Qual è il potenziale dell’eolico italiano per raggiungere il target 2030 per il clima?

Uno studio a firma Anev fornisce uno strumento utile alla definizione di un piano energetico nazionale considerando il potenziale dell’eolico nazionale

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Anev ha realizzato uno studio dedicato al ruolo dell’eolico on-shore e off-shore per il raggiungimento degli obiettivi al 2030, in materia di energia e clima, in termini di produzione di energia elettrica, occupazione e sviluppo industriale.

Il target fissato dal Piano d’Azione Nazionale nel 2010 in attuazione della Direttiva 2009/28/CE prevedeva un obiettivo di installazioni al 2020 per l’eolico di circa 12.680 MW di cui 12.000 MW on-shore e 680 MW off-shore.

Alla fine del 2016 in Italia risultavano installati circa 9.250 MW da fonte eolica onshore con un gap previsto sull’obiettivo PAN di circa 2.750 MW, mentre non sono stati realizzati impianti off-shore.

Per raggiungere l’obiettivo dei 12.680 MW si dovrebbero installare almeno 700 MW all’anno, quota largamente in linea con le capacità del settore (in grado di installare oltre 1.200 MW all’anno) ma fortemente ostacolata dai ritardi normativi, sia nel breve che nel lungo periodo.

Lo studio “Il contributo dell’eolico italiano per il raggiungimento degli obiettivi al 2030”, stima un potenziale raggiungibile al 2030 pari a 17.150 MW eolici di cui 950 off-shore e 400 minieolici, per un produzione pari a 36,46TWh, pari a 606 kWh pro–capite.
La Previsione Anev della produzione eolica sui consumi al 2030 è del 9,58%.
In questo modo si potrebbero risparmiare quasi 50 milioni di barili di petrolio, evitare la produzione di 9 mila tonnellate di polveri, di circa 25 milioni di tonnellate di CO2, oltre 75 mila tonnellate di NOX e 55 mila tonnellate di SO2.

Inoltre il raggiungimento di tale obiettivo garantirebbe nuove opportunità di sviluppo industriale e occupazionale che, dalle stime, potrebbero assicurare in alcune Regioni del Meridione d’Italia una quota di occupati superiore alle diecimila unità.

Non va dimenticato che tra i molti vantaggio l’energia eolica non consuma materie prime, non comporta trivellazione, estrazione, raffinazione o costruzione di oleodotti, non comporta variabilità dei prezzi dell’energia, è innovazione tecnologica, ha potenziale energetico significativo, non produce rifiuti radioattivi, non consuma combustibili, ha impatto minimo sulla fauna avicola, riduce la dipendenza energetica e l’importazione di materie prime, porta benefici alla bilancia commerciale.

Per quanto concerne l’eolico off-shore la maggior parte dei siti cantierabili si trova lungo le coste comprese tra l’ Abruzzo e la Puglia per un valore stimabile intorno ai 550-650 MW.
Altri 300 MW potrebbero essere ripartiti tra alcune zone costiere della Sardegna e della Sicilia, nel caso in cui fosse sostanzialmente riducibile il vincolo della prossimità alle rive, poiché in Sicilia e Sardegna i fondali precipitano altre i 30 metri in genere già a poche centinaia di metri dalla costa.

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