Nuova Monteluce



Un grande progetto riempirà il vuoto lasciato dallo spostamento del Policlinico.
Nuove residenze e nuovi servizi, ma soprattutto piazze, parcheggi e verde saranno realizzati in luogo dell’ospedale: una città nella città che pone al centro dell’attenzione l’ambiente e la qualità degli spazi urbani.
Il nuovo quartiere Monteluce si articola attorno ad un nuovo sistema di spazi pedonali che attraversa in direzione longitudinale l’area proponendo, attraverso una serie di piazze ed allineamenti, una nuova “coreografia urbana”.
La trasformazione mantiene il complesso dell’ex Convento ed alcuni edifici del vecchio ospedale (un padiglione e la cappella) e colloca le nuove strutture prevalentemente in luogo degli edifici preesistenti, secondo un disegno che riduce i movimenti di terra, preserva e valorizza la vegetazione esistente.
Distribuisce infine le diverse funzioni in modo tale da riproporre l’equilibrio della città consolidata ed un’interessante vivacità negli spazi di relazione.
Percorrendo il complesso, si accede ad un primo spazio attraverso il portale dell’ex Policlinico.
Oltre gli edifici dell’antico monastero, che saranno recuperati e restaurati per ospitare servizi dedicati al culto e residenze per studenti, si incontra la prima piazza.

Prima Piazza
La prima piazza ospita spazi commerciali ed attività direzionali all’interno di un nuovo edificio polifunzionale che prospetta su via del Giochetto, alle spalle della chiesa di Monteluce.
La vista frontale incontra l’ex padiglione ospedaliero, l’unico conservato al fine preservare la memoria ed ospitare attività socio-sanitarie. Sul lato sud, un volume isolato propone uno spazio da destinare ad attività per il tempo libero. Adiacente al corpo dell’ex monastero, una sequenza di volumi degradanti verso valle ospita spazi a destinazione d’uso turistico-ricettivo.

Seconda Piazza
Oltre il padiglione dell’ex ospedale, attraverso il quale il progetto realizza un passaggio, si trova la seconda piazza.
Lo spazio è definito sui lati da edifici di carattere diverso.
Sul lato nord, due edifici collegati  ospitano residenze per studenti e ampi spazi commerciali al piano terra.
Sul lato sud un fabbricato a prevalente destinazione commerciale, forma un sistema di terrazze simile ad una moderna acropoli, con una vista spettacolare sul paesaggio circostante e spazi di grande qualità.
Il quarto lato della piazza è lasciato intenzionalmente vuoto, ad incorniciare il paesaggio e la vista verso Assisi.

Parte Sud
La parte sud dell’area, degradante verso valle ospita le residenze, articolate in tre lotti, ognuno composto da un gruppo di piccole palazzine immerse nel verde.
Ciascuno dei complessi propone appartamenti in edilizia libera con tagli ampiamente diversificati per tipologia, forma e dimensione.
Disegno contemporaneo e qualità dei materiali propongono eccellenti soluzioni abitative a pochi spazi dai servizi del progetto e in un contesto ambientale di grande pregio.

Parte Nord
La parte nord dell’area, compresa tra via del Giochetto e le aree verdi che fanno da sfondo al nuovo asse urbano, ospita servizi socio sanitari ed altre residenze.
Accanto alla strada, oltre una nuova rotonda, trova spazio una clinica privata che integra nella costruzione anche l’ex cappella dell’ospedale. Poco più a sud, accanto alle residenze per studenti ed in prossimità di un’ampia terrazza sul panorama circostante, si trovano le residenze in edilizia convenzionata.

