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La tecnologia degli azionamenti elettrici è un fattore essenziale per la riduzione dei consumi energetici nell’Unione Europea Negli anni a venire le tecnologie rivolte ad ottenere un risparmio energetico giocheranno un ruolo importante nelle politiche legate alla sostenibilità ambientale. Il legislatore europeo è consapevole del potenziale della tecnologia degli azionamenti elettrici ai fini del risparmio energetico e già dal 2011 ha adottato alcuni provvedimenti per sfruttarne i benefici. A seguito del regolamento per i motori elettrici 640/2009 (CE), la percentuale di motori ad alta efficienza delle classi IE2 e IE3 è aumentata in modo significativo. Tra i benefici che ne sono conseguiti c’è sicuramente l’aumento dell’attenzione rivolta ai motori efficienti da parte degli utenti che stanno passando direttamente dai motori IE1 a quelli IE3 o stanno installando azionamenti a velocità variabile. Tuttavia, il regolamento per i motori elettrici è solo un primo passo, in quanto la pressione politica sul settore industriale al fine di proseguire con ulteriori provvedimenti volti al risparmio delle risorse sta aumentando. Di seguito illustriamo, con un orizzonte temporale fino al 2020, le prospettive della tecnologia degli azionamenti elettrici volta al risparmio sia energetico che delle risorse. Le condizioni del quadro politico incoraggiano l’innovazione e l’investimento di capitali I regolamenti introdotti dall’Unione Europea dimostrano di essere uno strumento molto efficace per la definizione del quadro normativo per il risparmio energetico basato sulla tecnologia degli azionamenti elettrici. Le clausole di efficienza, impegnative ma realistiche, stabilite dai legislatori hanno riscontrato un’elevata accoglienza tra gli industriali, i produttori di impianti e macchinari e anche tra gli utenti finali. Per un progetto ottimizzato dal punto di vista energetico, i progettisti possono ora definire gruppi di azionamento abbinati alla particolare applicazione interessata, completamente assemblati e forniti dal produttore, oppure che mettono insieme componenti a risparmio energetico di fornitori diversi per creare un sistema di azionamento ottimale. Questa flessibilità incoraggia l’innovazione e inoltre permette ai produttori di battere la concorrenza locale e globale grazie alle loro conoscenze a livello di azionamenti. Il monitoraggio pratico del mercato garantisce la conformità con gli elevati standard implicati. Pertanto, i prodotti che non sono conformi agli standard richiesti non possono compromettere l’efficienza dei costi degli investimenti in produzione, ricerca e progettazione. Sono i sistemi e non i componenti a risparmiare energia La modifica nei regolamenti da un approccio basato sui componenti a uno basato sul sistema completo ha contribuito notevolmente al conseguimento degli obiettivi di risparmio. Laddove i produttori e gli operatori di linea erano soliti acquistare dispositivi conformi alle classi di efficienza specificate, oggigiorno desiderano sistemi a risparmio energetico, costituiti da un motore elettrico, un azionamento a velocità variabile o un avviatore del motore e così via fino al riduttore e alla macchina da lavoro. I sistemi di gestione energetica analizzano e predicono il consumo energetico, e l’approccio esteso al prodotto permette al personale specializzato dei produttori di impianti e macchinari (ma anche agli utenti opportunamente addestrati) di scegliere, in modo conforme alla necessità, le misure ottimali senza una lunga serie di prove costose. Un azionamento su due si rivela essere un modello a velocità variabile Un fattore chiave nell’ottimizzazione del bilancio energetico è l’uso crescente di azionamenti a velocità variabile, la cui percentuale tra gli azionamenti elettrici è aumentata in modo significativo. Mentre nel 2012 soltanto uno su cinque azionamenti nuovi era un modello a velocità variabile, si prevede che nel 2020, salirà a circa il 50% (vedi figura). Ciò permetterà di ottenere notevoli risparmi energetici, per esempio utilizzando le pompe, i ventilatori o i compressori. Oggi gli azionamenti a velocità variabile sono comuni e spesso integrati nel motore come elemento costitutivo di un sistema meccatronico ottimizzato per la specifica applicazione. Ma finora non tutte le applicazioni in cui il controllo di velocità dovrebbe essere implementato sono state effettivamente dotate di azionamenti a velocità variabile. Si può quindi prevedere un ulteriore incremento. Ammodernamenti riusciti I provvedimenti adottati per la sostituzione del vecchio parco installato di azionamenti elettrici sono stati efficaci. Le sovvenzioni selettive hanno incoraggiato la sostituzione dei motori con scarsi livelli di efficienza e hanno favorito l’installazione degli azionamenti a velocità variabile. Necessità di ulteriori interventi Per far sì che queste aspettative si realizzino, è urgente attuare una serie di provvedimenti, tra cui i più importanti sono: Definizione di obiettivi realistici ma ambiziosi in termini di efficienza energetica; Sostenere la politica dell’approccio di sistema per motori e inverter; Incentivare la sostituzione del parco installato di azionamenti elettrici; Promuovere la cultura dell’efficienza energetica. Al fine di conseguire gli obiettivi realizzabili, negli anni a venire il legislatore dovrà svolgere un compito molto delicato: egli dovrà persuadere gli utenti ad adottare la tecnologia, educandoli ad una mentalità orientata all’efficienza energetica. Il settore industriale dovrà sviluppare soluzioni conformi al mercato e sempre più efficienti. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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