Raddoppia il Progetto Flagship Grafene che rivoluziona i materiali del futuro

Italia in prima fila con 23 partner coinvolti

La Commissione Europea ha annunciato che il Graphene Flagship Project, una delle più importanti iniziative di ricerca europea mai avviate, raddoppia le proprie dimensioni e da oggi coinvolge oltre 140 organizzazioni provenienti da 23 Paesi. Sulla base dei risultati di un bando di gara dell’importo di 9 milioni di euro hanno infatti aderito al consorzio 66 nuovi partner da 19 Paesi. Sono 16 le realtà scientifico-tecnologiche italiane che portano l’Italia a ricoprire un ruolo di primo piano con un totale di 23 partner coinvolti, rappresentati in Europa dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e dall’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT). L’Italia è inoltre capofila nello sviluppo di aree importanti del progetto Flagship Grafene: le ricerche sui materiali compositi (coordinate dal CNR) e le applicazioni in campo energetico (coordinate da IIT), oltre a essere coinvolta nel trasferimento tecnologico e nella disseminazione.

Obiettivo del consorzio è trasferire il grafene e i relativi materiali compositi dai laboratori accademici alle applicazioni di uso quotidiano. I nuovi partner italiani sono università, aziende e centri di ricerca che hanno deciso di investire nell’iniziativa europea i propri sforzi di ricerca e sviluppo sui nuovi materiali e che aggiungeranno nuove capacità al campo di applicazione scientifico e tecnologico dell’iniziativa.

La vicepresidente della Commissione europea Neelie Kroes, responsabile per l’Agenda digitale, ha sottolineato: “L’Europa è leader della rivoluzione del grafene. Questo straordinario materiale ha il potenziale di migliorare radicalmente la nostra vita: promuove nuove tecnologie mediche, come le retine artificiali, e mezzi di trasporto più sostenibili muniti di batterie leggere e ultraefficienti. Quanto più sfrutteremo le potenzialità del grafene, migliori saranno le prospettive future”.

Il grafene è un materiale dalle enormi potenzialità, in grado di condurre energia e calore, trasparente, leggerissimo e praticamente indistruttibile. E’ stato ottenuto e testato in Europa, valendo nel 2010 il premio Nobel per la fisica ad Andre Geim e a Konstantin Novoselov dell’Università di Manchester. Il progetto Graphene Flagship Project  rappresenta un investimento europeo di 1 miliardo di euro per il prossimo decennio e fa parte delle Iniziative faro per le tecnologie emergenti e future (TEF) annunciate dalla Commissione Europea nel gennaio del 2013.

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