Co-Inventing Doria, un ostello innovativo con funzioni pubbliche



Il progetto di Co-Inventing Doria è uno dei quattro progetti vincitori del bando internazionale “Reinventing Cities” lanciato nel 2017 dal Comune di Milano insieme a C40 per trasformare siti inutilizzati o in stato di degrado in spazi di rigenerazione ambientale e urbana. In viale Doria sarà costruito un ostello innovativo che ospita anche funzioni pubbliche.

a cura di Silvia Giacometti

Co-Inventing Doria, Un ostello innovativo con funzioni pubbliche

Indice degli interventi

Il progetto di Co-Inventing Doria è uno dei quattro progetti vincitori del bando internazionale “Reinventing Cities” lanciato nel 2017 dal Comune di Milano insieme a C40 per trasformare siti inutilizzati o in stato di degrado in spazi di rigenerazione ambientale e urbana. “Reinventing Cities” prevedeva come primo obiettivo la riqualificazione edilizia orientata all’ambiente: il criterio di selezione chiave dei progetti infatti è stata la qualità delle proposte, che dovevano promuovere soluzioni innovative in termini di efficienza energetica, componente green, nuovi servizi, architettura, metodi di costruzione e finanziamento.

Il progetto di Co-Inventing Doria consiste nella progettazione di un nuovo ostello che si apre a una socialità urbana innovativa, intesa anche come ricettività nazionale e internazionale con una forte connessione al contesto sociale e all’uso di tecnologie innovative per il contenimento del consumo energetico. Il progetto valorizza anche le peculiarità del contesto urbano di Viale Doria, zona limitrofa a una delle maggiori arterie commerciali quale viale Buenos Aires, e dell’area vicino la Stazione Centrale.

Viale Doria oggi. Progetto di riqualificazione rogetto di Co-Inventing Doria

Viale Doria oggi.

Il nuovo progetto supera il concetto tradizionale di spazio pubblico e spazio privato con una proposta progettuale innovativa che oltrepassa la proprietà. Nell’era della sharing economy, la proposta non solo abbandona il concetto di possesso e si concentra sulla fruizione, ma si spinge sino ad elevare la relazione come elemento principe per la definizione della qualità del progetto. Grazie al nuovo impianto della via a sezione unica e alla realizzazione di una sola corsia veicolare ci sarà un netto aumento della superficie dedicata al pedone e la possibilità di creazione di luoghi atti ad accogliere diversi tipi di attività.

Rendering progetto Co-Inventing Doria, Un ostello innovativo con funzioni pubbliche

Lo spazio pubblico della via sarà infatti dotato di una piazza antistante all’ostello, protetta da un verde boschivo, luogo di incontro e di coesione sociale, di un’area ludica che avrà la possibilità di espandersi regolarmente nella zona dei parcheggi più prossima, di un giardino degli odori, provvisto di una vasta selezione di specie aromatiche, di un percorso ciclabile e pedonale tra i parterre alberati, di tre padiglioni con nuovi servizi per il quartiere e di diversi ulteriori spazi di natura versatile, capaci di accogliere varie funzioni e attività nel corso del tempo.

Architettura

L’edificio si apre sulla nuova piazza urbana con una vetrata che consente la lettura della corte interna ribassata e invita a raggiungerla grazie all’ampia scalinata degradante verso il verde del patio. L’area aperta al pubblico comprende spazi coperti e spazi all’aperto e si articola su un gioco di affacci e di livelli che facilitano la creazione di angoli di privacy e di luoghi più fortemente relazionali. Al centro dello spazio vi è il bar che costituisce l’elemento aggregativo e centrale della zona living sia per gli ospiti dell’ostello che per i frequentatori esterni. Gli ospiti avranno la possibilità di isolarsi perché l’accesso ai piani della zona notte avviene tramite accessi controllati e interdetti a chi non soggiorna presso l’ostello. La capienza dei posti letto è di circa 280 posti e le stanze, dotate di bagno interno, propongono una varietà di dimensioni e di numero di ospiti per camera.

