Edificio unifamiliare di design



Nel nascente mondo dell’edilizia prefabbricata di alto livello, Giugiaro Design ha portato la propria trentennale esperienza nel campo dell’industrial design per interpretare con soluzioni costruttive e impiantistiche di ultima generazione il tema proposto da ALBE CASE.
«Abbiamo voluto portare la nostra visione personale – ha dichiarato Fabrizio Giugiaro, direttore stile di Giugiaro Design – in un tema molto personale come quello della casa, senza tuttavia stravolgere le metodologie e le tecniche costruttive adottate e collaudate in questi anni da ALBE CASE».
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La filosofia di base partiva dal concetto che la casa di legno non può e non deve limitarsi ad offrire ciò che anche altri sistemi costruttivi e materiali offrono: sicurezza, antisismicità, risparmio energetico, velocità esecutiva, flessibilità, modularità, contenimento dei costi, eccetera. La casa di legno deve offrire qualcosa che è particolare, specifico e inimitabile: il totale appagamento dei sensi che concorrono al comfort fisico e spirituale.
Le finiture interne devono infatti concorrere ad esaltare la percezione multisensoriale che il materiale legno, i colori delle pareti, le trasparenze dei vetri sono in  grado di offrire e a cui ogni progetto di casa deve tendere: coinvolgimento della vista, dell’odorato e del tatto e isolamento dai rumori aerei. Soprattutto è necessario realizzare l’atmosfera di tranquillità, serenità che l’involucro con la sapiente regolazione della luce deve saper  consentire.
Nello sviluppo dell’intero progetto è stata posta particolare attenzione alla salubrità interna degli ambiente, partendo dal fatto che la maggior parte delle persone passa gran parte delle proprie giornate in ambienti chiusi e spesso la qualità dell’aria indoor risulta essere peggiore di quella esterna, causando spesso malesseri.
E’ stata attribuendo la dovuta importanza al riscaldamento invernale come raffrescamento estivo e non  si è affatto trascurato il sistema di trattamento dell’aria interna che consente un continuo e benefico ricambio d’aria .
In tutto questo ha dato un grosso apporto il materiale legno che abbinato ad altri materiali tipici dei sistemi a secco, forniscono un altissimo confort abitativo, dato oltre che dalle loro caratteristiche di ottimo isolamento termico ed acustico anche dal fato che le superfici risultano asciutte poco inclini alla formazione di umidità ed inoltre la loro temperatura superficiale non si abbassa mai sotto certi limiti, a tutto vantaggio del benessere interno.
Il progetto è stato pensato per soddisfare i più moderni standard ecologici ed i principi della bioaedilizia.
La nostra idea di BIOARCHITETTURA passa attraverso il concetto di buon padre di famiglia  ponendoci l’obbiettivo di lavorare per lasciare ai nostri figli il mondo in una situazione migliore di quella in cui io lo ho trovato dai miei genitori.
Per questo abbiamo pensato di utilizzare materiali con un basso impatto ambientale, durante tutte le fasi di approvvigionamento,  produzione, lavorazione e posa in opera, materiali che possono essere riciclati alla fine del loro ciclo di vita senza grossi costi.
La scelta del legno come materiale da costruzione risulta essere vincente anche pensando all’ambiente. Tagliare un albero può sembrare un controsenso quando si parla di salvaguardia dell’ambiente ma se si pensa che questo albero proviene da foreste in cui si pratica la deforestazione programmata, cioè il numero di metricubi di legno tagliato è pari o inferiori ai metricubi di legno cresciuti e che il taglio di tali alberi da posto alla piantumazione di alberi giovani allora tutto torna.
Inoltre il legno è un materiale riciclabile anche dopo vari decenni senza oneri di smaltimento e con impatto zero sull’ambiente.
Il ciclo di produzione del legno è quello con il minore impatto ambientale se si pensa che per produrre un metrocunbo di legno da costruzione si impiegano mediamente 175 kWh di energia, mentre per il cemento ne sono necessari 348 kWh, per i mattoni 877 kWh e per il poliuretano 1061 kWh (fonte Internationa Forest Products).
