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Presentati dal Consorzio Remedia i dati relativi all’attività nel 2016 e le opportunità di sviluppo per tutto il settore. Remedia –Sistema Collettivo italiano no-profit per la gestione eco-sostenibile dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche – RAEE, rifiuti da impianti fotovoltaici, pile e accumulatori – ha presentato il Green Economy Report 2016, realizzato in collaborazione con la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, con i risultati dell’attività del Consorzio nel 2016 e le opportunità di crescita per la filiera del riciclo dei RAEE. I dati mostrano un 2016 particolarmente positivo per Remedia, grazie all’impegno e alla competenza di tutta la rete di partner che ha ripagato con oltre 400 nuovi Produttori che hanno scelto di aderire a Remedia e il 68% in più di rifiuti tecnologici gestiti, pari a oltre 67mila tonnellate. Questi dati hanno assicurato benefici ambientali importanti con 311 mila tonnellate di CO2eq evitate, e benefici economici per il Paese: 24 milioni di euro di importazioni in meno grazie alle materie prime seconde recuperate (85,1% di metalli, 14,8% di plastica e 0,1% di vetro). Relativamente al recupero dei RAEE, il Report evidenzia che l’87,6% dei rifiuti tecnologici raccolti e trattati da Remedia è stato avviato al recupero di materia e il 4,4% è stato trasformato in energia. Solo il 7,6% è stato destinato allo smaltimento in discarica (in calo rispetto al 2015), mentre lo 0,4% alla termodistruzione. Obiettivo di Remedia è quello di continuare il proprio impegno anche nei prossimi anni, per raggiungere i target di raccolta europei fissati per il 2019. Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile evidenzia infatti che con la definizione del nuovo pacchetto di direttive europee sui rifiuti in chiave di circular economy, si renderanno necessarie nel nostro paese modifiche sul sistema di gestione dei RAEE: “Sarà richiesto un rafforzamento della responsabilità dei produttori e degli Stati nel raggiungimento degli obiettivi sia di raccolta, sia di avviato al recupero, al riciclo e al riutilizzo”. Il Report fa il punto sul futuro dei rifiuti tecnologici in Italia, a partire dal nuovo Pacchetto europeo di misure sulla Circular Economy, con un focus sul modello della Responsabilità Estesa del Produttore e considerando l’opportunità di crescita che si apre per il mercato del riciclo: “pari al almeno 50 miliardi di euro e 100.000 posti di lavoro nell’arco dei prossimi 5 anni.” – ha dichiarato Danilo Bonato, Direttore Generale di Remedia – “Il nostro Consorzio sarà a fianco dei produttori e degli operatori del settore per contribuire al loro successo nello sviluppo di strategie efficaci ispirate all’economia circolare”. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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