Nuove celle solari sferiche

La società giapponese Kyosemi ha realizzato delle mini-celle fotovoltaiche sferiche, chiamate Sphelar, del diametro di circa 1,8 millimetri, che promettono una maggiore efficienza e grande flessibilità d'uso rispetto alle celle convenzionali, ottenendo un rendimento dichiarato del 20%, superiore rispetto a quello dei pannelli tradizionali.
A differenza delle celle bidimensionali, quelle sferiche, riuscendo a raccogliere la luce da qualunque angolazione, consentono di migliorare l'efficienza di conversione.  In tal modo non solo viene efficacemente convertita anche la luce riflessa e quella diffusa, ma si riduce la necessità di posizionare con esattezza le celle rispetto alla radiazione solare o addirittura di prevedere sistemi di inseguimento del moto apparente del sole.
Particolarmente indicate per i sistemi di integrazione architettonica totale possono raggiungere una trasparenza anche dell'80%. Grazie alle piccole dimensioni le nuove celle possono essere accorpate in modo da costituire strutture di forme diverse, adatte alle più svariate esigenze. Possono essere utilizzate, ad esempio, per realizzare pannelli a forma di cupola, pannelli flessibili e pannelli semitrasparenti, anche in sostituzione dei vetri di finestre.
 
E' interessante sottolineare che Sphelar è prodotta utilizzando un processo unico che riduce così i costi di produzione, gli sprechi di silicio e contribuisce a garantire l'uso efficiente del silicio. Il silicio infatti viene fuso e poi fatto cadere da un'altezza di 14 metri. Durante la caduta prende spontaneamente la forma sferica e si cristallizza grazie alle particolari condizioni create nell'ambiente.

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Tema Tecnico

Solare fotovoltaico

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