Inoltre il legno produce residui di lavorazione completamente riutilizzabili o nell’industria come pannelli di finitura o da costruzione, o per la produzione della carta oppure per la produzione di energia.
Quando si parla di risparmio energetico ci si riferisce alla riduzione dei consumi di energia necessaria per il riscaldamento di un edificio. In realtà se facciamo eccezione per l’arco alpino ed alcune limitate zone appenniniche in gran parte del territorio italiano per dare un buon confort abitativo non è da trascurare la necessità del condizionamento estivo il quale risulta essere a  volte molto oneroso. In ogni caso si rende comunque necessaria la ventilazione interna cioè un sistema per creare all’interno degli ambienti una ricambio d’aria. Nel valutare il reale risparmio energetiche che deve fornire un edificio è necessario prendere in considerazione la combinazione di questi tre fattori, riscaldamento, condizionamento e ricambio d’aria. Una volta trovato il sistema per dare il giusto equilibrio tra questi aspetti, possiamo dire di aver sviluppato un edificio a risparmio energetico.

Abbiamo dotato l’edificio di innovativi sistemi ed impianti sfruttando energie fornite da fonti rinnovabili :
–          Pompa di calore aria-acqua : è una macchina che produce “caldo/freddo” grazie allo scambio termico con l’ambiente esterno all’edificio. La pompa di calore può essere utilizzata sia per il riscaldamento che per il raffrescamento estivo.
–          Impianti fotovoltaici : posti in copertura sottoforma di film interni ai vetri o di pannelli in silicio e degli appositi inverter trasformano la luce del sole in energia elettrica.
–          Impianti solari : appositi pannelli captano il calore del sole, ed in maniera indiretta scaldano l’acqua che finisce all’interno di un apposito accumulatore, per essere poi utilizzata per uso sanitario o come integrazione all’impianto di riscaldamento.
–          Impianto di ventilazione forzata : consente il ricambio dell’aria interna agli ambienti, prelevandola dall’esterno, portandola in temperatura e rilasciandola all’interno.
–          Recupero delle acque piovane : un impianto formato da una cisterna di accumulo interrata, un sistema di canalizzazioni che porta l’acqua piovana delle coperture all’interno della cisterna, una serie di filtri ed una pompa a motore. L’acqua cosi accumulata viene poi riutilizzata per le utenze secondarie quali l’irrigazione dei giardini, lo scarico dei WC, etc.
Dal punto di vista architettonico l’edificio è un modulo unifamiliare di 120 mq calpestabili.
I volumi al piano terra e al piano rialzato sono ruotati rispettivamente di 90º, la pianta richiama quindi una classica struttura “a croce”, comunque contenuta all’interno di un layout generale su base rettangolare. Questa soluzione consente inoltre di avere ampi spazi porticati continui al piano terra e di ricavare un patio di grandi dimensioni.
Al piano terra è stata posizionata la zona giorno costituita da un ambiente open space con delle grandi vetrate sul perimetro che oltre a dare luminosità all’ambiente creano un effetto di unione tra l’ambiente interno ed esterno come se il giardino fosse un ulteriore locale dell’edificio e l’edificio fosse un riparo naturale facente parte del giardino.
Al piano primo sono state posizionate la zona notte e la zona relax. Quest’ultima è costituita da un locale aperto, prospiciente la balconata esterna, ove possono essere posizionati una zona fitness piuttosto che delle poltrone relax, lettura, o zona musica.
Sulla parte culminante del tetto sono state posizionate delle vetrate panoramiche per ricreare un effetto “osservatorio”  le quali verranno schermate con sistemi a tenda oscurante. In alcuni di questi moduli verranno inseriti dei film fotovoltaici.
La balconata esterna è ospitata dal tetto e può all’occorrenza venire chiusa elettricamente con coperture basculanti che assicurano continuità ottica con il resto del tetto.
