Approvato il DDL per lo sviluppo della filiera della canapa

La Commissione Agricoltura del Senato ha approvato il ddl sulla coltivazione della canapa e promozione della filiera

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La commissione Agricoltura del senato ha dato il via libera al disegno di legge definitivo per lo sviluppo della filiera della canapa quale coltura in grado di contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale in agricoltura, alla riduzione del consumo dei suoli e della desertificazione e alla perdita di biodiversità.

Diventa quindi più semplice, sottolinea la Senatrice Maria Teresa Bertuzzi, capogruppo PD in Commissione Agricoltura a Palazzo Madama, la coltivazione della Cannabis destinata alla produzione di fibre, la quale, rispettando la soglia massima dello 0,6% di Thc, potrà essere coltivata senza necessità di autorizzazione.

Uno studio realizzato dall’Enea, nell’ambito del progetto EFFEDIL, ha dimostrato i vantaggi dell’uso della canapa in edilizia, che migliora l’isolamento termico del laterizio, diminuendo di circa il 30% il flusso termico e del 20% la trasmittanza termica. Assicura inoltre permeabilità al vapore acqueo e miglioramento delle prestazioni energetiche. L’uso della canapa in edilizia rientra nel modello di sviluppo sostenibile, abbatte le emissioni di gas serra, riduce l’inquinamento locale e globale e permette quindi di ridurre i costi degli impianti di condizionamento con benefici anche in bolletta.
Si tratta di un settore dal grande potenziale soprattutto nelle aree del Mediterraneo a clima caldo temperato. Certe zone dell’Italia sono particolarmente adatte alla coltivazione della canapa, a partire dalla Puglia regione con la maggior produzione. Patrizia Aversa dell’ENEA evidenzia che si sta sviluppando un modello di economia circolare a filiera corta, che prevede il raddoppio della coltivazione e la realizzazione di un impianto di trasformazione con una capacità di circa 5 mila tonnellate l’anno.
Il ddl promuove la coltura della canapa finalizzata alla coltivazione e alla trasformazione, alla produzione di alimenti, cosmetici, materie prime biodegradabili e semilavorati innovativi per le industrie di diversi settori tra cui la bioedilizia; alla realizzazione di opere di bioingegneria, bonifica dei terreni, attività didattiche e di ricerca, all’incentivazione dell’impiego e del consumo finale di semilavorati di canapa provenienti da filiere prioritariamente locali.

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Coibentazione termica, Normativa

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