Architettura bioclimatica in classe A a Botticino



La volontà, espressa dalla committenza, di costruire la propria casa in un’area di progetto non servita da reti impiantistiche pubbliche (ad eccezione della rete elettrica) ha costituito una sfida per lo Studio Boschi+Serboli, sfida vinta mettendo in campo un’accurata progettazione iniziale ed una scelta attenta dei materiali, dei sistemi costruttivi e delle migliori tecnologie impiantistiche.
Il risultato è stata la realizzazione di un edificio sostenibile completamente indipendente dal punto di vista energetico, classificato in Classe A secondo la certificazione CENED.
Tra i sistemi costruttivi utilizzati figurano anche le pareti in legno a telaio e le coperture ventilate Preconnect di Wood Beton.

Architettura bioclimatica e involucro edilizio prestazionale
Obiettivo principale nella costruzione del nuovo edificio residenziale era il raggiungimento del massimo risparmio energetico.
Innanzitutto è stato condotto uno studio sulla morfologia del fabbricato, sul suo orientamento rispetto al percorso del sole e sulla distribuzione interna degli ambienti. In tal modo l’edificio, considerato come un organismo vivente in un sistema mutevole, è in grado di adattarsi ai cambiamenti tra giorno e notte e alle escursioni climatiche stagionali, controllando in modo variabile la dispersione del calore.
L’orientamento del fabbricato, la sua morfologia e i materiali e sistemi costruttivi utilizzati consentono di captare energia solare nelle ore diurne nei periodi freddi e di respingere la radiazione solare durante i mesi estivi.
La casa si sviluppa su tre livelli. Al piano interrato si trovano l’autorimessa, locali di deposito e vani tecnici. Al piano terra si colloca la zona giorno, una lavanderia e una piccola palestra, mentre al piano primo si trova la zona notte.
Il piano interrato e il piano terra sono stati realizzati con una struttura tradizionale di travi e pilastri in cemento armato e doppio tamponamento in laterizio con interposto isolante.
Le strutture del piano primo invece sono costituite da pareti a telaio in legno, tipo “sandwich”, prefabbricate in stabilimento.
La copertura è ventilata, realizzata in legno con il sistema di edilizia industrializzata Wood Beton Preconnect, compatibile con i pannelli utilizzati per le pareti verticali.
Le stratigrafie murarie sono differenziate in base alla loro esposizione rispetto al tragitto del sole. Ciò garantisce il controllo del microclima interno. Il comportamento è strettamente legato al valore dell’inerzia termica. La variazione delle condizioni esterne si ripercuote in modo marginale sul livello di comfort interno, a prescindere dall’intervento degli impianti meccanici.
Le murature meno esposte all’irraggiamento solare hanno un coefficiente di inerzia termica maggiore non solo a protezione dalle condizioni esterne, ma anche per garantire il controllo della dispersione nel periodo invernale. Le superfici esposte a sud assicurano un maggior scambio di calore nelle ore di esposizione all’irraggiamento nel periodo invernale, ma devono essere protette dal surriscaldamento nei mesi estivi.
La zona notte è caratterizzata da due serre esposte a sud: chiuse da vetrate a doppio vetro con intercapedine in Argon, durante l’inverno assicurano un accumulo di calore che viene restituito alle camere da letto durante la notte (con uno sfasamento di 12 ore). In estate le vetrate sono aperte ed impediscono il surriscaldamento dell’edificio.
Completano l’involucro i serramenti in alluminio a taglio termico con doppio vetro basso-emissivo.

Pareti a telaio in legno di Wood Beton
Il sistema di pareti a telaio in legno è realizzato da elementi compositi, costituiti da un’ossatura portante con montanti verticali e telai, rivestiti da uno o da ambo i lati con materiali a base legno o gesso, che collegano i montanti ai telai. I montanti assorbono generalmente i carichi verticali provenienti dalla copertura e dai solai di piano. Inoltre, quelli disposti lungo le pareti esterne assorbono anche i carichi orizzontali dovuti al vento agenti sulle pareti stesse.
Gli elementi di parete, solaio e copertura realizzati in questa maniera possono essere prodotti in stabilimento a differenti livelli di prefabbricazione e montati in cantiere.
Coperture in legno ventilate Preconnect
Wood Beton Preconnect è l’innovativo sistema costruttivo per realizzare le coperture in legno ventilate, senza getto e completamente preassemblate in stabilimento.
Esso è costituito da:
– travetti inferiori a vista in legno massello o lamellare, che possono essere disposti ad un interasse variabile;
– moraletti superiori in legno massello o lamellare (di dimensioni variabili);
– interposto di collegamento in assito a vista che viene interrotto sopra i travetti in modo tale da permettere la connessione tra il moraletto superiore e il travetto inferiore attraverso un innovativo sistema di spinatura in acciaio;
– strato isolante, disposto sopra l’assito inferiore, all’estradosso del quale può essere disposto un telo traspirante per un corretto bilanciamento termoigrometrico della struttura; sopra l’isolamento rimane dello spazio vuoto che serve per la ventilazione del pacchetto tetto;
– un secondo strato di assito grezzo ancorato ai moraletti;
– strato di guaina bituminosa avente il duplice scopo di consentire il montaggio in opera di un prodotto finito e di garantire la preservazione del prodotto durante le fasi di trasporto.
La tipologia di connessione tra il travetto inferiore e il moraletto superiore permette di ottenere una sezione resistente con ottime prestazioni statiche.
Questo consente di realizzare strutture con luci libere elevate pur mantenendo le usuali dimensioni di travetti.
Preconnect offre due importanti vantaggi: primo, al lembo inferiore del travetto viene applicato uno sforzo di compressione che conferisce ai travetti portanti una maggiore resistenza e rigidezza a carichi verticali; secondo, viene inoltre eliminata la spiacevole deformazione verso il basso, tipica degli elementi lignei inflessi.
Fonti di energia rinnovabile e impianti all’avanguardia
Oltre all’attenta progettazione dell’involucro edilizio, gli altri due fattori che hanno concorso al raggiungimento dell’autonomia energetica dell’edificio sono lo sfruttamento delle energie rinnovabili e l’adozione di tecnologie impiantistiche all’avanguardia.
Per quanto riguarda lo sfruttamento delle energie rinnovabili, la casa è dotata di:

  • pompa di calore geotermica;
  • generatore a biomassa;
  • collettore solare termico;
  • impianto solare fotovoltaico.

La dotazione impiantistica invece contempla:

  • impianto radiante a pavimento, integrato con un impianto di deumidificazione;
  • ventilazione meccanica controllata;
  • impianto di recupero delle acque piovane per utenze non potabili e per l’irrigazione;
  • impianti domotici per la termoregolazione degli ambienti e l’ottimizzazione dei consumi di energia.



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