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Un’App per risparmiare energia giocando Alcune schermate dell’App Social Power Social Power è un’applicazione per smartphone e tablet che si basa sul servizio di telelettura dei consumi di energia elettrica fornito dai contatori intelligenti (smart meter), che consentono agli utenti e alle aziende di monitorare a distanza l’andamento dei consumi. Attualmente le indicazioni fornite da questi contatori non sono di immediata comprensione per tutti, l’ipotesi è dunque che, se fossero tradotte in modo da risultare semplici e comprensibili e fornissero stimoli motivazionali sufficienti a modificare le proprie abitudini, allora i contatori intelligenti potrebbero svolgere meglio la loro funzione e diventare una risorsa chiave per ridurre il consumo di elettricità. Il nome del progetto rimanda sia al consumo di energia elettrica (power, in inglese) sia alla forza (ancorapower, in inglese) sociale che determina il cambiamento collettivo (social) di persone facenti parte di una stessa comunità: vicini di casa, amici, abitanti dello stesso quartiere o della stessa città. L’ipotesi principale di Social Power è che si possa stimolare il risparmio reale di elettricità a livello domestico agendo su due leve principali, veicolate da un sistema di gioco: la visualizzazione in tempo (quasi) reale di informazioni semplici e di immediata comprensione riguardo all’andamento dei propri consumi e la creazione di dinamiche di interazione sociale generate dall’App. Un laboratorio vivente Social Power ha sperimentato queste ipotesi attraverso un “laboratorio vivente” (living lab), svoltosi nelle cittadine svizzere di Massagno (Svizzera italiana) e Winterthur (Svizzera tedesca): un centinaio di economie domestiche, candidatesi volontariamente, hanno testato in prima persona e nella loro quotidianità quest’approccio innovativo per la riduzione dei consumi. Provvisti dell’App Social Power, i partecipanti sono stati invitati a unire le proprie forze, facendo squadra con altri giocatori, e a compiere azioni di risparmio energetico reali in casa. Sfruttando la rete degli smart meter installati a Massagno e Winterthur, ogni giorno l’App ha fornito ai partecipanti informazioni sull’andamento dei propri consumi e, mediante un articolato sistema di gioco e di elementi motivazionali (punti, sfide settimanali, suggerimenti, quiz a premi, blog di discussione), li ha stimolati a raggiungere in modo divertente e attivo l’obiettivo comune di risparmio in termini di elettricità. Il gioco è stato impostato sul concetto di squadra, sperimentando due modalità di interazione sociale: competizione e collaborazione. Metà dei partecipanti è stata attribuita alla sfida “collaborativa”: sono state create due squadre, una a Massagno e una a Winterthur, a ciascuna delle quali è stato dato l’obiettivo di collaborare con i propri compagni, per risparmiare complessivamente il 10% di elettricità rispetto a un periodo storico di riferimento. L’altra metà dei partecipanti è stata attribuita alla sfida “competitiva”: anche in questo caso sono state create due squadre, una a Massagno e una a Winterthur. A loro è stato dato l’obiettivo di risparmiare il più energia elettrica possibile, per battere la squadra avversaria. Il living lab si è svolto nell’arco di tre mesi, tra febbraio e aprile 2016. Nella sfida collaborativa nessuna delle due squadre è riuscita a centrare l’obiettivo di risparmiare il 10% di elettricità rispetto al periodo di riferimento. La squadra di Massagno tuttavia ci si è avvicinata molto, con un risparmio dell’8,4%, mentre quella di Winterthur si è fermata al 3,3%. Nella sfida competitiva, ha vinto la squadra di Massagno, che ha risparmiato il 6,0%, mentre gli avversari di Winterthur hanno risparmiato l’1.9%. Questi risultati sono stati posti a confronto con i consumi registrati nello stesso periodo da un gruppo di economie domestiche selezionate a caso tra i clienti delle aziende elettriche di Massagno e Winterthur (gruppo di controllo), comparabili con il campione dei partecipanti per tipologia abitativa (appartamento/casa mono-bifamiliare) e tipo di famiglia (adulti/adulti con prole). Un’analisi preliminare mostra che tra il periodo di riferimento storico e il periodo di gioco il gruppo di controllo avrebbe avuto un aumento medio dei consumi di elettricità pari al 16%. Se questi dati fossero confermati, l’efficacia dell’App risulterebbe decisamente elevata, perchè non solo avrebbe prodotto una riduzione dei consumi, ma avrebbe anche contrastato la netta tendenza all’aumento dei consumi, dovuta a fattori esterni, registrata nelle economie domestiche che non hanno partecipato al gioco. Il periodo di gioco è concluso ma le attività di Social Power sono ancora molte. È infatti in corso un approfondimento volto a comprendere quali elementi motivazionali offerti dall’App abbiano stimolato i partecipanti a risparmiare e quali invece siano stati poco efficaci, nonchè quali dinamiche sociali siano effettivamente scattate. In particolare, poichè i livelli di riduzione dei consumi non sono risultati significativamente differenti nei due tipi di sfide, è importante comprendere quanto peso abbiano avuto i meccanismi di interazione competitiva e collaborativa rispetto a quelli di informazione e motivazione individuale. Inoltre saranno indagati i motivi che hanno portato le squadre di Massagno a ottenere risparmi più elevati rispetto alle squadre di Winterthur, nell’ambito di entrambe le sfide: è solo un caso, legato alle ridotte dimensioni del campione dei partecipanti? Oppure è dovuto al fatto che la sensibilità alle tematiche ambientali è più elevata in Svizzera tedesca, e quindi i cittadini di Winterthur, già abituati a mettere in atto strategie di risparmio energetico a livello domestico, avevano meno margine di miglioramento e minor potenziale di risparmio? Infine, si ragionerà sulle possibilità di replicare su vasta scala questi meccanismi: ipotizzando una diffusione a tappeto dell’App, ad esempio come benefit offerto dalle aziende elettriche ai propri clienti, quale frazione delle economie domestiche potrebbe essere interessata ad usarla? Solo quelle già sensibili ai temi ambientali? E che livello di impatto complessivo si potrebbe produrre? Per rispondere a queste domande, nell’autunno-inverno 2016 saranno svolti interviste e focus group con i partecipanti al progetto. Oltre a forrire informazioni qualitative essenziali per comprendere la reale portata dell’approccio Social Power, essi daranno anche l’opportunità di raccogliere suggerimenti operativi e proposte concrete per migliorare la fruibilità, comprensibilità ed efficacia dell’App e del gioco. Al termine del progetto, dunque, Social Power sarà ancora più social, perchè la versione finale dell’App sarà costruita dal basso, con la compartecipazione attiva degli utenti che per primi l’hanno utilizzata. Un progetto di ricerca Il progetto Social Power nasce dalla collaborazione tra la SUPSI (Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana), la ZHAW (Zürcher Hochschule für Angewandte Wissenschaften), le aziende elettriche dei comuni di Massagno (AEM SA) e Winterthur (Stadtwerk Winterthur) e le società SparklingLabs sagl e QBT sagl. È finanziato dalla Fondazione Gebert Rüf. Per ogni domanda sul progetto e sull’App Social Power si invita a consultare il sito web del progetto e a contattare le responsabili Roberta Castri (+41 (0)58 666 63 53,[email protected]) e Vanessa De Luca (+41 (0)58 666 63 85, [email protected]). Partner di progetto: SUPSI – DACD -ISAAC SUPSI – DACD –LCV QBT sagl – SparklingLabs sagl ZHAW – INE ZHAW – CIE AEM SA StWW Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento
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