Campus Luigi Einaudi



Il progetto del nuovo insediamento Universitario nelle aree ex Italgas, tra Corso Regina e il fiume Dora, nasce alla fine degli anni Novanta, quando l’Università degli Studi di Torino acquisisce le aree dei gasometri, dimesse dalla Società Italiana del Gas.
Si presenta così l’opportunità di insediare nell’area ex Italgas le Facoltà di Giurisprudenza e di Scienze Politiche.
L’impianto progettuale integra gli edifici Italgas lungo Corso Regina Margherita, collocando in essi le segreterie studenti delle due Facoltà ed alcuni servizi generali, la palazzina interfacoltà “L. Einaudi”, già sede di attività didattiche, ed in ultimo le vicine residenze per studenti che hanno ospitato il villaggio media per le Olimpiadi Invernali Torino 2006.
Il tetto è una caratteristica stupefacente non solo dall’interno del campus, ma anche dai punti panoramici intorno alla città.
La sua forma e l’illuminazione notturna rendono riconoscibile il Polo Universitario all’interno del panorama di Torino.
La cura del benessere ambientale e la biocompatibilità consentono all’edificio di ambire ad ottenere la certificazione ambientale, dando un brillante esempio di attenzione alle politiche ambientali da parte dell’Università di Torino.
La passerella pedonale sul fiume Dora insieme alla sistemazione delle sponde fluviali completano l’insediamento generale e modificano radicalmente le caratteristiche urbane di quest’area.

IL CAMPUS
Circa 45mila mq di superficie, 14mila mq di verde, 70 aule per 8mila studenti, 5 biblioteche riunite in una per un totale di oltre 620mila volumi, 330 posti letto, il tutto per un investimento complessivo di 135 milioni di euro. Questo in cifre il Campus Luigi Einaudi di Torino.
L’investimento totale per acquisto dei terreni e costruzione del Campus di Lungo Dora Siena è stato di 135 milioni di euro.
La cifra è stata finanziata da Università di Torino, MIUR, Fondazione CRT, Compagnia di San Paolo, Regione Piemonte, Toroc e ATC.
Del totale, il nuovo edificio ha assorbito circa 80 milioni.
Il progetto ha la firma di un gruppo di affermati professionisti e studi torinesi, coordinati da Tecnimont Civil Construction – TCC (ex Maire Engineering), sotto l’impostazione architettonica generale dello studio Foster &Partners di Londra.

SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
Oltre 7.200 mq di pavimentazioni esterne fotocataliche che, grazie all’azione combinata della luce solare, neutralizzano le molecole degli idrocarburi, ovvero le polveri inquinanti che vi si appoggiamo.
Attenzione all’uso di materiali a basso impatto ambientale privilegiando, ad esempio, i prodotti in legno che rispettano i rigorosi standard del Forest Stewardship Council: dal soffitto (carabottino) della biblioteca realizzato in essenza di ajus (il legno certificato da coltivazione è una garanzia contro la deforestazione) alla pavimentazione della sala laurea dove è stato scelto il bamboo, legname a rapida ricrescita che garantisce un minimo impatto ambientale.

STRATEGIE BIOCLIMATICHE – COMFORT INTERNO
La copertura del tetto, oltre ad essere un elemento architettonico di grande impatto visivo, si ispira ai criteri del solar design: i suoi lati sporgenti, studiati e diversificati in base all’irraggiamento solare, garantiscono la compensazione ottimale tra soleggiamento e ombreggiamento sulle facciate. Da qui l’elevato comfort interno dell’edificio e il notevole contenimento dei costi di condizionamento nel periodo estivo.
Questa strategia ha permesso il ricorso alle grandi vetrate (garantendo il contenimento del calore) e la sistemazione di postazioni di lavoro-studio in affaccio diretto, con vista sulla natura circostante.
La comunicazione visiva con l’ambiente esterno (la piazza alberata del Campus o il fiume Dora) è garantita da facciate in vetro che si sviluppano linearmente per oltre 1 km ad ogni piano.
Le pareti, studiate e realizzate per isolare acusticamente l’edificio, garantiscono un abbattimento del rumore che raggiunge valori di oltre 48 dB: anche in presenza di elevato rumore esterno (dovuto ad esempio al traffico) le attività didattiche o di consultazione si svolgono quindi in un ambiente silenzioso e confortevole.

CONTENIMENTO DEI CONSUMI
L’integrazione fra illuminazione naturale e artificiale garantisce un risparmio energetico pari a circa il 20%.
Ricorso diffuso a corpi illuminanti a basso consumo e regolabili (a seconda del tipo di lavoro e di occupazione degli ambienti).
Ampio ricorso alle travi fredde, apparati integrati di illuminazione, controllo della temperatura e qualità dell’aria.
Le travi fredde garantiscono sia condizioni ottimali di comfort, grazie all’assenza di rumori provocati da parti meccaniche in movimento, sia un notevole risparmio in termini di fabbisogno energetico (ad un volume d’aria immessa corrisponde la movimentazione naturale di una quantità circa dieci volte superiore).
Al contrario delle tecnologie tradizionali sfruttano infatti l’immissione d’aria generata da ventilatori remoti, a bassa velocità.
Gestione centralizzata degli impianti con una control room centrale e postazioni distribuite al servizio dei due edifici principali.
La fornitura del calore e del freddo dalla centrale di trigenerazione del complesso permette numerosi vantaggi: circa il 15-20% di risparmio rispetto a produzione separate con singole macchine (es. caldaie, gruppi frigo, etc.), migliori rendimenti, ridotte emissioni in atmosfera e maggiore efficacia dei controlli.

BUILDING AUTOMATION
Le soluzioni progettuali adottate per gli impianti tecnologici sono state sviluppate secondo il concetto della Building Automation, ovvero l’edificio intelligente con gestione integrata e computerizzata degli impianti tecnologici, delle attrezzature informatiche e delle reti di comunicazione.
Il vantaggio consiste nell’ottimizzare i cicli di vita dei sistemi costitutivi e delle loro attrezzature, ridurre i costi di occupazione e accrescere la produttività
organizzativa. In un complesso come il Campus, con tante diverse destinazioni – aule, biblioteche, caffetterie, uffici, parcheggi – poter gestite in modo indipendente le diverse zone permette di regolare i consumi in base all’effettivo utilizzo dell’edificio.



Tema Tecnico

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