Calcolo della prestazione energetica degli edifici in regime termico dinamico

ISO e CEN stanno sviluppando il progetto di norma prEN ISO 52017-1 per il calcolo del bilancio termico degli edifici

ISO e CEN stanno sviluppando il progetto di norma prEN ISO 52017-1 relativo al calcolo del bilancio termico degli edifici, o di zone di edifici, in regime dinamico. Si tratta di un documento che rientra nella “serie di norme EPB” volte a un’armonizzazione internazionale della metodologia per la valutazione della prestazione energetica degli edifici.

La futura norma risulta conforme ai requisiti essenziali della direttiva 2010/31/UE, oltre che alla normativa tecnica messa a punto nell’ambito del mandato conferito al CEN dalla Commissione Europea M/480 .

Come riporta l’UNI sul proprio sito, in un articolo a firma di Giovanni Murano del CTI, “il progetto di norma specifica assunzioni, condizioni al contorno, equazioni e prove di validazione da applicarsi a procedure di calcolo, in condizioni orarie transitorie delle temperature interne (dell’aria e operativa) di una singola zona del fabbricato edilizio. Non definisce specifiche tecniche numeriche ma ne definisce le relative prove di validazione”.

Il documento, nella versione attuale, non contiene informazioni sufficienti per la definizione di una procedura in grado di determinare condizioni interne di zone particolari quali spazi annessi esposti a radiazione solare, atri, componenti solari passive indirette (muri di trombe, pannelli solari).
Il prEN ISO 52016-1, ovvero il progetto di norma che non appena pubblicato andrà a sostituire l’attuale EN 13790, tratta il calcolo del fabbisogno di energia termica per il riscaldamento e il raffrescamento degli edifici e permette di calcolare l’andamento orario della temperatura interna. Il medesimo metodo di calcolo potrà essere anche utilizzato per determinare i carichi di progetto per il riscaldamento e il raffrescamento degli edifici.
Il nuovo metodo di calcolo proposto permette di eludere una serie di limitazioni, senza tuttavia aggiungere complessità significative per l’utente finale che svolge i calcoli. Tale metodo di riferimento si configura essere sufficientemente equo e robusto ma anche accessibile, affidabile, verificabile, trasparente e riproducibile.

Il metodo proposto dal progetto di norma adotta una serie di semplificazioni:

– il passo temporale minimo (time step) di un’ora;

– la temperatura nell’ambiente o nella zona uniforme;

– superfici nell’ambiente o nella zona isoterme;

– proprietà termofisiche dei materiali che compongono l’ambiente o la zona indipendenti dal tempo;

– la conduzione di calore attraverso gli elementi presenti nell’ambiente o nella zona viene considerato monodimensionale;

– la radiazione solare all’interno dell’ambiente è uniformemente distribuita e indipendente dal tempo;

– la temperatura operativa è determinata come la media tra la temperatura interna dell’aria e la temperatura superficiale media.

 

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