La riqualificazione del patrimonio edilizio esistente per la crescita economica

Interventi di recupero edilizio del patrimonio esistente ed obsoleto possono generare un importante aumento del valore dell’immobile, efficienza energetica e salute per gli inquilini

La riqualificazione del patrimonio edilizio esistente per la crescita economica 1

Presentato da Scenari Immobiliari il Primo Rapporto sul recupero edilizio in Italia, realizzato in collaborazione con Paspartu Italy, che traccia un quadro del mercato immobiliare esistente nel nostro paese e del potenziale economico che la riqualificazione del patrimonio edile obsoleto potrebbe generare.

Infatti è ormai evidente che il settore del recupero è quello che sostiene il mercato edile, e i numeri che emergono dall’Osservatorio confermano che gli interventi di riqualificazione rappresentano prima di tutto un investimento in grado di assicurare nuovo valore per le abitazioni e benefici a livello di efficienza energetica e risparmio e sulla salute degli inquilini, ma anche un volano per il mercato dell’edilizia.

Basti pensare che in Italia ci sono più di 10 milioni di edifici residenziali costruiti prima del 1990, ovvero l’80% del patrimonio residenziale italiano; inoltre considerando che sono presenti circa 123 milioni di mq di abitazioni vuote inadatte da ristrutturare, si potrebbe generare in tempi molto brevi un mercato potenziale di oltre 1 milione di case, per un valore di oltre 50 miliardi di euro.

Già oggi il 19% delle compravendite riguarda case da ristrutturare.

Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari, ha evidenziato che per una popolazione di proprietari di case come è quella italiana, la leva dell’aumento di valore dell’immobile, legata a interventi di recupero, è estremamente importante.

Gli interventi da cui partire riguardano l’efficientamento della parte impiantistica, che deve essere a norma e tecnologicamente evoluta, la sicurezza dell’immobile, la predisposizione per l’installazione di climatizzatori d’aria e una connessione wi-fi.

Per comprendere la portata data da un intervento di ristrutturazione, un capitolo del Rapporto è dedicato a casi studio, a partire dai quartieri semicentrali delle principali città italiane, prendendo come riferimento un appartamento di 60 mq secondo i prezzi rilevati a febbraio 2017 e considerando due tipologie d’immobili: quello da ristrutturare e quello ristrutturato di qualità assimilabile al nuovo.

Gli interventi stimati riguardano operazioni di demolizione, rimozione e costruzione dei tramezzi, intonaci e rasature, pavimenti e rivestimenti, opere da imbianchino, opere da idraulico, impianto di riscaldamento, impianto elettrico, assistenze murarie, condizionamento dell’aria, infissi e fornitura materiali.

Si calcola che il plusvalore di un’abitazione compresi i costi di ristrutturazione possa arrivare fino al 35% del prezzo dell’immobile in alcune zone.
La media dei 104 capoluoghi di provincia italiani, segnala un aumento di valore del 10,7% e un guadagno netto di 14mila €, considerando un costo di ristrutturazione medio di 31mila € e uno sconto del 31%. In questo modo il prezzo medio di un’abitazione da ristrutturare si attesta su 100mila €, mentre quello di una ristrutturata registra un valore di 145mila €.

Nel 2016 sono state presentate circa 1,4 mln di domande per le agevolazioni per la ristrutturazione edilizia, mentre quelle per la riqualificazione energetica risultano essere oltre 300mila. A scegliere la soluzione della ristrutturazione edilizia sono soprattutto gli under35, per oltre il 30% del totale d’interventi, mentre l’età media sale in maniera inversamente proporzionale al numero di ristrutturazioni richieste.

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