Fotovoltaico: +10% di capacità installata a livello globale, grazie soprattutto ai paesi extra UE

Presentato l’Osservatorio per le energie rinnovabili, l’Europa perde la leadership nel fotovoltaico

LOsservatorio per le energie rinnovabili realizzato dalla  Fondazione Silvio Tronchetti Provera in collaborazione con la Regione Lombardia e presentato oggi a Milano in occasione del convegno “Energie rinnovabili, efficienza energetica e smat grids, scenari ed opportunità”, presenta uno scenario per il mercato fotovoltaico in cui nel 2013 per la prima volta i Paesi extra Ue sorpassano l’Europa, che perde così la propria leadership. Sorpasso dovuto più che alla crisi del mercato europeo, all’esplosione del mercato internazionale, che ha fatto registrare una crescita del 128% tra il 2011 e il 2012.
La Cina, secondo i dati contenuti nel Solar Energy Report 2013 – studio dell’Energy&Strategy Group del Politecnico di Milano che ogni anno analizza le dinamiche della filiera del settore fotovoltaico – dovrebbe essere il primo mercato globale del settore del fotovoltaico a livello di nuova capacità installata, stimata per il 2013 in circa 8,6 GW. Seguita da Giappone con 6,3 GW e Stati Uniti con circa 4,2 GW, grazie al rinnovo del programma di incentivi e all’annunciata realizzazione di nuovi impianti di grande taglia.

Marco Tronchetti Provera, presidente della Fondazione Silvio Tronchetti Provera ha sottolineato: “I dati dell’Osservatorio dimostrano che l’Europa e con essa l’Italia stanno perdendo competitività. La perdita di mercato del fotovoltaico italiano impone al Paese di rispondere tempestivamente attraverso investimenti in nuove tecnologie per trovare soluzioni sempre più efficienti e competititve e capaci di ridurre i costi. Per sviluppare un settore strategico come quello delle energie rinnovabili è necessaria pertanto un’azione congiunta da parte di tutti – imprese, istituzioni e comunità scientifica – in grado di ridare slancio alla nostra economia tutelando contemporanemente l’ambiente”.

In particolare secondo i dati dell’Osservatorio, la capacità fotovoltaica installata a livello globale nel 2013 dovrebbe chiudersi a circa 33,7 GW, in crescita del 10% rispetto al 2012. L’Europa, pur mantenendo un ruolo importante, conta solo per il 30% delle nuove installazioni. La Germania mantiene la posizione di leadership in Europa con un nuovo installato di 3,8 GW, nonostante un’effettiva contrazione del mercato.
L’Italia, dopo essersi confermata nel corso del 2012 al terzo posto del mercato su scala globale, si attesta nel 2013 su una capacità installata di circa 1,26 GW. Il volume d’affari generato in Italia dal settore fotovoltaico nel 2012 si  è più che dimezzato a circa 6,2 miliardi di euro, per l’effetto congiunto della riduzione dei prezzi e della contrazione del mercato. Dei 6,2 miliardi di giro d’affari, il 33% è rappresentato dal mercato dei grandi impianti, il 32% dal residenziale, il 29% da quello industriale e solo il 6% dal mercato delle centrali solari. Le stime per il 2013 prefigurano uno scenario per il mercato italiano caratterizzato da una ulteriore contrazione nel volume d’affari complessivo superiore al 50%.

I mercati dell’Est Europa, che già nel 2012 avevano registrato risultati positivi proseguono con lo stesso trend anche nel 2013, grazie soprattutto ai meccanismi di incentivazione governativi.

Dal convegno è emerso come sia sempre più importante l’attenzione all’evoluzione delle “smart grid”,  cioè a tutte le strutture e procedure di gestione innovative che garantiscono sicurezza e affidabilità del sistema elettrico facendo fronte alle criticità legate alla gestione delle fonti “non programmabili”.
Secondo le stime elaborate dallo “Smart Grid Executive Report 2013”, al fine di rendere “intelligenti” le diverse fasi del sistema elettrico (generazione, trasmissione, distribuzione ed utenza) è necessario un volume di investimenti per le diverse soluzioni tecnologiche stimabile nell’ordine dei 30 miliardi di euro da qui al 2020.  Tra le soluzioni tecnologiche ci sono, in particolare, gli smart inverter, i sistemi di controllo e di ottimizzazione degli asset, quelli di automazione e sensoristica, Demand Response Management System, Advanced Metering Infrastructure, Home Management System e i sistemi di storage. Gli scenari di diffusione di queste tecnologie sono influenzati dall’evoluzione del quadro normativo-regolatorio, che definisce il “perimetro d’azione” dei diversi attori del sistema elettrico e stabilisce obblighi e/o incentivi a carico degli stessi, impattando in maniera sostanziale sulla redditività degli investimenti.

 

“Regione Lombardia guarda con estremo interesse e incentiva lo sviluppo di modelli di utilizzazione energetica più sostenibili ed efficienti –ha affermato Claudia Terzi, assessore all’Ambiente della Regione Lombardia- incoraggiando la discussione su tecnologie sempre più innovative.Con l’attuazione del nuovo Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR), la Lombardia propone la riduzione di energia proveniente da fonti fossili e l’utilizzo delle risorse a nostra disposizione in modo più efficiente e razionale, intervenendo sui singoli processi di utilizzazione che possano portare a una maggiore efficienza energetica”.

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