Auditorium Municipale di Teulada



Teulada e Moraira sono due città unite ma divise fisicamente.
Una a monte, l’altra a valle, sul mare.
A legarle visivamente ora c’è l’Auditorium Municipale, progettato da Francisco Mangado, e situato nella parte alta della città.
Da questo punto, posto sulla vallata cosparsa di piccoli edifici bianchi, si può vedere la città di Moraira in riva al mare.
Tale posizione unica rende il lavoro di costruzione come collegamento tra i due centri urbani che sono fisicamente separati, ma parti del territorio, del paesaggio, della cultura.
Questa posizione significativa del nuovo edificio sta alla base di tutte le decisioni essenziali che sono state fatte per quanto riguarda la configurazione spaziale e la definizione formale della proposta.
Le caratteristiche topografiche e le pendici della trama hanno fornito i riferimenti rimanenti.
Il design si adatta alla topografia naturale del terreno, rendendo le sale discendenti verso sud-ovest, mentre le principali aree di accesso sono a nord-est e sud-est bordi del sito.
Questi accessi sono organizzati e orientati per offrire le migliori viste di Moraira e del mare.
Le sale che fiancheggiano la sala principale sono particolarmente importanti, perchè costituiscono punti di vista di grandi dimensioni sul mare, costituendo un grande spazio, profondo, geometrico, scolpito come un diamante, sempre tenendo conto della posizione del sole mediterraneo, che in questo orientamento sarebbe altrimenti abbagliante.
Questa facciata laterale unisce formalmente tutte le linee guida del progetto.
Accuratamente intagliata contiene la caffetteria e il ristorante e uno spazio espositivo ad un livello inferiore, tutti con vista sul Mediterraneo.
La sua superficie, ricamata da grandi rientranze tridimensionali e rivestita all’interno di ceramica, è capace di riflettere e proiettare la luce solare.
Scultore di questo spazio superficiale dentellato non è altro che il Mare Mediterraneo: le irregolarità geometriche sono state determinate infatti dallo studio dell’impatto della luce solare sull’area e dalle forme così generate.
Di giorno i raggi solari non entrano direttamente nell’edificio, grazie a una spessa griglia di cemento.
Mentre di notte l’auditorium diventa una sorta di faro che illumina i sentieri che collegano le città gemelle.
Il pavimento, così come il soffitto presenta piegature a origami che sovrastano una sala principale da 700 posti che può essere divisa in due, una sala audizioni da 60 e una sala teatrale da 80.
A completare l’edificio c’è uno spazio espositivo di 600 mq e un café.
Il calcestruzzo armato, materiale scelto per la costruzione dell’intero involucro dell’edificio, non solo integra e unifica i valori espressivi della proposta, ma risolve gran parte della protezione termica necessaria, contribuendo ad equilibrare la richiesta energetica degli spazi grazie alla sua inerzia termica.
Sono stati inoltre utilizzati materiali riciclati e riciclabili, come la ceramica nella realizzazione della pelle della facciata sud-est, materiale tradizionale low-cost profondamente radicato nella cultura mediterranea.



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