Cosa significa vivere in una PASSIVHAUS

Dal 2000 ad oggi l’Italia ha visto crescere il numero di edifici realizzati secondo lo standard Passivhaus. Il “Polo Scolastico di Collecchio” come studio applicativo

Vivere in una PASSIVHAUS, Il “Polo Scolastico di Collecchio” come studio applicativo

La panoramica di edifici realizzati secondo lo standard Passivhaus raccoglie tipologie e materiali differenti, edifici di natura pubblica e privata. In alcuni casi come l’asilo di Civezzano e l’edificio plurifamiliare di Lavis gli edifici nascono dai cinque pilastri Passivhaus, in altri casi invece il progetto è stato riadattato. Entrambe le strade sono percorribili ed in ogni caso è possibile raggiungere elevati standard di qualità. Certamente per usufruire appieno dei vantaggi economici sarebbe preferibile che un edificio nasca Passivhaus. Ne sono esempi, dopo un notevole sforzo progettuale, il nuovo polo scolastico di Collecchio (nell’immagine di apertura) che approfondiremo come case study in questo articolo e l’edificio Monofamiliare di Barga.

In qualunque progetto Passivhaus due figure sono fondamentali: il committente che deve credere nel valore di un edificio ad alto risparmio energetico ma anche i progettisti che sono promotori dello standard Passivhaus e al tempo stesso possono convincere il committente stesso a ristrutturare secondo un approccio smart che riduce l’utilizzo di materiali e impianti.

I progettisti sottolineano come Passivhaus sia adattabile ai più diversi linguaggi architettonici ed a un linguaggio contemporaneo. Una progettazione non accurata nei mesi caldi potrebbe causare un surriscaldamento dei locali con conseguente discomfort. Da preferire dunque strutture che abbiano inerzia termica per risparmiare su tempi e costi.

Ad una progettazione di qualità è necessario affiancare un’esecuzione a regola d’arte. Per questo anche le maestranze devono essere di qualità e formate dal punto di vista teorico culturale e pratico.

Il concetto di “rete” di professionisti viene illustrato nel primo compendio tecnico divulgativo dal titolo “Passivhaus” edito dalla Maggioli a firma del Dr. Phys Francesco Nesi direttore nazionale dell’istituto nazionale ZEPHIR Passivhaus, unico certificatore Passivhaus in Italia, con la collaborazione dei professionisti Ing. Michele De Beni, Arch. Alice Rosini, Ing. Ileana Iannone.

Passivhaus consente di promuovere il concetto di non-consumo per una società più equa, riducendo l’impatto socio-sanitario e massimizzando la produttività. Come scrive nella prefazione del libro “Passivhaus” il Prof. Dr. Wolfgang Feist ideatore del concetto Passivhaus e docente di fisica edile all’università di Innsbruck, “questo libro mette insieme le nozioni di base e l’essenza per la realizzazione di edifici caratterizzati dall’efficienza energetica elevata, dimostrando come sia possibile migliorare il comfort abitativo e la durabilità degli edifici”. Involucri altamente prestazionali sono descritti nell’ultimo capitolo del libro che raccoglie una panoramica dei più significativi progetti Passivhaus in Italia, alcuni già funzionali, altri in via di costruzione o ristrutturazione.
L’edificio monofamiliare di Barga, di cui committente è Mario Orlando, è la dimostrazione che costruire secondo lo standard Passivhaus non significa stravolgere le tecnologie costruttive locali o i canoni estetici richiesti dal committente. Per quanto riguarda l’aspetto economico il vero investimento è stato sull’involucro, quindi sulla parte che avrà meno bisogno di manutenzione nel tempo. L’edificio non è ancora in uso ma dopo una settimana dall’installazione dei serramenti, con una temperatura esterna di 3 gradi, con il solo utilizzo di piccole stufe, la temperatura interna registrata era di 17 gradi. Ciò fa ben sperare sulla riuscita dell’intervento. Orlando si era posto l’obiettivo di costruire una “casa che vive da sola” riducendo al massimo gli impianti e quindi la relativa spesa per la manutenzione. A proposito di impianti molti edifici Passivhaus sono monitorati per verificare quale sia l’effettivo consumo ed è interessante notare come siano in linea con le previsioni di progetto.

In questo articolo ci dedicheremo al Nuovo Polo Scolastico di Collecchio (Parma), la scuola vista come modello culturale vincente.

