Ises: Piano di Azione Nazionale per le rinnovabili: gli obiettivi e gli strumenti sono coerenti?

Esaminare la congruenza tra l’apporto previsto per le singole fonti e tecnologie e le numerose misure per il loro conseguimento e discutere sulle azioni specifiche da implementare nel prossimo futuro. Erano questi gli obiettivi del Workshop organizzato da ISES ITALIA in collaborazione con l’Associazione Italiana Economisti dell’Energia (AIEE) “Il Piano Nazionale di Azione per le rinnovabili“, durante il quale sono stati approfonditi gli elementi portanti del Piano d’Azione Nazionale (PAN) attraverso la voce autorevole di chi ne ha coordinato la redazione e con il contributo analitico di autorevoli esperti del settore.
Il PAN, elaborato dal Ministero dello Sviluppo Economico e trasmesso alla Commissione Europea a fine giugno, è il documento su cui nel prossimo decennio si incardinerà la politica italiana di sviluppo delle rinnovabili e di promozione dell’efficienza energetica. Il testo individua le azioni più opportune per supportare la crescita delle fonti rinnovabili in linea con gli obiettivi comunitari, ma soprattutto con le potenzialità di un settore che avrà un ruolo sempre più centrale a livello globale e su cui è fondamentale che l’industria nazionale giochi un ruolo di primo piano.
“Quello delle rinnovabili è per il secondo anno consecutivo il settore che ha attratto più investimenti in assoluto – ha sottolineato il Direttore Generale del MSE, Sara Romano – ed è questo il motivo che rende necessario un piano programmatico a lungo termine, in grado di garantire azioni strategiche per la riduzione delle emissioni”.
Gli obiettivi al 2020 sono indicativi: il valore dei numeri nel tempo sarà la risultante di una serie di indicazioni che porterà a determinati risultati. I numeri, infatti, devono essere intersecati con azioni concrete sia specifiche che trasversali e, secondo Arturo Lorenzoni, sarà possibile superare le proiezioni effettuate con una politica di settore coerente e lungimirante e con investimenti efficienti. Secondo quanto dichiarato da Dario Di Santo, per raggiungere gli obiettivi è necessario rafforzare e la revisionare gli incentivi esistenti (CV, tariffa onnicomprensiva e Conto Energia per l’elettrico; TEE e detrazioni fiscali o “simili” per il termico; biocarburanti per i trasporti), prevedere una tariffa ad hoc per il biogas in rete e obblighi per l’utilizzo di FER nell’edilizia, sviluppare reti elettriche tramite regolazione e termiche tramite programmi locali, semplificare le procedure amministrative e avvalersi della cooperazione internazionale; il tutto sotto un attento monitoraggio.
Tutti i relatori presenti al workshop si sono trovati concordi sul fatto che il momento più delicato debba ancora arrivare, con il recepimento della Direttiva 2009/28/CE, atteso il prossimo 5 dicembre, e la definizione del burden sharing, che tenga conto dei potenziali delle singole regioni con una strategia di convergenza verso l’efficienze energetica.
La seconda parte della mattinata, invece, è stata dedicata alla presentazione del libro “Elettricità dal sole”, scritto a sei mani da Matteo Falcioni, Ugo Farinelli e G.B. Zorzoli, che analizza le problematiche e le prospettive tecnologiche, economiche e giuridiche della generazione elettrica per via solare. Hanno discusso del libro insieme agli autori Gianni Chianetta, Salvatore Pinto e Roberto Deambrogio.

Per ulteriori informazioni isesitalia.it

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