Comunità europea per l’energia: il dibattito è lanciato

I deputati europei e nazionali, che hanno partecipato in più di 250 all'incontro interparlamentare sulla proposta di creazione di una Comunità europea per l'energia, hanno concluso che l'UE dovrebbe accelerare la realizzazione di regoli comuni in tema di politica energetica, politica che dovrebbe essere basata su competitività, sicurezza dell'approvvigionamento e sostenibilità ambientale.
Martedì mattina, i rappresentanti dei tre gruppi di lavoro su sicurezza energetica, mercato unico dell'energia e fonti rinnovabili hanno presentato le rispettive relazioni alla sessione plenaria dell'incontro.
Jacek SARYUSZ-WOLSKI (PPE, PL) ha riassunto le conclusioni raggiunte dal gruppo di lavoro sulla sicurezza energetica in tre punti: l'attuazione di una politica energetica comune dovrebbe essere sostenuta da una maggiore volontà politica da parte dei governi nazionali; la sicurezza energetica é elemento essenziale per garantire l'efficienza di un mercato unico per l'energia, cosi come la creazione di un meccanismo finanziario di compensazione a livello europeo per incoraggiare maggiori investimenti nelle infrastrutture.
Il senatore spagnolo Félix LAVILLA MARTÍNEZ ha sottolineato la necessità di un sistema di reti distributive integrato come precondizione per un mercato unico dell'energia. Tale sistema avrebbe come effetto l'abbassamento dei prezzi energetici con immediato vantaggio per il consumatore europeo. Una migliore efficienza energetica migliorerebbe inoltre la competitività del settore, e i fornitori d'energia potrebbero cosi investire in fonti alternative, ha concluso il senatore.
Jesús ALIQUE LÓPEZ, deputato al parlamento spagnolo, ha chiesto una maggiore efficienza energetica e più cooperazione fra gli Stati membri per lo sviluppo di tecnologie pulite. Il sostegno fiscale e finanziario può, continua il relatore, aumentare la produzione e diminuire i costi nel lungo termine, mentre l'introduzione di autovetture elettriche può essere una delle soluzioni per diminuire le emissioni di CO2.
Nel suo intervento conclusivo, il Presidente del PE Jerzy BUZEK ha sottolineato che le fonti rinnovabili di energia dovrebbero costituire la priorità per la future politica energetica europea, che dovrebbe però anche assicurare la competitività delle industrie europee. Il Presidente ha riconosciuto il problema della mancanza di una base legale chiara per la politica energetica comune, dove la cooperazione rinforzata risulterebbe essere la via più praticabile, ma ha anche sottolineato che la discussione é appena cominciata.
 
Consiglio e Commissione
Pedro Luis Marín Uribe, Segretario di stato per l'energia del governo spagnolo, ha spiegato come la creazione di una Comunità per l'energia potrebbe rappresentare una svolta per l'economia europea nel prossimo futuro, e che questa dovrebbe essere basata su "tre pilastri: competitività, sicurezza dell'approvvigionamento e sostenibilità".
Joaquin Almunia, vice Presidente della Commissione europea, ha espresso il suo sostegno al "sistema dei te pilastri", e sottolineato che l'accesso all'energia dovrebbe essere garantito a tutti, a prezzi abbordabili per i consumatori e per i fornitori. Il Commissario ha anche spiegato che tale Comunità non può essere costruita da un giorno all'altro e che per arrivarci bisogna innanzitutto rafforzare la cooperazione regionale e in specifiche aree dell'Unione.
 
Fonte Parlamento Europeo

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