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ll Parlamento europeo ha approvato giovedì un accordo raggiunto col Consiglio per liberare €146 milioni di fondi non impegnati per finanziare una serie di progetti per l’efficienza energetica e le energie rinnovabili. L’emendamento alla legislazione sul Piano europeo di ripresa energetica permetterà di utilizzare i fondi disponibili per finanziare progetti come: • ristrutturazioni di edifici pubblici e privati per migliorare l’efficienza energetica o il passaggio alle energie rinnovabili; • la costruzione di impianti basati su fonti rinnovabili di calore e energia, con canali di distribuzione, e la loro integrazione nelle reti elettriche; • soluzioni di trasporto pubblico urbano “verde”, come veicoli elettrici e a idrogeno, e • infrastrutture locali, compresa l’illuminazione stradale efficiente, lo stoccaggio di energia elettrica e la predisposizione di contatori e griglie intelligenti. I fondi si concentreranno sul sostegno alle autorità locali e regionali su progetti che dovranno essere economicamente e finanziariamente efficienti, cosi da poter garantire il rimborso dell’investimento in tempi giusti. Un totale di €146.34 milioni sarà messo a disposizione dal gennaio 2011 al 31 marzo 2014. I contributi ricevuti potrebbero prendere la forma di prestiti, fondi di garanzia, equities o altri prodotti finanziari. Fino al 15% delle somme corrisposte può essere utilizzato per fornire assistenza alle autorità pubbliche per la preparazione dei progetti, che saranno selezionati anche secondo un criterio di equilibrio geografico. Il Parlamento ha adottato la relazione con 582 voti a favore, 27 contrari e 7 astensioni. Contesto Il Piano di ripresa energetica, istituito nel 2009, mira a stimolare la ripresa economica attraverso il finanziamento di progetti energetici come la fornitura transfrontaliera del gas, interconnettori di energia elettrica, parchi eolici off-shore e progetti di cattura e stoccaggio del carbonio (CCS): nel 2010 è stato destinato a tali progetti un totale di € 3.98 miliardi. Il Parlamento aveva già cercato di includere l’efficienza energetica e le energie rinnovabili nel Piano europeo al momento della sua prima presentazione. La Commissione aveva assicurato che avrebbe valutato tali proposte in una fase successiva, utilizzando i fondi non spesi entro la fine del 2010. Nel regolamento modificato è stata prevista una base giuridica specifica a tal fine, altrimenti il denaro non investito sarebbe tornato ai bilanci nazionali. Prossime tappe La legislazione dovrà essere formalmente approvata dal Consiglio entro la fine dell’anno e, data la necessità urgente di affrontare la crisi economica, entrare in vigore immediatamente dopo la pubblicazione. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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