Il GSE aggiorna il contatore incentivi rinnovabili non fotovoltaiche

Sul sito del Gestore l’ultimo aggiornamento, il contatore scende di 19 milioni di euro

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Il GSE ha pubblicato sul proprio sito l’aggiornamento al 31 marzo del contatore del “costo indicativo cumulato annuo degli incentivi” degli oneri delle fonti rinnovabili elettriche diverse dal fotovoltaico (art. 2 del DM 6/7/2012) che, con 5,615 miliardi di euro è diminuito 19 milioni di euro rispetto a febbraio 2016. Si allontana dunque la soglia dei 5,8 miliardi di euro che segna la fine degli incentivi per le rinnovabili non fotovoltaiche.

Ricordiamo che a breve sarà pubblicato in GU il nuovo decreto sugli incentivi 2016, dopo che la Commissione Europea ha dato il suo OK.

Il GSE segnala che la diminuzione sia da imputarsi principalmente alla progressiva scadenza del periodo di incentivazione di impianti a CV e CIP6, cui si aggiunge l’attività di controllo da parte del GSE che ha determinato una riduzione del costo indicativo annuo di circa 6,5 € mln

Il costo indicativo cumulato annuo degli incentivi rappresenta una stima dell’onere annuo potenziale, già impegnato anche se non ancora interamente sostenuto, degli incentivi riconosciuti agli impianti a fonti rinnovabili non fotovoltaici. Il contatore dà conto degli oneri di incentivazione imputabili agli impianti incentivati con il provvedimento CIP 6 (quota rinnovabile), con i Certificati Verdi, con le Tariffe Onnicomprensive ai sensi del D.M. 18/12/2008, agli impianti incentivati mediante il Conto Energia per il Solare Termodinamico, agli impianti ammessi ai registri in posizione utile o vincitori delle procedure d’asta ai sensi del D.M. 6/7/2012 e agli impianti i cui Soggetti Responsabili hanno presentato richiesta di ammissione agli incentivi del D.M. 6/7/2012 a seguito dell’entrata in esercizio.

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