Coop premia le aziende che investono in efficienza energetica e rinnovabili

Olio Dante, Roncadin e Menz&Gasser premiate grazie alle azioni volte a migliorare la propria efficienza energetica

Il progetto Coop For Kyoto, avviato dal 2006, prevede riconoscimenti per i fornitori di prodotto a marchio Coop che adottano azioni mirate alla riduzione dei consumi energetici, in linea con gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra sancite dal Protocollo di Kyoto.
Sono 199 le imprese coinvolte per 262 stabilimenti totali (anche all’estero), all’interno dei quali sono stati effettuati importanti interventi volti a ottenere la riduzione delle emissioni di gas serra. Uno dei partner di Coop in questa iniziativa è l’organizzazione internazionale Bureau Veritas Italia, che si occupa di certificazione e che ha il compito di raccogliere e verificare i dati.
Nel complesso, considerando i soli interventi effettuati dai primi 15 fornitori risultati più virtuosi, si può stimare nel 2013 una riduzione delle emissioni di circa 17.600 tonnellate di CO2.
Nell’ambito della manifestazione di Sette Green Award sono state premiate tre imprese in tre specifiche categorie, in tutti i casi tra gli interventi c’è stata anche la realizzazione di impianti fotovoltaici. Si tratta di Olio Dante-Oleificio Biagio Mataluni a Montesarchio in provincia di Benevento, uno stabilimento che ha investito sul tema ambientale l’1,8% del suo fatturato e ha una capacità produttiva di 1 milione di litri al giorno. L’azienda, che ha ottenuto il riconoscimento per la categoria legata alla dimensione degli impianti, ha installato un impianto fotovoltaico sul proprio stabilimento che ha consentito di produrre 1,12 milioni di kWh elettrici, soddisfacendo oltre il 20% del fabbisogno complessivo. “Oggi – afferma Biagio Mataluni, Presidente degli Oleifici Mataluni-Olio Dante SpA – un’impresa competitiva è soprattutto un’impresa che investe in innovazione. Adottare misure per il risparmio energetico grazie a fonti di energia rinnovabili e controllare l’impatto ambientale, utilizzando le risorse in maniera efficiente, rappresentano i pilastri su cui deve fondarsi il nuovo paradigma di green economy”.
Nella categoria legata alla quantità di consumi aziendali soddisfatti da fonti rinnovabili il riconoscimento è andato alla Roncadin di Meduno (Pordenone), un’azienda che solo nel 2013 ha prodotto 44 milioni di pizze e dà lavoro a 350 addetti di cui il 70% donne. L’azienda ha installato un impianto fotovoltaico sul coperto la cui produzione annua soddisfa il 7% del fabbisogno dell’azienda; il resto è acquistato da un fornitore che utilizza esclusivamente energia idroelettrica e eolica. Previsto già nel 2015 un ulteriore investimento volto a abbattere i consumi energetici dei forni di cottura.
Il terzo riconoscimento, legato al numero e all’importanza delle azioni poste in essere per produrre o ottimizzare l’utilizzo dell’energia, è andato alla Menz&Gasser di Novaledo in Trentino. Qui le innovazioni sono consistite in un impianto di cogenerazione da 800 kWe, un impianto fotovoltaico da 0.95 MW e un impianto a biogas la cui produzione elettrica è immessa in rete. Tra gli altri accorgimenti va segnalata la presenza di inverter su tutte le apparecchiature delle linee produttive e uno scambiatore di calore che consente di riscaldare senza ulteriori consumi il magazzino dei prodotti finiti.

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