Cambiano le etichette energetiche degli elettrodomestici

Arriva un grande cambiamento per le etichette energetiche degli elettrodomestici: a partire dal 1 marzo 2021 avranno una nuova classificazione e un nuovo formato digitale.

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Cambiano le etichette energetiche degli elettrodomestici

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Novità per le etichette energetiche degli elettrodomestici dal 1 marzo 2021. La Commissione Europea ha infatti deciso di rendere le etichette energetiche più chiare e funzionali per i consumatori: in questo modo l’utente finale ha ancora più strumenti per poter comprendere i prodotti che acquista scegliendo soluzioni improntate all’efficienza energetica. L’obiettivo è chiaro: muoversi verso un futuro più green, attento e consapevole ed aiutare i cittadini a perseguire una filosofia improntata al risparmio energetico. Si tratta di un importante aggiornamento ma, secondo una recente indagine commissionata da Facile.it agli istituti di ricerca mUp Research e Norstat, il 69,4% degli italiani, ovvero più di 30 milioni, non lo sa. Eppure quello della classe energetica è un criterio di valutazione importante nella scelta di acquisto per il 95% degli intervistati e molto importante per il 55,9%. Una percentuale alta ma comprensibile considerando quanto gli elettrodomestici pesano sui nostri consumi: Facile.it spiega infatti che il solo frigorifero arriva a pesare tra il 10-15% della bolletta totale annua di una famiglia media.

Perché nasce l’etichetta energetica?

Come riportato dall’interessante opuscolo di ENEA “L’etichetta Energetica 2021” l’obiettivo dell’etichettatura energetica è “di informare gli utenti finali nei settori domestico, professionale e commerciale circa il consumo di energia e di altre risorse essenziali dei prodotti coperti, per consentire un impiego più razionale e favorire il risparmio di energia e di altre risorse essenziali quali l’acqua e ridurre l’inquinamento”.

Le etichette energetiche sono un documento molto importante che reca le informazioni e le caratteristiche relative al consumo di energia dell’apparecchio elettrico. Anche note come Energy Label, nascono nel 1992 quando la Comunità Europea ha stabilito l’importanza di riportare in chiaro il consumo relativo agli elettrodomestici. Dal 2010 è diventato obbligatorio per i produttori apporre l’etichetta, ma non solo: l’UE ha stabilito anche nuove classi di energia tra cui la A+, A++ e A+++.

Ora, dopo oltre 20 anni, le etichette energetiche cambiano “pelle”. Quali saranno i cambiamenti introdotti a partire da marzo per le etichette energetiche dei nostri apparecchi elettrici? Scopriamo tutte le novità che riguarderanno frigoriferi, lavasciuga, lavastoviglie e molti altri elettrodomestici.

Etichetta energetica: cosa cambia nel 2021?

Come detto in precedenza, l’UE ha adottato un nuovo sistema di etichettatura più efficiente e aggiornato che sarà attivo a partire dal 1 marzo 2021. Per prima cosa è stata ridefinita la scala dei consumi: si va dalla A (che indica la massima efficienza) alla classe energetica G (bassa efficienza ed elevato consumo di energia).

Via ai “+”: le nuove diciture vanno a sostituire la classificazione attuale che va da A  con tre + (A+, A++ e A+++) fino alla G, con criteri più rigidi.

Per facilitare la comprensione dei nuovi label fino al 30 novembre 2021 le etichette nuove e vecchie saranno affiancate.

Quali informazioni troviamo sulle nuove etichette energetiche?

La scala principale rimane dunque colorata dal verde (classe A) al rosso (classe G) e prevede la definizione di 7 classi energetiche. Ma le novità non finiscono qui: è stata introdotta anche una scala secondaria che va da A a D relativa al rumore emesso dall’elettrodomestico. La nuova regolamentazione sarà applicata inizialmente a solo cinque categorie di prodotti, ovvero lavastoviglie, lavatrici e lavasciuga, sorgenti luminose, display elettronici e frigoriferi e congelatori. Mentre sarà applicato a una sola categoria per quanto riguarda gli apparecchi commerciali (apparecchi per la refrigerazione con funzione di vendita diretta). Successivamente sarà applicata anche ad altri prodotti tra cui troviamo le asciugatrici e condizionatori.

