La Delega fiscale è legge, agevolazioni per riqualificazione edifici

Approvata dalla Camera in via definitiva la legge Delega fiscale “per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita”

La Camera ha approvato, con 309 voti a favore, 99 astenuti e zero contrari, la legge Delega fiscale che, tra le altre cose, prevede importanti misure per la riforma del Catasto degli immobili e agevolazioni fiscali per interventi di messa in sicurezza e riqualificazione energetica.
Il Governo dovrà emanare entro un anno i decreti legislativi di attuazione per la revisione del sistema fiscale, mentre entro quattro mesi il provvedimento di revisione dovrà essere trasmesso alle Commissioni del Parlamento.

Per quanto riguarda la riforma del Catasto degli immobili, cambia completamente il principio per il calcolo delle rendite catastali, con l’obiettivo dicorreggere le iniquità del’attuale sistema: l’unità di misura per la misurazione del valore immobiliare passa infatti dai vani al metro quadrato. Dovranno essere specificate con decreto le nuove modalità di calcolo e moltiplicazione. Inoltre si dovranno tenere in considerazione gli ambiti territoriali del mercato, le condizioni socio-economiche e la composizione del nucleo familiare. Nel processo di revisione delle rendite anche i Comuni dovranno intervenire, per esempio censendo gli immobili abusivi, attraverso l’uso di nuove tipologie di rilevazione.

La legge prevede un regime fiscale agevolato per la realizzazione di opere di adeguamento degli immobili alla normativa in materia di sicurezza e di riqualificazione energetica e architettonica. Il sistema di incentivazione degli eco bonus per gli interventi di riqualificazione energetica e ristrutturazioni edilizie (detrazioni fiscali del 65% e 50%) che è stato prorogato con la Legge di stabilità di un anno potrebbe diventare finalmente stabile.

Ermete Realacci , presidente della VIII Commissione ambiente della Camera ha commentato: “La Delega Fiscale contiene ampi margini per utilizzare la leva fiscale in favore di politiche ambientali e della green economy, secondo quanto indicato anche dall’Unione Europea. Ad esempio spostando il carico fiscale dal lavoro e dalle imprese ai fattori inquinanti, al consumo di territorio, alle emissioni di CO2 e al consumo di materie prime. Mi auguro che queste possibilità vengano utilizzate bene dal  Governo,in una collaborazione stretta con il Parlamento”.

Soddisfazione espressa anche dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori Paesaggisti e Conservatori: “Si tratta di un testo molto importante – si legge in una nota –  perché prevedere un regime fiscale agevolato che incentivi la realizzazione di opere di adeguamento degli immobili alla normativa in materia di sicurezza e di riqualificazione energetica e architettonica, significa far fare al nostro Paese un fondamentale balzo in avanti. Significa la fine degli interventi fiscali di brevissimo termine rendendo invece strutturale l’impegno dello Stato in questo campo”. “E’ il riconoscimento dell’impegno messo in questi anni dagli architetti italiani – continua il comunicato -sui fondamentali temi della messa in sicurezza degli edifici e del risparmio energetico che li deve caratterizzare. Il fatto, poi, che il Legislatore abbia anche posto l’accento sulla riqualificazione architettonica degli immobili è per noi un ulteriore stimolo a proseguire sulla strada che abbiamo ormai intrapreso da tempo: quella di realizzare una architettura vicina alle reali esigenze dei cittadini, espressione della cultura del Paese e del bello che esso – da sempre – sa esprimere.”

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