Polo scolastico di Collecchio, edificio Passivhaus

Facciamo un passo indietro, di 8 anni circa. Nel 2010 viene realizzato il progetto preliminare per una nuova scuola elementare che permettesse di concentrarsi sull’eliminazione degli sprechi piuttosto che sulla produzione di energia necessaria da fonti rinnovabili. Due anni di cantiere in cui “la scuola ha fatto scuola” accompagnando per mano progettisti, amministrazioni ma soprattutto i genitori dei bambini che avrebbero frequentato la scuola. Un’informazione che è costante anche oggi perché è importante spiegare ai bambini, curiosi per indole, cosa significa vivere in una Passivhaus.

La scuola si distingue per un utilizzo importante della luce naturale nell’atrio ma anche nelle aule e nei corridoi secondari. L’edificio non nasce Passivhaus ma come progetto tradizionale nel 2007, aspetto che ha sicuramente rappresentato una prima criticità nel raggiungimento degli obiettivi.

Polo scolastico di Collecchio, edificio Passivhaus

Nonostante questo quanto realizzato è rimasto piuttosto fedele al progetto iniziale. Per un miglioramento delle prestazioni energetiche si è provveduto allo spostamento dell’ascensore fuori dall’involucro e la riduzione (del 30%) della superficie vetrata nel prospetto sud con inserimento di una serie di schermature orizzontali per l’ombreggiamento.

Un edificio deve nascere Passivhaus spiega il progettista Ing. Michele De Beni – a maggior ragione se pubblico. Solo così si riesce ad ottimizzare l’involucro evitando costi dovuti a modifiche di progetto che diminuiscono l’efficacia del progetto stesso”.

 

Anche in questo caso la formazione di una squadra di professionisti preparata e motivata è stata fondamentale. Un progetto vantaggioso anche sul piano economico se si pensa che le spese di gestione sono fisse per il Comune sulla base di un contratto della durata di 15 anni, con la stessa impresa che si è aggiudicata le opere in fase di cantiere. Questo garantisce un controllo sul budget ed una maggiore efficienza da parte dell’impresa affidataria.

L’utilizzo dell’edificio è breve ma il riscontro di chi vive il polo scolastico di Collecchio è positivo. Lo confermano le parole del dirigente scolastico Prof. Giacomo Vescovini:

“Devo evidenziare che, man mano che ci abituiamo a questo “contenitore”, riusciamo a viverlo con più consapevolezza rispetto alle potenzialità che offre e a stare davvero bene in termini di comfort termico. Immaginate che già dopo due mesi dall’inaugurazione della nuova scuola abbiamo potuto svolgere gli esami dei ragazzi delle medie in un ambiente veramente confortevole che garantiva loro una temperatura adatta anche alla prestazione scolastica. Negli anni precedenti il caldo a volte soffocante ha più volte messo a dura prova gli studenti impegnati in un delicato momento del loro percorso.

Sicuramente livelli qualitativi alti rispetto ad elementi come luce, temperatura, aria consentono di sperimentare un benessere fisico che permette anche migliori condizioni nelle prestazioni scolastiche. Un altro elemento che posso segnalare è come i docenti di tutti i plessi apprezzino il fatto che anche le nostre riunioni si svolgano all’interno di questo edificio proprio per il confort che esso garantisce”.

Nel caso di una scuola o di altro luogo di aggregazione ciò che non bisogna sottovalutare è comunicare ai giovani studenti il valore aggiunto di vivere un edificio Passivhaus, un edificio che rispetta l’ambiente e che garantisce una migliore qualità di vita sin da subito.

 

Passivhaus Italia a Klimahouse

ZEPHIR Passivhaus Italia è l’istituto di ricerca nazionale che da oltre dieci anni è impegnato in prima linea nella divulgazione e applicazione dello standard costruttivo, accompagnando per mano committenti, progettisti, amministrazioni pubbliche, imprese lungo il viaggio della consulenza e delle certificazioni. ZEPHIR PASSIVHAUS ITALIA sarà espositore di riferimento a Klimahouse 2018 fiera internazionale del risparmio energetico di Bolzano, dal 24 al 27 Gennaio 2018.

Vi aspettiamo tutti i giorni presso lo stand C19/46 dove mettersi in gioco con “Passivhaus Quiz” (domande per tecnici e committenti con premi utilizzabili per la professione). Ingresso libero e gratuito al convegno “Passivhaus: una casa per tutti” organizzato da ZEPHIR Passivhaus Italia mercoledì 24 gennaio presso sala Cevedale (galleria 0) con inizio alle 14,45. Con la partecipazione di Francesco Nesi direttore ZEPHIR Passivhaus Italia. Per informazioni [email protected]www.zephir.ph. 

 

Presso lo stand sarà disponibile il libro tecnico divulgativo PASSIVHAUS che si potrà acquistare in promozione.  Nel frattempo l’interessante e unico volume in Italia rimane prenotabile via web qui.

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