Nel 2016 in Italia 37% dei consumi coperto dalle rinnovabili

Pubblicata dall’Autorità dell’Energia la relazione annuale con i dati relativi ai consumi energetici, per le rinnovabili cresce l’eolico, calano fotovoltaico e idroelettrico

Nel 2016 in Italia il 37% dei consumi coperti da rinnovabili

Guido Bortoni, presidente dell’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, ha presentato la relazione annuale sullo stato dell’attività svolta nei sette anni sotto la sua dirigenza, sottolinenando quanto sia cambiato negli ultimi 5 anni il comparto energia-clima grazie all’accelerazione delle innovazioni tecnologiche e allo sviluppo delle rinnovabili e dei sistemi di accumulo per l’autonomia energetica. Altri due fattori che hanno spinto il cambiamento e la transizione energetica sono la crisi economica e la mutazione della domanda di energia.

La produzione nazionale lorda nel 2016 è aumentata, passando dai 283 del 2015 ai 289,3 TWh del 2016 (+2,2%), e ha raggiunto i 289,3 TWh. Il ruolo delle rinnovabili è sempre centrale. Nel 2016 le fonti rinnovabili hanno coperto il 37% della produzione totale di energia (era il 39% nel 2015 e il 43% nel 2014). Tra le energie pulite è stata decisamente significativa la crescita dell’eolico (+19%), mentre risultano in discesa rispetto al 2015 sia l’idroelettrico (-7,2%) sia il fotovoltaico (-3,7%).

Gli strumenti incentivanti hanno permesso l’incentivazione di una quantità di energia elettrica che nel 2016 si è attestata intorno ai 66 TWh (65 nel 2015) per un costo di circa 13,6 miliardi di euro coperti tramite la componente A3 della bolletta.

In generale nel 2016 sale ancora la produzione nazionale lorda (+2,2% rispetto al 2015), raggiungendo i 289,3 terawattora e coprendo una quota del fabbisogno complessivo nazionale pari al 93%. All’aumento ha contribuito la produzione termoelettrica, che è cresciuta di circa il 4% rispetto all’anno precedente, coprendo di fatto il 62% della produzione totale.

Cala nel 2016 del 17,6% l’utilizzo del carbone e del 26,6% quello del petrolio, sono inoltre diminuite importazioni di energia dalla Francia (-14%), dalla Svizzera (-20%) e dall’Austria (-6%), mentre sono cresciute le esportazioni verso Malta e Grecia (+38%).

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