Quarto Conto energia: operatori stranieri avviano contenzioso su decreto Romani

Un gruppo di imprenditori stranieri attivi nelle energie rinnovabili è intervenuto contro il Quarto Conto Energia che, spiegano in una nota, presenterebbe contenuti "fortemente peggiorativi, retroattivi e discriminanti''. Photovoltaic Operators Investors, che include Aes Solar Energy, Akuo Energy Sas, Fotowatio Renewable Ventures, Martifer Solar, Siliken Solarig N-Gage e Wurth Solar GmbH & co. Kg ha infatti avviato, con funzione anche preventiva, una procedura di contenzioso internazionale contro lo Stato italiano, richiamandosi ai principi sanciti dal Trattato sulla Carta dell'Energia di Lisbona del 1994.
Il provvedimento stabilisce le nuove tariffe incentivanti per gli impianti fotovoltaici che entreranno in esercizio a partire dal 31 maggio 2011. Gli operatori hanno inviato una lettera alla presidenza del Consiglio, ai ministeri dello Sviluppo Economico e dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, alla Segreteria del Consiglio dei Ministri ed alla presidenza della Conferenza Stato-Regioni, in cui sottolineando gli aspetti critici della bozza. Gli imprenditori lamentano, infatti, "di aver avviato in Italia importanti investimenti nel settore dell'energia solare, sulla base di un quadro normativo perfezionatosi nell'agosto del 2010 ma che a soli 3 mesi dalla data in cui ha iniziato a spiegare la sua efficacia è stato completamente disatteso dal Governo italiano ed a breve potrebbe essere sostituito da un provvedimento quale il Quarto Conto Energia dai contenuti fortemente peggiorativi, retroattivi e discriminanti". I contenuto della bozza, continua la nota, del Quarto Conto Energia "violano gli obblighi nascenti dal Trattato di promozione e tutela degli investimenti previsti dall'Articolo 10 del Trattato sulla Carta dell'Energia stesso e più specificamente dell'obbligo di creare condizioni stabili, eque, favorevoli e trasparenti per gli investitori di altri Stati che effettuano investimenti nel territorio italiano; con il trattamento di piena tutela e sicurezza di cui devono beneficiare gli investimenti; con il divieto di pregiudicare con misure ingiustificate e discriminatorie la gestione, il mantenimento, l'impiego, il godimento o l'alienazione degli investimenti". Gli investitori auspicano quindi che il Governo si attivi per emanare un provvedimento "più equo in modo da tutelare e non pregiudicare gli investimenti già intrapresi consentendone il completamento come originariamente previsto".
Intanto c'è attesa per la Conferenza Unificata Stato Regioni che, oggi si pronuncerà sulla bozza del Quarto Conto Energia presentata dal Governo.
Il Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo ha commentato: "Il nuovo provvedimento sulle rinnovabili è equilibrato, attento allo sviluppo del settore, assicura gli investimenti in corso e crea un quadro normativo positivo per gli investimenti futuri. Credo che l'odierno confronto con le regioni possa essere l'ultimo doveroso e utile passaggio istituzionale, a valle di un processo di consultazioni e dialogo che ha interessato tutti gli operatori del settore e le parti sociali.
Il futuro dell'energia italiana, oggi più di ieri, punta sulle rinnovabili ed il decreto sarà una base solida per costruire un'Italia più autonoma dal punto di vista energetico e più orientata verso uno sviluppo sostenibile".
 

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