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La Conferenza Unificata nella seduta del 20 gennaio ha dato finalmente l’ok al decreto attuativo sul nuovo conto termico del Ministero dello Sviluppo economico, del MISE e del Ministero delle politiche Agricole. Sono state recepite alcune richieste emendative formulate dalle Regioni e dall’Anci che richiedevano una semplificazione delle procedure relative agli investimenti riguardo al sistema di incentivazione dell’energia termica da fonti rinnovabile e agli interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni.Il Conto termico 2.0 ha una dotazione di 900 milioni di euro, 200 per le istituzioni pubbliche e 700 per i privati, introduce varie semplificazioni rispetto alla precedente versione ed è finalizzato a facilitare l’accesso agli incentivi previsti per i cittadini, per le imprese e per la Pubblica Amministrazione. Molto soddisfatta Simona Vicari, Sottosegretario allo Sviluppo Economico, che ha commentato: “Tale provvedimento, che ha visto il suo via libera con un ampio consenso, ci permette così di dare certezza agli enti locali su l’avvio dei progetti di riqualificazione energetica degli edifici della pubblica amministrazione”. Tra le novità segnalate dal Sottosegretario Vicari la previsione di un catalogo di prodotti prequalificati per l’efficienza energetica che ridurrà quindi i tempi di valutazione da parte del Gse e la possibilità che l’incentivo previsto possa essere erogato anche in un un’unica soluzione. “Abbiamo inoltre innalzato il livello degli incentivi: infatti, per le ristrutturazioni che portino gli edifici dell PA ad ‘energia quasi zero’ l’incentivo può raggiungere il 65%. Grazie all’adozione di questo decreto attuativo -conclude Vicari- abbiamo sbloccato una quantità ingente di risorse per l’innovazione e superato numerose criticità: meno burocrazia, meno passaggi intermedi, più incentivi per investimenti che migliorano la nostra qualità della vita”. Il presidente del Consiglio Nazionale Anci e sindaco di Catania, Enzo Bianco, al termine dell’Unificata ha evidenziato che grazie al nuovo conto termico si potranno finalmente dare risposte certe per permettere il finanziamento e gli interventi di produzione energetica da fonti alternative. “La versione attuale del decreto, che contiene le richieste emendative dell’Anci, è quindi risolutiva rispetto alle precedenti difficoltà di gestione del contributo. Fino ad ora c’era troppa discrezionalità sulle domande ma con l’intesa di oggi la procedura di accesso agli incentivi è tale per cui la prenotazione degli stessi da parte del Gse nell’individuare un creditore certo equivale ad un atto di impegno. A fronte della decisione di oggi, spiega l’Anci, l’ente locale è quindi nelle condizioni di allocare a bilancio la somma relativa all’intervento e può utilizzare il finanziamento già nella fase di selezione pubblica del partner terzo”. Ermete Realacci presidente della Commissione Ambiente territorio e lavori pubblici della Camera, pur con una nota polemica per il terribile ritardo di oltre un anno con cui è stato approvato, sottolinea che si tratta di una buona notizia e che la nuova misura permetterà di contrastare l’inquinamento e rilanciare l’economia a partire dall’efficienza energetica e dalle fonti rinnovabili: “E’ un decreto fondamentale per ridurre l’inquinamento legato alla produzione di calore che è responsabile di circa il 40% delle emissioni di polveri sottili, oltreché di molti altri inquinanti e di CO2. Sull’inaccettabile ritardo che si era accumulato ho presentato e sollecitato varie interrogazioni parlamentari. L’approvazione del nuovo Conto Termico è solo un primo passo, si tratterà ora di applicarlo bene, seguire e monitorare l’efficacia delle nuove norme e farne un pezzo delle politiche strategiche per rispondere all’emergenza smog, andare nella direzione indicata dalla Cop21 di Parigi, tagliare le bollette insieme alle emissioni e rilanciare la nostra economia stimolando l’innovazione e la competitività delle nostre imprese”. In effetti a causa della farraginosità dell’iter burocratico il conto termico approvato nel 2012 ha registrato un bassissimo utilizzo. Per risolvere questo problema, l’articolo 22 dello Sblocca Italia aveva prescritto, entro dicembre 2014, un aggiornamento normativo di semplificazione dei criteri di utilizzo dei fondi del ‘conto termico’ così da facilitare l’accesso a tali contributi per imprese, famiglie e soggetti pubblici. Lo stesso articolo prevedeva inoltre una verifica sull’efficacia delle nuove norme da fare entro dicembre 2015. Il nuovo schema degli incentivi alle fer termiche è stato pubblicato sul sito del MISE a novembre 2015 e doveva entrare in vigore entro il 31 dicembre. Scarica la bozza del nuovo Conto termico Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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