Anev scrive a Renzi per chiedergli di sostenere l’eolico

Bozza lesiva degli interessi di un settore strategico: previsti tagli agli incentivi

Il Presidente di ANEV Associazione Nazionale Energia del Vento, Simone Togni ha scritto una lettera al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che di seguito vi proponiamo, relativa alla bozza di Decreto che fissa i nuovi incentivi per le fonti elettriche rinnovabili non fotovoltaiche per il periodo 2016/2020, chiedendogli di supportare un coparto che conta 27.000 addetti. 
“Le scrivo per manifestare le preoccupazioni di un intero comparto industriale nazionale che oggi conta 27.000 addetti direttamente impegnati nel nostro Paese che è esportatore di tecnologia e componentistica nel mondo. La bozza del nuovo Decreto, già in forte ritardo rispetto alla data prevista del 31.12.2014 per l’emanazione, risulta essere contraddittoria e lesiva degli interessi del Paese anche rispetto agli obiettivi assunti al 2020 e quelli in fase di definizione al 2030. Il testo propone infatti importanti tagli agli incentivi per l’eolico, che ne ridimensionano consistentemente le prospettive di crescita e sviluppo, contrariamente, per altro, a quanto preannunciato per il Green Act, che dovrebbe puntare a rilanciare le politiche ambientali”. 

Il Presidente Togni sottolinea poi la maturità tecnologica dell’eolico italiano che andrebbe incentivato e non penalizzato: “Qualora il Decreto venisse approvato nella versione trasmessa alla Conferenza Unificata Stato Regioni, si metterebbe fine alla parola eolico in Italia, con conseguenze gravissime sull’industria, sull’economia, sul lavoro, nonché sulle generazioni future. Per questo motivo chiediamo un Suo intervento diretto e immediato per salvare il settore e per prestare fede a quanto promesso dal Governo, sin dall’inizio della legislatura, in tema di Green economy. L’auspicio è che il Green Act non diventi un Black Act e che si dia sostegno alle energie pulite come l’eolico che oggi ha raggiunto una maturità tecnologica avanzatissima e un costo di produzione molto vicino alla grid parity. Basti pensare che ogni anno cessano incentivi all’eolico per oltre 100 Milioni fino al 2020, e di questi, i nuovi meccanismi di incentivazione ne occuperebbero meno di un terzo con il risultato che il comparto industriale nazionale del vento continuerebbe a crescere e la bolletta degli italiani continuerebbe a scendere”.

 

Ricordiamo che proprio oggi a Roma si svolge la Giornata Mondiale del Vento organizzata dall’Anev con l’adesione e la medaglia del Presidente della Repubblica, il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e del Ministero dello Sviluppo Economico e che prevede questo pomeriggio alle 15.00, presso l’auditorium del GSE il Convegno “Eolico italiano: costi e benefici”. 

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