UE: Tecnologie verdi e innovazione sostenibile

Il nuovo premier Helle Thorning-Schmidt ha presentato mercoledì il programma del semestre danese, sottolineando l’importanza dello sviluppo della ‘green economy’.
Il premier danese ha evidenziato che naturalmente una delle grandi sfide dell’Unione europea di quest’anno sarà la stabilizzazione dell’euro, e ha indicato l’Accordo internazionale per un’Unione economica rinforzata come il migliore strumento per rassicurare i mercati e rilanciare la fiducia nell’euro.
L’atra grande priorità della Presidenza danese sarà la “crescita verde“. “Numerosi Stati membri si interessano all’efficienza e alla sicurezza energetica. E ovviamente a trovare una soluzione per far adottare la direttiva sull’efficienza energetica. Abbiamo bisogno di nuove tecnologie verdi. E non bisogno scordare che ci sono 20 milioni di posti di lavoro legati all’industria “verde”. Credo che dovremmo essere fieri, in quanto europei, di avere un ruolo di primo piano in questo settore”.E’ importante dire che siamo in un periodo di crisi – ha aggiunto il ministro dell’Ambiente danese – e sono tempi duri per l’Europa, ma è anche importante ricordare che non c’é solo la crisi finanziaria ed economica, ma anche una grave crisi ambientale e climatica”.

Auken ha ricordato come si tratti “di due crisi interconnesse” e “una delle ragioni di quella economica è che la produzione è condizionata dalle crisi delle risorse”, sottolineando il continuo rialzo dei prezzi delle materie prime. Di qui la necessità di lanciare una nuova strategia, trasversale in tanti settori, come energia, agricoltura, trasporti, clima, ambiente e tecnologie, per sostenere la crescita verde dell’Ue, che si è impegnata a tagliare fra l’80 e il 95% della CO2 per il 2050. Una scelta chiave sarà quella di risparmiare sulla bolletta energetica, anche per centrare il target per il 2020.

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