Antonio Guterres traccia le azioni per il clima

Il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres in un recente discorso tenuto presso la sede dell’ONU ha dichiarato che nei prossimi 10 anni l’azione per il clima sarà una priorità e un motore degli affari mondiali 

Antonio Guterres traccia le azioni per il clima per i prossimi 10 anni

António Guterres, nel corso di un discorso tenutosi lunedì scorso presso la sede dell’ONU a New York, ha dichiarato che i prossimi dieci anni saranno “cruciali per realizzare una globalizzazione equa, stimolare la crescita economica e costruire società pacifiche”. Guterres ha ricordato che non c’è più tempo da perdere considerando che l’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) ha confermato che il 2019 è stato il secondo anno più caldo del mondo, e che il riscaldamento degli oceani è a un livello record.

Il Segretario Generale delle Nazioni Unite parlando ai rappresentanti dei vari paesi che nel 2018 hanno formato il Gruppo di Amici dell’ONU sul clima e la sicurezza, ha sottolineato che il comune obiettivo deve essere  assicurare che la prossima conferenza ONU sul clima, che si terrà a Glasgow a novembre, sia un successo, dopo la “delusione” della COP25. “Sono 70 paesi impegnati a raggiungere la neutralità del carbonio entro il 2050, compresa l’Unione Europea, ma sono molti quelli che hanno non contribuiscono, è necessario rendere universale questo impegno”.

Guterres ha sottolineato che sono ancora troppo alti i sussidi per i combustibili fossili, e che è necessario che alcuni paesi, a partire dall’Asia ma non solo, siano meno dipendenti dal carbone. Fra le note positive il Segretario ONU vede con molto favore l’impegno del settore finanziario privato a favore dello sviluppo sostenibile, un esempio virtuoso è la Global Investors for Sustainable Development Alliance, una coalizione di imprese sostenuta dall’ONU, che coopererà a livello transfrontaliero e per mobilitare finanziamenti a lungo termine.

I 3 eventi chiave del 2020 per il clima

Sono 3 i momenti di particolare importanza dedicati al clima che si svolgeranno nel corso dell’anno:

  • La Conferenza sul trasporto sostenibile, che si svolgerà a maggio, che rappresenta un’opportunità per “allineare i nostri sistemi di mobilità con un mondo neutrale dal punto di vista climatico”. 
  • Dal 2 al 6 giugno, la Conferenza sugli oceani che si terrà a Lisbona, sarà l’occasione per “invertire e porre fine all’assalto agli ecosistemi e alle risorse marine del mondo, compresa la crescente ondata di inquinamento da materie plastiche”. A questo proposito Tijjani Muhammad-Bande, Presidente dell’Assemblea Generale dell’ONU, ha detto: “La vita sott’acqua è essenziale per la vita sulla terraferma”, ha detto . L’oceano produce “la metà dell’ossigeno che respiriamo” e fornisce cibo a milioni di persone in tutto il mondo, svolgendo “un ruolo fondamentale nel mitigare il cambiamento climatico come importante serbatoio di calore e di carbonio”. L’economia oceanica mondiale ha un valore di circa 1,5 trilioni di dollari all’anno, l’acquacoltura è infatti il settore alimentare in più rapida crescita e 350 milioni di posti di lavoro in tutto il mondo sono legati alla pesca. Un ambiente marino sano racchiude un potenziale enorme per realizzare l’intera Agenda per lo Sviluppo Sostenibile. Eppure l’uso non sostenibile – e l’uso improprio – delle risorse oceaniche, il cambiamento climatico e l’inquinamento minacciano la capacità del nostro oceano di provvedere a tutti noi. 

    Mentre le barriere coralline ospitano un quarto di tutta la vita marina, la metà è andata perduta, con un impatto negativo sulla sicurezza alimentare globale. E la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata grava ulteriormente sugli ecosistemi. Inoltre, l’innalzamento del livello del mare indotto dal cambiamento climatico rappresenta una minaccia esistenziale, soprattutto per i piccoli Stati insulari in via di sviluppo.

  • Alla conferenza sulla biodiversità COP15 di ottobre, il mondo deve, ha detto il capo dell’ONU, “muoversi con decisione verso un ambizioso quadro globale di biodiversità post 2020”. Non dimentichiamo che un milione di specie sono in pericolo di estinzione a breve termine.

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