La parte inferiore del tetto sulla balconata è realizzata in vetro; oltre ad alleggerire esteticamente tutta la struttura, viene in questo modo assicurata un’adeguata illuminazione naturale per gli ambienti interni.
L’edificio si caratterizza per la struttura portante a vista che diventa uno degli elementi caratteristici principali, creando un inedito contrasto cromatico con le pareti, in intonaco e legno, e la copertura del tetto, proposta nelle varianti Oxyd e Patina.
«Il cliente potrà “giocare” combinando i diversi allestimenti che proponiamo – continua Fabrizio Giugiaro – disegnando la casa dei propri sogni anche a seconda del contesto in cui verrà posizionata. Oltre a scegliere il colore del tetto potrà anche decidere il look delle pareti esterne combinando a proprio piacimento intonaco, legno e pietra per realizzare un’abitazione di design in grado di adattarsi a qualsiasi contesto in Italia e all’estero, in località di mare o di montagna o in zone residenziali».
Dal punto di vista strutturale è stato scelto il sistema costruttivo LIGNUM K, estremamente veloce e flessibile, che consente di ottenere ottime prestazioni dal punto di vista termo-acustico anche con spessori ridotti, aumentando così gli spazzi vivibili interni.
Il pannello LIGNUM K, prodotto e brevettato da WOOD ALBERTANI s.p.a., è essenzialmente un elemento scatolare con notevoli prestazioni in fatto di isolamento termico ed acustico.  Le superfici esterne del pannello sono costituite da elementi in legno tipo OSB, mentre l’isolante centrale è stato previsto in fibra di legno. La forza di tale pannello LIGNUM K sta nel fatto che per le superdici esterne cosi come per l’isolante centrale si possono utilizzare una ampia gamma di prodotti e finiture.
La struttura portante dell’edifico, costituita da portali in legno lamellare, è stata pensata in maniera modulare affinché le dimensioni dell’edificio  possano essere facilmente aumentate aggiungendo delle ulteriori campate.
Le pareti di tamponamento hanno uno spessore complessivo di 37 cm è sono costituite da tre stradi principali: il cappotto esterno, il cuore della parete costituito dall’elemento LIGNUM K ed il contro rivestimento interno.
In copertura verranno posati, direttamente sui portali in legno, i pannelli LIGNUM K che grazie alle loro caratteristiche di portata consentono di evitare la struttura secondaria rendendo il soffitto lineare e pulito. Lo stesso dicasi per il solaio d’interpiano al quale l’assenza, alla vista, dell’orditura portante crea un effetto “cassettonato”  molto leggero ed estremamente moderno.
Molta attenzione e stata data alla scelta della tipologia di serramenti vista la massiccia presenza di superfici vetrate. Sono sostai scelti profili in legno lamellare di dimensioni maggiorate per alloggiare i vetri a doppia camera di spessore complessivo 56 mm con vetri basso emissivo e gas isolante interlo alle camere. E’ stato quindi analizzato nel dettaglio il delicato dell’eliminazione dei ponti termici, particolarmente insidiosi, così come sono stati  studiate le modalità di difesa dai rumori aerei e di calpestio.
L’intero involucro è stato pensato e progettato affinché risultasse in classe energetica A +.
Dati tecnico dell’edificio :
–          pareti esterne:
o    trasmittanza  (U) :                   0,140 W/mqK
o    Sfasamento :                          17h 40′
o    Fattore di attenuazione :        0,0579
o    Isolamento acustico :             41 dB
–          Copertura :
o    trasmittanza  (U) :                   0,135 W/mqK
o    Sfasamento :                          13h 33′
o    Fattore di attenuazione :        0,1355
o    Isolamento acustico :             41 dB
–          Serramenti esterni :
o    trasmittanza  (Uw):                  0,770 W/mqK
o    Isolamento acustico :             41 dB
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Tema Tecnico

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