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Rete Irene, il primo network di imprese lombarde specializzato in riqualificazione energetica, ha realizzato uno studio sullo stato dell’efficienza energetica delle scuole lombarde, su una base di 2170 scuole pubbliche primarie e secondarie, da cui emergono risultati tutt’altro che positivi. In particolare gli Istituti sono vecchi (il 74,6% è stato costruito prima del 1974, oltre una scuola su quattro (27,4%) risale a prima del 1940. Appena il 3,5% delle scuole in Lombardia è stato edificato dopo il 1990) e inefficienti. Solo il 2% degli edifici ha infatti una certificazione che le colloca in classe A o A+. Il 13% si colloca fra la classe B e la classe C (una situazione che si può considerare ancora facilmente razionalizzabile), un altro 33% si divide le mediocri classi energetiche D, E ed F, mentre il rimanente 52% ristagna in ultima classe, la G, la peggiore. Scuole malsane, vecchie ed insicure dunque che, stima Rete Irene, costano ogni anno 300 milioni di euro in interventi straordinari urgenti. Va infatti considerato che il costo medio di ogni singolo intervento di manutenzione straordinaria si avvicina ai 50mila euro, che la media annua di spesa per ogni singolo edificio scolastico è di oltre 72mila euro e che sono oltre 4mila le scuole lombarde che negli ultimi 5 anni hanno realizzato interventi straordinari di manutenzione. Tra gli interventi di riqualificazione più necessari primo posto c’è la sostituzione dei serramenti e degli infissi. Un intervento che andrebbe eseguito nel 49% delle scuole lombarde (in pratica una su due); poi c’è la necessità di un miglioramento e/o riqualificazione dell’impianto di riscaldamento(individuato come necessario nel 37% delle scuole). Al terzo posto la necessità di operare un isolamento delle pareti e del tetto, possibile attraverso diversi gradi di incisività, a seconda dell’età e dello stato dell’edificio scolastico (31% delle scuole, quasi una su tre). Lo Studio che ha poi analizzato elaborando i dati dell’ultimo dossier Ecosistema Scuola di Legambiente. Secondo il dossier di Legambiente il 49,1% delle scuole lombarde necessita di interventi di manutenzione urgente, contro una media nazionale del 37,6%, mentre il 58,5% ha goduto di interventi di manutenzione straordinaria negli ultimi 5 anni. Da segnalare poi che soltanto il 5,2% gli edifici scolastici lombardi utilizzano fonti di energia rinnovabile, meno della metà del dato medio nazionale (13,5%). Rispetto ai soli edifici che utilizzano le rinnovabili, gli impianti solari fotovoltaici, con l’89,7%, sono i più utilizzati, seguiti dagli impianti solari termici con il 15,4%, e dalla geotermia, con il 5,1%. La percentuale sulla geotermia tuttavia è la più alta tra le regioni italiane. Lodi è la città con la più alta percentuale di edifici scolastici che utilizzano fonti d’energia rinnovabile. Segno che dove gli interventi vengono pianificati in maniera funzionale, si sviluppano buone pratiche da prendere come esempio. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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