Co-Inventing Doria, Un ostello innovativo con funzioni pubbliche

L’affaccio delle camere su Viale Doria offre una relazione personale con il tessuto urbano, infatti i bovindi caratterizzanti la facciata, consentono di affacciarsi sul viale ponendosi in posizione dominante rispetto alla vita della nuova piazza e consentendo una perfetta lettura del viale godendo della vista del grattacielo Pirelli. All’ultimo piano dell’edificio è situato un attico di natura residenziale dotato di accesso indipendente che potrà essere utilizzato con flessibilità anche mutando la sua funzione nel tempo. L’architettura viene declinata secondo differenti configurazioni a seconda dei fronti e delle esposizioni rispetto alla luce naturale e alle superfici di irraggiamento.

Per il progetto si è seguito il percorso della creatività cercando di declinare l’innovazione come valore per la realtà di Viale Doria, per i suoi abitanti e per i fruitori dell’ostello e i milanesi che vorranno vivere i luoghi progettati, così da fruire dei benefici della ricerca e dell’avanguardia tecnologica che il progetto racchiude. Un design così concepito è stato declinato nelle diverse scale di progettazione, da quella urbana a quella dei singoli ambienti, generando dei luoghi davvero innovativi non solo per il look, ma anche per la loro capacità di proporre nuovi concetti di “interno” ed “esterno” per uno stile di vita adeguato alla realtà odierna e capace di incrementare le relazioni tra le persone.

Efficienza energetica

Il progetto CoInventig Doria ha intrapreso un approccio olistico, che parte dallo studio del sito e giunge fino al fine vita dell’opera, valutandone complessivamente le prestazioni sia in termini energetici che di emissioni di CO2 equivalenti (CO2e). Non potendo agire sull’orientamento dell’edificio, si è deciso di proporre un edificio compatto, caratterizzando le facciate in base alle esposizioni predefinite e massimizzando la superficie di copertura per lo sfruttamento dell’energia solare soprattutto nei mesi estivi.

Il contenimento del fabbisogno di energia termica dell’edificio si è basato sulla progettazione dei componenti d’involucro e sull’integrazione con le dotazioni impiantistiche. L’involucro è realizzato mediante una Breathing Wall fondata sull’attraversamento controllato della parete da parte delle portate d’aria di ventilazione degli ambienti interni. É costituita da un rivestimento esterno in doghe di laminato, intercapedine ventilata esterna, nucleo centrale di materiali isolanti fibrosi e permeabili all’aria, intercapedine collegata al sistema di ventilazione e controparete interna. La facciata è finita sul fronte strada da bovindi in vetro riflettente collegati tra loro in verticale.

Co-Inventing Doria, un ostello innovativo con funzioni pubbliche. La facciata ventilata

La tecnologia Breathing Wall consente di mitigare i carichi dovuti alla ventilazione degli ambienti grazie al pretrattamento dell’aria immessa nell’edificio attraverso l’involucro, essa assume infatti una funzione di recuperatore di calore e di filtro. Per sfruttare in maniera efficace il comportamento della parete e gestire attentamente i flussi d’aria di ventilazione, è stato ideato ad hoc il modulo di facciata, denominato Apparato Modulare Integrato di Controllo Ambientale (A.M.I.C.A.), dotato di un sistema di ventilazione meccanica localizzata da installare sopra le finestre che sarà in grado di modulare la portata d’aria in funzione dell’affollamento del locale e di adattarsi alle condizioni termiche più convenienti, al fine di ridurre i carichi sull’impianto di climatizzazione.

Parte impiantistica

Così come per l’involucro, il progetto propone una soluzione impiantistica innovativa, altamente prestazionale e potenzialmente replicabile in altri edifici in futuro. A seguito dell’analisi del potenziale di sfruttamento dell’energia idrotermica della falda acquifera e dell’analisi delle emissioni dirette e indirette di CO2e di varie tipologie impiantistiche, si è optato per un sistema ibrido composto da una pompa di calore acqua-acqua e da 9 cogeneratori a celle combustibile, in grado di generare energia elettrica ed energia termica con emissioni dirette inferiori a soluzioni tecnologiche assimilabili.

La pompa di calore idrotermica coprirà sia il carico di riscaldamento/raffrescamento, sia parte del carico per la produzione di acqua calda sanitaria (ACS), i 9 cogeneratori saranno invece dimensionati per coprire una parte sostanziale del fabbisogno di energia elettrica dell’edificio e l’energia termica da essi generati verrà utilizza per la produzione di ACS. Inoltre, si prevede l’installazione di un impianto fotovoltaico in copertura, che coprirà, assieme ai cogeneratori, la maggior parte del fabbisogno di energia elettrica. Tutti i consumi dell’edificio e il funzionamento degli impianti saranno monitorati e controllati da un sistema di gestione intelligente (BMS).