Un progetto sostenibile
Il progetto si caratterizza per una grande attenzione alla tutela dell’ambiente mediante una strategia realizzativa che si sviluppa sulle basi di un’attenta analisi territoriale, dei materiali e dei sistemi da adottare nelle fasi costruttive.
Il risparmio energetico degli edifici e l’impatto ambientale dei materiali sono parte integrante delle progettazioni attraverso la definizione di specifiche linee guida e di un vero e proprio protocollo ambientale.
L’utilizzo di sistemi bioclimatici atti a valorizzare le caratteristiche energetiche si integra con l’architettura dei nuovi fabbricati.
Dispositivi di produzione del calore ad alta efficienza e sistemi di isolamento ad alta prestazione riducono i consumi energetici. Collettori solari e pannelli fotovoltaici consentono l’utilizzo delle fonti rinnovabili. Tetti giardino e sistemi di recupero dell’acqua piovana riducono l’impatto ambientale.
Il nuovo quartiere è inoltre pensato nell’ottica di favorire la raccolta differenziata dei rifiuti domestici, l’uso di cogeneratori e impianti centralizzati ad alto rendimento.
Gli spazi interni all’area sono in gran parte pedonali; le aree verdi conservano e valorizzano la vegetazione esistente.

La vegetazione nel progetto Monteluce
L’area dell’ex Policlinico comprende oltre 600 alberi, distribuiti lungo i versanti della collina e nelle zone in passato non occupate dei padiglioni dell’ex ospedale. All’interno dell’area, sin dal 2006, sono stati individuati censiti circa 450 esemplari oltre ad alcune zone di “vegetazione compatta” nelle quali la distribuzione arborea è particolarmente fitta e non si distinguono le singole alberature rispetto alla vegetazione complessiva.
Nel corso dell’iter di redazione del Piano Attuativo di Recupero (PAR), si è tenuta in rilevante considerazione la consistenza vegetazionale esistente presso il Comparto Monteluce, caratterizzata dalla diffusa presenza di conifere: cedri atlantici, pini neri, lecci, tigli unitamente ad alcuni maestosi esemplari di cedri e cipressi rappresentano la struttura portante arborea dell’area unitamente ad alcuni percorsi alberati.
In tal senso il progetto di valorizzazione del verde, compreso nel Piano Attuativo di Recupero approvato dal comune di Perugia dopo aver ricevuto il parere positivo emesso dalla Provincia di Perugia, prevede interventi differenziati in base alla tipologia di albero.

In particolare, il piano individua tra tutte le essenze censite:
– gli alberi protetti, circa 140, dei quali circa 27 di elevato pregio;
– gli esemplari di minor pregio, circa 85;
– gli esemplari di scarso pregio, circa 220.

In relazione alle condizioni di conservazione (la vegetazione dell’area, nel corso degli anni non è mai stata oggetto di interventi di manutenzione specifici ed adeguati) e all’esigenza di valorizzazione degli esemplari più rilevanti (in alcuni casi, “soffocati” dalla vegetazione circostante) il piano prevede la conservazione degli esemplari di elevato pregio e, salvo alcune motivate eccezioni, degli alberi protetti; individua invece soluzioni per l’abbattimento delle essenze di minor o scarso pregio e la ripiantumazione a seguito della realizzazione degli interventi edilizi.
Sulla base del piano, è stato ad oggi previsto l’abbattimento di circa 80 essenze (salvo 11 essenze, tutti tra gli alberi di minore o scarso pregio) e lo spostamento di altre 16.
A fronte degli abbattimenti previsti, sono stati programmati circa 40 nuovi inserimenti, da effettuare a seguito del completamento del progetto in un’ottica di valorizzazione del sistema vegetazionale dell’area, attualmente eccessivamente fitto e necessariamente poco curato. Sin dalle prime fasi di analisi, ad una logica quantitativa, è stato privilegiato un approccio qualitativo, finalizzato anche ad una maggiore vivibilità degli spazi verdi.
Dall’avvio del cantiere ad oggi, in particolare a seguito degli eventi meteorologici che hanno interessato l’area nel corso dello scorso inverno causando gravi danni alla vegetazione esistente, per ragioni di sicurezza si sono resi necessari ulteriori 34 abbattimenti a fronte dei quali saranno successivamente valutati, ove possibile, adeguati interventi di ripiantumazione.



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