Passivhaus e le sue concrete opportunità in edilizia

È un bilancio positivo quello che ZEPHIR Passivhaus Italia, istituto di fisica edile, specializzato nella ricerca e consulenza, traccia ad un mese dalla sua partecipazione a Klimahouse, fiera di Bolzano leader per le soluzioni in materia di risparmio energetico. Ecco i vincitori di Klimahouse“PASSIVHAUS Quiz” 2018

“PASSIVHAUS Quiz” 2018: ecco i vincitori di Klimahouse

A Klimahouse, proprio all’interno dello stand, “ZEPHIR” (Zero Energy and Passivhaus Institute for Research) ha offerto a tecnici e committenti di mettersi alla prova con “Passivhaus Quiz” un metodo innovativo per diffondere le migliori soluzioni fisico-edili per la realizzazione di edifici performanti.

Passivhaus con 25 anni di storia alle spalle si proietta verso un utilizzo ancora più importante in Italia rafforzato dalla recente pubblicazione di “Passivhaus” manuale per tutti, tecnici e committenti. Il volume edito dalla Maggioli porta la firma di Francesco Nesi, fisico edile e direttore ZEPHIR Passivhaus Italia ed è stato scritto in collaborazione con Michele De Beni ingegnere, Alice Rosini architetto e Ileana Iannone ingegnere.

Al Passivhaus Quiz hanno partecipato una trentina di committenti e circa 80 tecnici provenienti dalle regioni Trentino Alto Adige, Lombardia, ma anche Campania e Liguria.

Un segnale che Passivhaus si sta espandendo a macchia d’olio in Italia, grazie alla forte presenza di ZEPHIR Passivhaus Italia e ad una crescente attenzione e sensibilità sui temi del risparmio energetico e del comfort abitativo.

Il quiz che fino allo scorso anno era cartaceo, quest’anno è stato proposto in formato digitale, con una modalità di compilazione interattiva per i partecipanti, invogliati a mettersi in gioco.

Dopo aver analizzato tutte le schede dei partecipanti, ecco ufficialmente i nomi dei vincitori nelle due categorie, tecnici e committenti. Ai primi va in premio la partecipazione gratuita ad un corso di formazione. Ai secondi invece la prima pubblicazione “Passivhaus” in Italia, attesa da lunghi anni.

 

Ecco i nomi dei tecnici che hanno risposto meglio al QUIZ:

Alessandro Riposi (Sospirolo, BL), Omar da Rold (BL), Michele Slaviero (VI)

Più nutrito l’elenco dei vincitori – categoria Committenti – che si sono aggiudicati il manuale Passivhaus come supporto teorico pratico per lo sviluppo di nuovi progetti:

Liridona Krasniqi (S. Michele all’Adige, TN),Edith Unterhofer (Renon, BZ) ,Veronica de Stefani (Taglio di Po, RO), Adriano De Prà (Guia di Valdobbiadene, TV).

Vediamo in breve domande e risposte esatte per i Committenti:

1. Passivhaus e scienza

  • Lo standard Passivhaus deriva da un approccio scientifico e si può applicare solo dopo aver condotto esperimenti in laboratorio
  • La progettazione di un edificio secondo lo standard Passivhaus è basata solo sull’esperienza e non su calcoli matematici

–  La fisica edile è alla base della progettazione di un edificio secondo lo standard Passivhaus, che con questo metodo scientifico può garantire il raggiungimento di una ottimizzazione di costi e risultati (cost-optimum).

2. Uno dei pilastri fondamentali nella progettazione di un edificio Passivhaus è la tenuta all’aria. Questo significa che:

–  la tenuta all’aria deve essere realizzata per limitare al massimo le dispersioni termiche di calore (cosa che non impedisce una normale fruizione degli ambienti da parte degli abitanti), e deve essere accompagnata da un impianto di ventilazione progettato correttamente

  • un edificio deve essere sigillato in fase di costruzione e non può più essere aperto
  • la tenuta all’aria si può realizzare solamente con l’applicazione di intonaco  e non con altri materiali

3. Un edificio Passivhaus può essere costruito in qualsiasi parte d’Italia ed in qualsiasi clima?

–  sì, quello che conta è che ciascun edificio venga progettato nel rispetto dei dati climatici della zona in cui si trova

  • no, per realizzare una Passivhaus è necessario un clima freddo
  • sì, a patto che si trovi ad un’altitudine superiore ai 1200 m s.l.m.

E’ possibile approfondire le risposte corrette sulla pagina facebook di ZEPHIR PASSIVHAUS Italia

Vediamo in breve domande e risposte esatte per i Tecnici:

1. Fra le caratteristiche elencate qua sotto, quale è assolutamente richiesta in una Passivhaus?

  • Tetto verde
  • Costruzione in legno

– Possibilità di aprire almeno una finestra

  • Predisposizione per impianto di raffrescamento

2. Quale dei 3 dettagli è quello eseguito correttamente?

  • Dettaglio A
  • Dettaglio B

–  Dettaglio C

  • Nessuno dei tre

3. In una Passivhaus è obbligatorio installare una VMC con recupero del calore?

  • Sì, è imprescindibile perché non è possibile ricambiare l’aria in maniera efficiente aprendo le finestre

–  No, in alcuni climi è sufficiente un impianto a sola estrazione di aria

  • È necessario installare un impianto a flussi incrociati con scambiatore ceramico o in alluminio
  • No, è sufficiente arieggiare al bisogno orientando l’edificio secondo i venti prevalenti e sfruttando l’effetto camino.

4. Se in una Passivhaus è richiesta un’elevata tenuta all’aria, allora:

  • in totale assenza di spifferi la casa non respira più e per questo è importante utilizzare materiali igroscopici
  • si possono trascurare le dispersioni per spifferi nel bilancio energetico

–  è importante prevedere un opportuno ricambio dell’aria, manuale o meccanico

  • è impossibile perseguire questo standard nelle ristrutturazioni perché determinati strati funzionali non sono più accessibili.

E’ possibile approfondire le risposte corrette sulla pagina facebook di ZEPHIR PASSIVHAUS Italia

“Il nostro obiettivo a Klimahouse – spiega Ilaria Capelletti ingegnere edile architetto e collaboratrice ZEPHIR– è diffondere il concetto Passivhaus e le sue concrete opportunità in edilizia. La fiera di Bolzano ci ha messo in contatto con interessanti aziende del mondo delle costruzioni per avviare nuove sinergie e collaborazioni, senza tralasciare il rapporto con le università, le scuole, i comuni, le pubbliche amministrazioni.”

A fine mese ZEPHIR Passivhaus Italia ritorna in fiera, questa volta a Milano presso Fà la cosa giusta dal 23 al 25 marzo. Per divulgare le buone pratiche per lo sviluppo sostenibile e sfatare falsi miti sulla Passivhaus, incoraggiando le soluzioni più innovative tra i committenti e gli studenti.

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