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L’Istat ha pubblicato l’edizione 2016 dell’Annuario statistico italiano che traccia una fotografia dei principali settori in Italia, tra cui ambiente ed energia. L’Istat ha pubblicato l’edizione 2016 dell’Annuario statistico italiano, che in 24 capitoli presenta una sintesi dei dati più rilevanti confrontati con gli anni precedenti, dei settori di maggior interesse, dalla territorio alla sanità, dalla giustizia alla finanza, dalle costruzioni alla ricerca. Il secondo capitolo dedicato ad ambiente ed energia conferma che i problemi ambientali maggiormente percepiti sono cambiamenti climatici, inquinamento atmosferico e smaltimento dei rifiuti. Complessivamente il 2015 è stato più caldo del 2014 che già aveva registrato valori di temperatura record rispetto agli ultimi cinquant’anni. Nel 2014 i rifiuti urbani raccolti sono pari a 29,7 milioni di tonnellate, in crescita dello 0,3% in più rispetto al 2013, una modesta inversione di tendenza rispetto all’andamento decrescente che ha caratterizzato il periodo 2010-2013. Emerge che gli effetti della crisi sul mercato energetico nazionale continuino a farsi sentire, determinando una contrazione dei consumi maggiore rispetto allo scorso anno (-4,1 per cento). La buona notizia è che è leggermente diminuita la dipendenza energetica dell’Italia dall’estero. Le importazioni sono infatti scese nell’ultimo anno fino a 142,83 Mtep (-7,3 per cento). L’import nel 2014 ha coperto il 75,9% del consumo interno lordo, a fronte di una media europea del 53,5%. Il fotovoltaico si conferma nel 2014 la risorsa trainante per la crescita delle rinnovabili in Italia pur, come sappiamo, in maniera ridimensionata rispetto al 2013. Il consumo di energia da fonti rinnovabili continua ad aumentare, anche se in maniera meno significativa rispetto allo scorso anno, fino a raggiungere 34,67 Mtep (+2,5 per cento). Ricordiamo che l’Italia, secondo quanto stabilito dalla direttiva 2009/28/Ce, ha già raggiunto l’obiettivo fissato per il 2020 del 17% dei consumi finali di energia mediante fonti rinnovabili. Nel corso degli ultimi 5 anni nel nostro paese è aumentato il contributo delle fonti rinnovabili, ad oggi complessivamente pari al 43,1 per cento della produzione lorda totale, con un maggiore contributo della fonte idroelettrica (21,5%) e un apporto comunque significativo del fotovoltaico (8,0%) e dell’eolico (5,4%). Il complessivo contributo delle fonti rinnovabili alla produzione di energia elettrica cresce in maniera consistente nell’arco dell’ultimo quinquennio, con un incremento totale pari al 56,8%. Produzione lorda di energia elettrica da fonte energetica rinnovabile Anni 2010-2014, valori percentuali Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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