Pubblicato in GU il decreto Taglia Bollette con spalma incentivi

Confermati spalma-incentivi contro il fotovoltaico e il pagamento di parte degli oneri di sistema sull’energia autoconsumata

Come annunciato dal Ministro per lo Sviluppo Economico Federica Guidi è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, n° 144 il decreto Taglia Bollette, presentato qualche giorno fa dallo stesso Ministro e recante “Disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l’efficientamento energetico dell’edilizia scolastica e universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonché per la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea”.

Gli articoli 23 e successivi riguardano le norme destinate alla “riduzione  delle  tariffe  elettriche dei clienti di energia elettrica in media tensione  e  di  quelli  in bassa tensione con potenza impegnata non inferiore a 16,5 kW, diversi dai clienti residenziali e dall’illuminazione pubblica”.

Per quanto riguarda l’autoconsumo, “Disposizioni in materia di esenzione da corrispettivi  e  oneri  del sistema elettrico per reti interne e sistemi efficienti di produzione e consumo”, il Decreto stabilisce che per Riu (Reti interne di utenza) e Seu (Sistemi efficienti di utenza) entrati in esercizio entro il 31 dicembre 2014, i corrispettivi a copertura degli oneri generali di sistema si applicano sull’energia elettrica consumata e non prelevata dalla rete in misura del 5%.  Dal  2015 si passerà al 10% solo per i SEU incentivati. Questa quota potrà essere aggiornata con decreto del Ministero dello Sviluppo Economico a partire dal 2016 “al fine di non ridurre l’entità complessiva dei consumi soggetti al pagamento degli oneri”.

L’art. 26  – “Interventi sulle tariffe incentivanti dell’elettricità prodotta  da impianti fotovoltaici” conferma lo spalma incentivi. A decorrere dal 1° gennaio 2015,  la  tariffa  incentivante  per l’energia prodotta dagli impianti di potenza nominale superiore a 200 kW (circa 8.600 soggetti ) è rimodulata ed è erogata  per un periodo di 24 anni, decorrente  dall’entrata  in  esercizio  degli impianti. In alternativa i titolari degli impianti fotovoltaici di potenza nominale superiore a 200 kW possono optare per  una  riduzione  di una quota pari all’8% dell’incentivo riconosciuto alla  data di entrata in  vigore  del  presente  decreto-legge,  per  la  durata residua  del  periodo  di  incentivazione.  L’opzione   deve   essere esercitata e comunicata al GSE SpA entro il 30  novembre  2014  e  la riduzione dell’incentivo decorre dal 1° gennaio 2015.
La rimodulazione non prevede interessi ma  la possibilità di accesso a finanziamenti garantiti dalla Cassa Depositi e Prestiti.

A decorrere dal secondo semestre 2014, il GSE eroga le tariffe incentivanti con rate mensili costanti, in misura  pari  al  90%  della producibilità media annua stimata  di  ciascun  impianto,  nell’anno solare di produzione ed effettua il  conguaglio,  in  relazione  alla produzione effettiva, entro il 30  giugno  dell’anno  successivo.  Le modalità operative sono definite  dal  GSE  entro  15  giorni  dalla pubblicazione del  presente  decreto  e  approvate  con  decreto  del Ministro dello sviluppo economico.

Gli oneri sostenuti dal GSE (Art. 25) per lo svolgimento  delle  attività di gestione, di verifica e di controllo,  inerenti  i  meccanismi  di incentivazione e di sostegno, sono a  carico  dei  beneficiari  delle medesime attività. Entro 60 giorni dalla data di entrata  in  vigore  del  presente decreto-legge, e successivamente ogni tre anni,  il  GSE  propone  al Ministro dello sviluppo economico, sulla base dei costi, della programmazione e delle previsioni  di  sviluppo delle  medesime  attività, l’entità  delle  tariffe  da applicare a decorrere dal  1°  gennaio 2015 e valide per un triennio.

Il decreto stabilisce anche la semplificazione delle procedure autorizzative per la realizzazione di interventi di efficienza energetica e piccoli impianti a fonti rinnovabili. In particolare dal “1° ottobre 2014, la comunicazione per la realizzazione, la connessione e l’esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, soggetti alla previsione del comma 11 dell’articolo 6, viene effettuata utilizzando un modello unico approvato dal Ministro dello sviluppo economico, sentita l’Autorita’ per l’energia elettrica e il gas ed il sistema idrico, che sostituisce i modelli eventualmente adottati dai Comuni, dai gestori di rete e dal GSE SpA”

Il decreto è in vigore già da oggi, ma potrà subire modifiche in Parlamento durante la conversione in legge, che deve avvenire entro 60 giorni.

Aspettiamo le reazioni delle Associazioni delle rinnovabili che, ricordiamo, si sono espresse molto duramente contro  lo “spalma-incentivi” proponendo misure alternative, che evidentemente il Governo non ha voluto prendere in considerazione. Nei giorni scorsi Valerio Onida, Presidente della Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità di un simile provvedimento che “violerebbe sia le norme costituzionali in materia di retroattività e di tutela dell’affidamento, sia gli obblighi internazionali“.

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