Salini in Etiopia, per un nuovo impianto idroelettrico

Tra i principali general contractor italiani, Salini ha inaugurato ieri, in Etiopia, un nuovo impianto idroelettrico, il Gilgel Gibe II, che ha capacità produttiva di 420 MW. La nuova centrale nasce come prosecuzione del progetto Gilgel Gibe I, completato nel febbraio 2004, che ha portato alla costruzione di una diga convenzionale in grado di generare 184 MW di energia elettrica. Gilgel Gibe II ha richiesto un investimento di 370 milioni di euro, di cui 220 finanziati dal Governo italiano e la parte restante da Ethiopian Electric Power Corporation (Eepc).

La Salini vanta la paternità di una decisa evoluzione dell'intero settore: suo è il metodo Fast Track Implementation, che è pensato per la costruzione di grandi impianti idroelettrici. Consiste nell’avvio in contemporanea di tutte le fasi operative più importanti del progetto. Ciò consente un abbattimento del 50% dei tempi di costruzione dell’impianto, che inizia così a generare introiti molto prima, con un più rapido ritorno dell’investimento.

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