1.400 mln €/anno tra il 2015 ed il 2020). In Paesi quali l’Estonia, la Lituania, la Lettonia esistono notevoli ostacoli nel reperimento di risorse finanziare ed i sistemi di incentivazione non sono sostanzialmente definiti. Questi mercati dell’efficienza energetica sono caratterizzati da esiguo numero di operatori (le ESCo attualmente attive sono in media inferiori a 20) che offrono ai propri clienti solo alcune tipologie di soluzioni tecnologiche e contratti basati molto spesso sulla vendita «chiavi in mano». Presentazione Energy Efficiency Report 18 Giugno 2015 ore 14.30 Politecnico di Milano La partecipazione è gratuita ma è necessario iscriversi Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento
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