Italia Solare chiede maggior sostegno alle rinnovabili nella SEN

Italia Solare chiede al Governo di avere più coraggio nel sostenere il fotovoltaico e tutte le rinnovabili nella SEN in modo che l’Italia possa diventare protagonista della transizione energetica in Europa 

Italia Solare chiede al Governo di sostenere maggiormente le rinnovabili nella SEN

ITALIA SOLARE ha inviato un documento al MISE con i propri commenti sulla SEN, strategia energetica nazionale, sottolineando l’importanza che le rinnovabili siano sostenute maggiormente, a partire dal fotovoltaico, con l’obbiettivo di arrivare entro il 2050 al 100% di rinnovabili.

L’Associazione suggerisce di portare il target delle rinnovabili sul fabbisogno energetico dal 27% al 35%, in questo modo si potrebbe aumentare il contributo delle rinnovabili elettriche dal 48-50% al 55-60%.

Nella SEN, si legge nel comunicato stampa, si prevede un contributo del fotovoltaico al 2030 con oltre 60 TWh/anno di energia, rispetto agli attuali circa 20 TWh/anno.

Questo significa che è necessario preservare la produzione attuale, attraverso interventi di manutenzione e nel nostro paese si devono installare in 12 anni oltre 30 GWp di nuovi impianti fotovoltaici. Per mantenere i 20 TWh/anno attuali Anie Rinnovabili chiede che il GSE limiti la severità nei controlli, sono infatti molte le riduzioni o addirittura cancellazioni di tariffe, la maggior parte delle volte per vizi formali, che spesso rischiano di comportare anche l’abbandono dell’impianto, con perdita di energia pulita preziosa per il Paese.

Per garantire 40 TWh/anno è necessario passare dagli attuali 300 MWp/anno a valori tra i 2 e i 3 GWp/anno e ciò può avvenire solo attraverso regole precise e strumenti ad hoc che aiutino la crescita del fotovoltaico, quali per esempio Aste neutrali, Sistemi di Distribuzione Chiusi, stabilizzazione delle detrazioni fiscali per le famiglie, iter autorizzativi semplificati, PPA.

Tra i punti più controversi ITALIA SOLARE sostiene che il capacity market che nella SEN viene considerato come utile e necessario, può avere effetti negativi perché rischia di impegnare per periodi di tempo molto lunghi importanti disponibilità economiche per tecnologie che potrebbero essere a breve non più competitive dal punto di vista economico.

Inoltre l’Associazione ricorda che la riforma delle tariffe elettriche domestiche, in via di attuazione invece di aiutare la convenienza a fare investimenti in efficienza energetica e fotovoltaico, va esattamente nella direzione opposta.

Un altro suggerimento è che i servizi del dispacciamento, come suggerito anche a livello comunitario, siano gestiti il più possibile a livello locale, e non centrale come avviene in Italia, affidando il dispacciamento all’attuale gestore della trasmissione.

Un’altra priorità è quella della riduzione delle emissioni a causa del cambiamento climatico, in questo senso una carbon tax applicata alle fonti energetiche permetterebbe finalmente un confronto economico tra le diverse tecnologie che sia basato su condizioni di reale equità.

E’ necessario che l’Italia diminuisca la propria dipendenza energetica dall’estero, secondo Italia Solare le rinnovabili devono essere centrali nella transizione energetica e non deve esserci un ulteriore rafforzamento del gas, come è invece ora nella SEN.

Infine si chiede che ci sia un maggior sostegno alla mobilità eletrica attraverso la stesura di linee guida precise

che accompagnino la diffusione dei veicoli elettrici, a cominciare dall’alimentazione degli stessi che deve avvenire prioritariamente tramite il fotovoltaico.

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