Componente green

I materiali utilizzati nel progetto sono stati scelti per la loro sostenibilità ambientale. Si è infatti optato per un edificio con struttura portante (fuori terra) in legno, serramenti con telai lignei, pavimentazioni, pannelli di facciata e isolanti a matrice vegetale e impianti energeticamente efficienti in grado di minimizzare l’utilizzo di energia e le emissioni inquinati e climalteranti. In aggiunta ai materiali lignei o a matrice vegetale, pari a circa il 50% in peso di tutti i materiali costituenti la struttura, l’involucro e le partizioni interne dell’edificio, è stato scelto per le strutture portanti ai piani interrati e al piano terra un calcestruzzo preconfezionato in stabilimento costituito dal 55% di materiali riciclati al suo interno e barre di armatura dal contenuto riciclato pari al 96%.

Co-Inventing Doria, un ostello innovativo con funzioni pubbliche

Facciata esterna dell’ostello, lato cortile e vista dello scalone di ingresso

Per le finiture interne ed esterne si è scelta una pittura minerale inorganica ad elevata traspirabilità e a bassissimo contenuto ed emissioni di composti organici volatili (VOC). Tra gli effetti importanti di questa pittura c’è inoltre la neutralizzazione di agenti inquinanti, come l’ossido e il biossido di azoto, mediante ossidazione e trasformazione in nitrati e nitriti solubili in acqua che si depositano temporaneamente sulla superficie. Infine, la pittura offre una buona protezione alle pareti dalle muffe, problema ricorrente nel caso di strutture ricettive, soprattutto all’interno dei bagni, nei quali la produzione di vapore è sempre elevata.

Mobilità verde

L’intervento intende essere un luogo di sperimentazione di nuovi approcci alla gestione e all’uso degli spazi pubblici. All’interno di questo tema, la mobilità verde intesa come pedonale, ciclabile, sharing e a basse emissioni diviene un aspetto cruciale del ridisegno e funzionalizzazione del tratto di Viale Doria compreso tra Viale Brianza e Via Palestrina.

La destinazione d’uso scelta non porterà a un incremento della mobilità in sito poiché gli ospiti verranno incentivati ad utilizzare, oltre che una mobilità pedonale e ciclabile, mezzi pubblici e condivisi (sharing) per il raggiungimento dell’ostello. In conformità alle richieste del protocollo LEED, il numero dei parcheggi in zona verrà ridotto del 33%, passando da 150 a 100 parcheggi lungo Viale Doria. L’area di Viale Doria verrà ideata come un nuovo nodo di interscambio modale tra trasporto pubblico, privato, mobilità elettrica e condivisa. Il sito di progetto è infatti già caratterizzato da un’ottima accessibilità grazie alla presente rete di trasporto pubblico (metropolitana, bus e tram) ed è prossima a importanti nodi di scambio ferroviari (Milano Centrale, Milano Lambrate) e veicolari. Inoltre, diverse strade ad elevato traffico veicolare confluiscono in piazzale Loreto, come Viale Brianza, Viale Monza, Viale Abruzzi, Via Costa e Via Porpora. La proposta mira a intercettare parte di questa utenza veicolare proponendo un’area accessibile attraverso una significativa alternativa di trasporto verde, in aggiunta ai servizi pubblici. Il progetto aspira al cambiamento dell’atteggiamento della comunità, puntando sull’educazione a un comportamento civile basato sulla sostenibilità. Vi saranno 7 posti auto forniti di ricarica elettrica e pensiline fotovoltaiche, 18 posti auto con la presenza di colonnine di ricarica elettrica e 15 posti moto per lo sharing elettrico. Infine, vi sarà la presenza di due punti per il bike-sharing con circa 22 posti per le bici.

Il progetto si farà promotore dello sviluppo di un’App volta a riunire e divulgare i dati acquisiti attraverso l’uso di tecnologie intelligenti. Si tratterà di una community che si appoggerà direttamente alle piattaforme già in uso “SharingMi” e “greenApes”, al fine di consolidare la pratica dei comportamenti sostenibili attraverso nuove opzioni.

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