Gli italiani aprono le loro case all’efficienza energetica

Nel corso del 14° Congresso Nazionale Domotecnica (Torino, 14 e 15 settembre) – la prima rete in franchising indipendente per le aziende di installazione che operano nel campo dell'efficienza energetica – sono stati presentati i risultati dell'Osservatorio sull'Efficienza Energetica commissionato da Domotecnica in partnership con Enel Energia, leader nel mercato libero dell'energia elettrica e del gas. L'osservatorio è stato realizzato da Ispo, con la finalità di comprendere gli orientamenti delle famiglie italiane nei confronti di questo tema e delineare i trend di sviluppo del settore.
I risultati danno una chiara fotografia del mercato residenziale dell'efficienza energetica in Italia.
"Durante lo scorso Congresso avevamo annunciato l'intenzione di dar vita ad un osservatorio sull'efficienza energetica che desse una chiara fotografia del panorama di questo mercato- dichiara Luca Dal Fabbro, Presidente Domotecnica – L'efficienza energetica rappresenta in questo momento storico una opportunità imperdibile attraverso tecnologie e prodotti oggi disponibili per la famiglia e la piccola impresa per ridurre la spesa energetica che è divenuta molto rilevante a seguito dei costi dei combustibili. Sapere che ci sono milioni di famiglie disponibili ad ascoltare consigli sull'efficienza energetica e ad effettuare interventi, rappresenta un chiaro segnale delle potenzialità del comparto, che gli installatori specialisti devono sfruttare".
 
"L'efficienza energetica rappresenta una grande opportunità per il Paese sia in termini di sostenibilità sia di creazione di una nuova filiera industriale – commenta Simone Lo Nostro, Responsabile Marketing, Supply e Vendite Corporate di Enel Energia– e l'Osservatorio fornisce una lettura completa di ciò che i clienti si attendono da noi".
 
I dati in sintesi delle famiglie italiane
La dotazione strutturale
Le case degli italiani presentano tecnologie poco efficienti per quanto riguarda sia i sistemi di riscaldamento e raffrescamento sia gli strumenti di distribuzione del calore. A farla da padrone la caldaia tradizionale che è presente nel 64% dei casi contro solo il 18% di coloro che dichiarano di possedere una caldaia a condensazione, sistema più evoluto ed efficiente. Un altro aspetto molto interessante riguarda l'utilizzo dei condizionatori caldo/freddo, le cosiddette Pompe di Calore: nonostante il 39% del campione dichiari di adottare i condizionatori caldo/freddo, solo il 6%, utilizzandoli come unico strumento di riscaldamento e refrigerazione della propria abitazione, attua una scelta di efficienza energetica.
Anche dal lato distribuzione del calore emerge come la soluzione più presente in casa, per quasi la metà del campione, riguardi impianti poco efficienti, come i radiatori senza valvole termostatiche (47%). Le valvole, piccolo ed economico strumento per il controllo dei consumi, sono presenti solo sul 30% dei caloriferi. Scarsa la diffusione di impianti radianti, altro strumento che permette di ridurre gli sprechi, che sono stati scelti dal solo dal 6% delle famiglie italiane.
Se si guarda poi alla presenza sui tetti delle case di pannelli solari o fotovoltaici, si scopre che il 3% degli italiani ha un impianto solare e il 2% uno fotovoltaico.
 
 
Livello di informazione e percezione del risparmio
Nonostante uno stato dell'arte caratterizzato da ampi spazi di miglioramento, le famiglie italiane si dimostrano aperte nei confronti dell'efficienza energetica e ben consapevoli dell'importanza di adottare soluzioni che riducano l'impatto delle costruzioni sull'ambiente circostante. Il livello di informazione che dichiarano di avere su questi temi è buono: il 69% dice di sapere che il risparmio energetico coincide con la possibilità di mantenere inalterate le proprie abitudini familiari risparmiando in bolletta e sempre un 69% afferma di essere informato su quanto questo risparmio ammonti. Se la conoscenza delle tecnologie e sistemi da adottare è discreta, come conferma il 67% degli intervistati, ci si sente leggermente meno ‘ferrati' sui costi di eventuali interventi (lo dichiara il 61% del campione). 
Guardando i dati resta comunque un 40% di famiglie italiane che dichiarano di ritenersi ‘non informato': una fetta di popolazione piuttosto ampia che, se analizzata nel dettaglio, presenta una particolarità. Andando a vedere quale sia l'atteggiamento nei confronti del risparmio energetico, gli italiani si dichiarano quasi all'unanimità (98%) a favore dei piccoli gesti quotidiani che permettono di ridurre gli sprechi di energia.  
  
Disponibilità a fare interventi per migliorare la propria abitazione e a chi ci si rivolge
 Le famiglie vorrebbero sapere quali accorgimenti renderebbero più efficiente la propria abitazione, e si dicono disponibili a valutare con attenzione concrete proposte che portino ad un risparmio e a realizzarle.
Un mercato potenziale di cittadini disponibili al cambiamento che coinvolge il 43% ovvero 10,8 milioni famiglie. Interrogati sugli interventi previsti entro il prossimo anno, ben il 13% del campione intervistato dichiara che vuole fare degli interventi per migliorare l'efficienza energetica della propria casa, come installare pannelli solari (4%) o acquistare una nuova caldaia ad efficienza energetica (3%) o cambiare gli infissi (3%): se proiettato all'universo delle famiglie italiane, questo dato indica che nei prossimi dodici mesi circa 3,3 milioni di famiglie cercheranno imprese per rendere efficienti le proprie abitazioni.
Tra gli aspetti presi in considerazione nel valutare gli interventi a favore del risparmio energetico ai primi posti ci sono elementi di carattere economico, come il risparmio medio annuo generato (31%), la quota iniziale da investire (20%) e il numero di anni di ammortizzazione della spesa (15%). Non va trascurato che il quarto gradino del podio con il 14% delle risposte se lo contendono il contributo alla salvaguardia del pianeta e la fiducia nei confronti di chi farà l'intervento.
 
Utilità dell'efficienza energetica ed ostacoli al cambiamento
L'efficienza e il risparmio – pur essendo concetti piuttosto nuovi all'interno del dibattito pubblico – rappresentano un chiaro valore per gli italiani: è universalmente riconosciuto che il risparmio energetico sia utile sotto tutti i punti di vista. Per il 98% permette di ridurre gli sprechi e di ridurre i costi in bolletta, riuscendo (secondo il 95%) a riscaldare meglio la casa, con notevoli vantaggi per le generazioni future (96%). 
Ciò non toglie che l'attuale situazione economica costituisca un freno che impedisce di trasformare molti buoni propositi in pratiche concrete. Il 78% degli italiani afferma che, di fronte all'offerta di un esame della propria casa, dei propri impianti, consumi e relativi interventi per risolvere le criticità, non effettuerebbe un intervento dato che questi non sono tempi per fare degli investimenti. Il 62% afferma di non voler cambiare le proprie abitudini e il 57%, come già detto, teme l'osticità degli argomenti.
 

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