Boom investimenti in rinnovabili all’estero nel 2015

Presentato l’Irex Annual Report 2016, + 31% per gli investimenti nelle rinnovabili, soprattutto in Africa e sudamerica

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Il Rapporto Annuale Irex, “La trasformazione dell’industria italiana delle rinnovabili tra integrazione e internazionalizzazione”, realizzato dagli analisti di Althesys, traccia un quadro del mercato energetico nazionale e dei cambiamenti in atto legati allo sviluppo delle energie rinnovabili, che hanno portato nuove tecnologie e nuovi modelli di business e di consumo rispetto alla generazione tradizionale.

Nel 2015 gli investimenti nelle energie pulite sono stati di 9,9 miliardi di euro, pari a 6.231 MW e sono cresciuti del 31% rispetto all’anno precedente, grazie soprattutto alle operazioni legate ai paesi emergenti come Africa e Sudamerica. Tra i paesi più promettenti il Rapporto segnala Brasile, Cile, Perù, Stati Uniti, Messico, Marocco, Egitto, India, Giappone e Turchia.
In generale i nuovi impianti e progetti hanno segnato 2.402 MW e 3,77 miliardi di investimenti, con due terzi delle operazioni avvenute all’estero.

Lo Studio evidenzia che hanno trainato la crescita interna le operazioni legate all’eolico, che hanno inciso per il 67,6% della potenza autorizzata e installata nel 2015 (1.624 MW, +58% rispetto al 2014), con 2,4 miliardi di euro di investimenti. Di questi, solo il 25% sono avvenuti in Italia, con una taglia media degli impianti di 20 MW. Si segnala che per l’eolico la diminuzione degli incentivi non ha cambiato il quadro del settore, che mostra ancora una buona profittabilità nella maggior parte dei Paesi europei.

Cresce anche l’idroelettrico che passa dai 105MW del 2014 ai 401 MW di quest’anno, sviluppati quasi esclusivamente all’estero.

Sono invece calate del 35% rispetto al 2014 le operazioni nel fotovoltaico, che contribuiscono per il 19% alla crescita interna, per un totale di 359 MW, tutte localizzate all’estero. Si conferma che per il mercato italiano il prossimo futuro sia principalmente legato alla produzione diffusa con impianti di piccola taglia, il cui sviluppo è favorito dalla capacità innovativa della nostra filiera tecnologica.

Male anche gli investimenti in impianti a biomasse, con un calo della potenza mappata del 56%. Scompare di fatto il biogas, oramai limitato solo all’installazione di piccoli impianti, mentre il biometano ha sofferto il lungo iter legislativo e non riesce ancora a decollare.

Alessandro Marangoni, coordinatore della ricerca e Ceo di Althesys, evidenzia che la nuova sfida per le aziende è “quella della digitalizzazione delle reti elettriche che sta facendo nascere anche in Italia innovativi modelli di business, in grado di unire energie rinnovabili, efficienza energetica e nuovi servizi”. 

Le rinnovabili negli ultimi anni hanno trasformato il mercato elettrico, soprattutto per quanto riguarda la formazione dei prezzi agli effetti sul dispacciamento. Lo Studio evidenzia che fino al 2025 ci sarà una sostanziale capacità di fronteggiare i picchi di fabbisogno, mentre eventuali criticità sono gestibili con le attuali capacità di import e i potenziamenti delle interconnessioni previsti.
Molto interessante l’analisi che riguarda la crescita delle operazioni di efficienza energetica: nel 2015 coprono il 17% del totale, contro il 5% dell’anno precedente. Gli accordi di collaborazione pesano per il 38% e sono principalmente partnership strategiche, che vedono coinvolti player energetici e tecnologici per lo sviluppo di sistemi di accumulo da integrare con impianti a fonti rinnovabili, sistemi vehicle-to-grid e smart grid.

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Tema Tecnico

Eolico, Idroelettrico, Solare fotovoltaico

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