31,7 milioni per il fotovoltaico sugli edifici pubblici in Puglia

Parte in Puglia il programma regionale per l’efficientamento energetico e il miglioramento della sostenibilità ambientale degli edifici pubblici. Così scuole e palazzi municipali diventeranno più efficienti sotto il profilo energetico, disperdendo meno calore e producendo energia in proprio da fonti rinnovabili. Nichi Vendola sottoscrivendo insieme all’assessore Loredana Capone i primi 64 disciplinari tra la Regione e gli Enti che si sono aggiudicati le risorse per l’efficientamento energetico e il miglioramento della sostenibilità ambientale degli edifici pubblici ha dichiarato: “Se dovessimo poter immaginare la Puglia nel 2020, dobbiamo pensare che la valorizzazione del patrimonio pubblico produrrà un tetto per l’energia solare in testa ad ogni ospedale, ogni scuola, ogni municipio, ogni parcheggio. Comincia oggi la “fase due”, che è quella della modernizzazione e civilizzazione delle nostre città. Vogliamo smart city, città intelligenti e vogliamo puntare, soprattutto, sugli edifici scolastici, metterli in sicurezza, fare la manutenzione e determinare l’efficientamento energetico”.
I disciplinari di oggi valgono 31,7 milioni di risorse pubbliche (provenienti dal PO FESR 2007-2013) e permetteranno interventi per 37,6milioni, di cui 5,9milioni saranno erogati dai Comuni a titolo di cofinanziamento. I 31,7milioni serviranno a rendere energicamente efficienti 53 scuole di ogni ordine e grado, 10 sedi municipali e 1 mercato ortofrutticolo. Questa trasformazione si compirà nell’arco di un anno.

“Oggi noi – ha continuato Vendola – firmando questi disciplinari, facciamo il primo passo per cominciare una nuova rivoluzione. Si tratta di oltre settanta milioni di euro (31,7 milioni di euro di risorse pubbliche e 37,6 milioni di investimenti di privati, ndr) che diventeranno nel corso del 2012 cantieri per migliorare le scuole e far lavorare la gente. È l’inizio di una rivoluzione”.
Saranno realizzati interventi edilizi e migliorati gli impianti termici. Dunque, a seconda delle situazioni, si sostituiranno le caldaie, si modificherà la copertura dei tetti, si procederà all’isolamento acustico e termico degli edifici, si utilizzeranno infissi a taglio termico, si useranno le fonti rinnovabili e, per gli interventi edilizi, saranno impiegati solo materiali ecosostenibili.
Al termine dei lavori gli edifici dovranno raggiungere un significativo miglioramento della sostenibilità ambientale, cioè il livello 2 – così si chiama tecnicamente – di efficientamento energetico del Protocollo Itaca, che è lo strumento di valutazione della sostenibilità ambientale degli edifici. In sostanza non dovranno disperdere né calore né energia. Perché è proprio la dispersione il vero problema degli edifici pubblici pugliesi.
“Per noi – ha detto la vicepresidente della Regione Puglia e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone – risparmiare energia è il primo passo per “produrre” energia. Per questo oggi aggiungiamo un tassello fondamentale ad uno dei capisaldi di questo governo regionale. Le nostre politiche infatti oltre a promuovere la diffusione delle rinnovabili anche per l’autoconsumo, si occupano attivamente di rendere più efficienti gli edifici sotto il profilo energetico. La promozione del risparmio energetico e dell’impiego di energia solare nell’edilizia pubblica non residenziale è un’azione alla quale abbiamo assegnato in tutto 110milioni di euro, un investimento rilevante che ci permetterà di continuare a spingere lo spostamento dei pannelli dai campi ai tetti”.
Il disciplinare regola il rapporto tra Regione ed enti aggiudicatari delle risorse (Province e Comuni) e precede l’avvio delle gare d’appalto per l’assegnazione dei lavori, scandendo con un cronoprogramma le fasi dell’intervento. Dunque, gli Enti avranno 150 giorni di tempo per la partenza degli appalti e altri 130 giorni per l’avvio delle attività. Le risorse saranno erogate direttamente ai comuni e alle Province dopo la presentazione da parte degli stessi dello studio di fattibilità che precederà la redazione del progetto e dovrà avvenire entro 75 giorni dalla firma del disciplinare.
Sulla tempistica il Presidente Vendola ha ribadito la volontà, da parte dell’Amministrazione regionale di non concedere alcuna deroga.
“I Comuni – ha spiegato Vendola – oggi dovranno avere la pazienza di correre un po’ più veloci, perché la gente è disperata e senza lavoro. È un’occasione importantissima per fare due cose buone: non solo mettere in sicurezza gli edifici e fare l’efficientamento energetico delle nostre scuole, ma far lavorare la nostra gente. Sarebbe tragicomico immaginare che, mentre molti pugliesi vivono con acutezza la crisi sociale, i soldi pubblici non si riescano a spendere. Allora, noi chiediamo ai Comuni di aprire i cantieri e dare soddisfazione alla domanda di lavoro”.

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