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Si è svolta nei giorni scorsi presso la sede di ANIE Confindustria la XII Giornata della Ricerca “Progettare le Smart City: fornitori di tecnologie e stakeholder a confronto per costruire le città del futuro”, che ha visto la partecipazione delle aziende ANIE, e dei rappresentanti della PA nazionale e locale, potenzialmente interessati all’implementazione di progetti Smart City. Parlando di ‘smart city’, è indubbio che il comune denominatore di ogni sua interpretazione sia la prevalente componente tecnologica. La costruzione di uno spazio digitale integrato, basato su piattaforme tecnologiche avanzate, è infatti solo il primo passo per la realizzazione di una ‘città intelligente’. Occorre un’elevata trasversalità nell’applicazione delle nuove tecnologie ad ambiti molto diversificati, rinnovando così le infrastrutture esistenti. L’industria dell’elettronica ed elettrotecnica può allora dare un contributo imprescindibile in questo processo: energia e building, trasporti e mobilità, sicurezza e automazione, sono solo alcuni dei settori chiave in cui le aziende ANIE operano. E’ sempre più necessario un ripensamento dello spazio urbano anche considerando alcuni problemi concreti che il futuro pone: aumento della popolazione mondiale, ampi fenomeni di urbanizzazione, crescita della domanda di energia, maggior sensibilità all’impatto ambientale. Se è vero che entro il 2030 la popolazione urbana raggiungerà quota 60%, diventa fondamentale per l’Italia uno sfruttamento razionale dei nuovi Fondi Europei di Sviluppo Regionale 2014-2020, in vista dei quali l’Unione europea ha chiesto a tutti gli Stati membri di dotarsi di un’apposita Agenda urbana. In questo senso l’Italia ha deciso di dotarsi di uno specifico PON (Programma Operativo Nazionale) dedicato alle città metropolitane. “Le imprese aderenti ad ANIE Confindustria si caratterizzano da sempre per una ferma vocazione all’innovazione – ha dichiarato Pietro Palella, Vice Presidente di ANIE Confindustria per la Ricerca e l’Innovazione– Esse investono infatti in media ogni anno in attività di ricerca e sviluppo il 4% del fatturato totale. In questa fase congiunturale molto critica innovare diventa per le aziende che operano nei nostri settori un elemento indispensabile per acquistare competitività e per rimanere nel mercato”. “Nel dibattito sulla Smart City non si può prescindere dal punto di vista della PA, perché la questione è ormai entrata nell’agenda di molte amministrazioni locali –ha continuato il Vice Presidente Palella– Anche la pubblicazione da parte del MIUR del bando ‘Smart City and Communities’, all’interno del più ampio dibattito sull’Agenda Digitale, appare come un segnale forte. Il territorio italiano, peraltro, ha le potenzialità per diventare un importante laboratorio progettuale nel percorso di ridefinizione dello spazio urbano in ottica ‘smart’, grazie alla prevalenza di realtà urbane di medie dimensioni.” Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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