Come leggere le etichette energetiche
Fonte Enea

Le nuove etichette energetiche sono di grande aiuto per il consumatore, guidandolo verso una scelta più consapevole. Per rendere più semplice e lineare la loro comprensione è stata accentuata la neutralità linguistica e sono stati potenziati i pittogrammi in modo da permettere di comprendere a colpo d’occhio tutte le informazioni necessarie sul prodotto.

Una grande novità introdotta è il QR code: grazie al nostro smartphone sara possibile scansionare il codice e scoprire tutte le informazioni relative al prodotto presenti nella banca dati europea EPREL.

Infine ricordiamo che il consumo di energia espresso in Kwh è generalmente annuo ma può anche essere correlato al consumo per ciclo quando ritenuto più comprensibile per l’utente finale.

La visibilità dell’etichetta è fondamentale. A questo proposito riportiamo per chiarezza quanto espresso dall’ENEA: “Per tutti gli apparecchi esposti per la vendita l’etichetta deve essere apposta dai distributori in modo chiaramente visibile per gli apparecchi da incasso, e per tutti gli altri apparecchi sulla parte esterna anteriore o superiore in modo che sia chiaramente visibile. L’etichetta è predisposta dai fornitori, inserita in formato cartaceo in ciascuna unità di ogni prodotto, e resa disponibile ai distributori in formato elettronico”.

Quali sono gli elettrodomestici che cambieranno etichetta energetica?

Le nuove etichette energetiche con una scala di 7 classi di efficienza dalla classe A alla G e saranno obbligatorie per:

  • Frigoriferi
  • Frigocongelatori
  • Congelatori
  • Frigoriferi cantina (per la conservazione del vino)
  • Congelatori a pozzetto professionali (immessi sul mercato dal 1 marzo 2021)

Sono esclusi da questo elenco: gli apparecchi alimentati da altre fonti di energia e a batteria, gli armadi refrigerati professionali e gli abbattitori, gli apparecchi di refrigerazione con funzione di vendita diretta, gli apparecchi di refrigerazione mobili e gli apparecchi la cui funzione primaria non è la conservazione di alimenti tramite refrigerazione.

Nuove etichette energetiche, differenze rispetto alle vecchie

Continuiamo il nostro elenco degli elettrodomestici che dal 1 marzo avranno una nuova etichetta.

  • Lavatrici
  • Lavasciugatrici
  • Lavastoviglie

Per questa tipologia di prodotto l’etichetta avrà una scala di 7 classi di efficienza energetica, da A a G. Ricordiamo che si tratta di elettrodomestici per uso domestico immessi sul mercato dal 1 marzo 2021.

Inoltre devono avere l’etichetta gli apparecchi da libera installazione e da incasso alimentati dalla rete elettrica e a batteria.

Discorso leggermente diverso per le asciugatrici. In questo caso la scala di 7 classi energetiche andrà da A+++ a D. Come riportano le indicazioni dell’UE tale etichetta sarà obbligatoria per tutte le asciugatrici per uso domestico immesse sul mercato comunitario dal 29 maggio 2013.

Rientrano nell’elenco anche i display elettronici tra cui troviamo: televisori, monitor e pannelli segnaletici con una superficie dello schermo superiore a 100 cm2. Anche qui l’etichetta energetica va dalla classe A alla G e riguarda i prodotti immessi sul mercato dal 1 marzo 2021.

L’elenco dei prodotti che avranno delle nuove etichette energetiche annovera anche i condizionatori d’aria (7 classi di efficienza energetica da A+++ a D) e i forni per uso domestico sia elettrici che a gas. Anche in questo caso la scala è di 7 classi e va da A+++ a D ed è obbligatoria sui forni per uso domestico immessi sul mercato comunitario dal 1 gennaio 2015.

Anche le sorgenti luminose avranno una nuova etichettatura (classi da A a G): in questo caso sarà obbligatoria dal 1 settembre 2021.

Chiudiamo con i frigoriferi e congelatori con funzione di vendita diretta immessi sul mercato dal 1 marzo 2021 e con gli armadi frigoriferi e congelatori professionali con una scala di 10 classi di efficienza energetica, da A+++ a G. La nuova dicitura è obbligatoria sugli armadi frigoriferi e gli armadi congelatori professionali immessi sul mercato comunitario dal 1 luglio 2019.

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