L’economia circolare a tutela del consumatore e dell’ambiente

Cobat lancia un nuovo progetto in collaborazione con i produttori per tutelare i consumatori nell’intero ciclo di vita dei prodotti. ABB è il primo partner

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Il nuovo progetto di economia circolare Cobat Zero Waste nasce con l’obiettivo di tutelare i consumatori, la sostenibilità ambientale e contemporaneamente assicurare la massima collaborazione tra chi produce e chi ricicla i beni lungo l’intero ciclo di vita dei prodotti.
I consumatori si trovano spesso in difficoltà quando un prodotto non funziona più o viene sostituito da uno nuovo. Il progetto Cobat Zero Waste offre dunque una garanzia totale sui beni, che copre anche il ritiro gratuito nel momento in cui dovranno essere sostituiti o eliminati. Si tratta di una possibilità semplice ed ecosostenibile.

ABB coerentemente con la propria filosofia di attenzione verso lo sviluppo sostenibile e le energie rinnovabili, è il primo partner del progetto, a garanzia dei propri prodotti e servizi.
Le aziende aderenti al progetto avranno la sicurezza che i propri prodotti siano davvero a impatto zero, e che possano essere riciclati per poi avere nuova vita nel ciclo industriale.
Fabrizio Lorito, Marketing Manager DM Division ABB Italia commenta che l’adesione al progetto Cobat Zero waste assicurerà una maggiore garanzia ai clienti attraverso la tracciabilità delle batterie degli inverter solari con accumulo nel loro intero ciclo di vita, dall’acquisto fino allo smaltimento.

Cobat – Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo, da oltre 25 anni punto di riferimento nella gestione dei rifiuti tecnologici, risponde con questo progetto in anticipo alle richieste dell’Europa nella sfida verso un nuovo modello di economia circolare a zero rifiuti, in cui i prodotti possano essere riciclati e riutilizzati, nel rispetto dell’ambiente.

Il progetto è estremamente semplice, al momento dell’acquisto gli acquirenti potranno aderire a Cobat Zero Waste, attivando gratuitamente una garanzia aggiuntiva senza limiti di tempo, tramite un portale ad hoc. Attraverso il software di Cobat, si potrà scaricare l’attestato e richiedere il ritiro del prodotto quando non funzionerà più o lo si vorrà sostituire.

Giancarlo Morandi, presidente di Cobat sottolinea che si tratta di un progetto che risponde alle richieste dei produttori di proporre un servizio che tuteli i propri clienti e l’ambiente, assicurando che il bene acquistato anche quando non funzionerà più finisca nel circuito virtuoso del riciclo attraverso un sistema di tracciabilità tra i più avanzati al mondo.

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