L’Innesto, un progetto di housing sociale collaborativo e sostenibile



L’Innesto – progetto vincitore del bando internazionale “Reinventing Cities” – è un nuovo modello per l’abitare sostenibile, sia dal punto di vista energetico che sociale. Pensato per la zona dello scalo Greco-Breda di Milano, vuole essere un’opera per creare relazioni tra i residenti, coinvolgendo l’intero quartiere.

a cura di Silvia Giacometti

L’Innesto, un progetto di housing sociale allo scalo Greco di Milano

Indice degli argomenti:

Avviato dal C40 Cities Climate Leadership Group e reso possibile grazie al contributo di Climate KIC e ofo, “Reinventing Cities” è un bando internazionale che ha coinvolto 14 città nel mondo per 31 siti da riqualificare, con una rigenerazione urbana resiliente e a zero emissioni. Selezionato come vincitore per la zona dello scalo Greco-Breda di Milano, il progetto de L’Innesto è un nuovo modo di abitare a zero emissioni, collaborativo e sostenibile, immerso nel verde, tra orti di comunità, giardini e spazi pubblici.

Un elemento di ricucitura del tessuto urbano che integra e valorizza l’area di progetto con i quartieri circostanti, sia dal punto di vista energetico che sociale.

Il quartiere Greco a Milano dove sarà realizzato l'Innesto

In questo quartiere sorgeranno circa 400 nuovi alloggi di housing sociale (50 circa con giardino al piano terra), 300 posti letto per studenti, una offerta volta ad attrarre persone in grado di “cambiare il mondo”, pronte a mettersi in gioco modellando i propri stili di vita. Le persone saranno coinvolte tramite strumenti innovativi di monitoraggio e informativi, con meccanismi di premialità, con l’obiettivo di diffonderne il patrimonio culturale, conoscitivo e progettuale facendolo “esplodere” in tutta la città e oltre.

Reinventing cities, progetto l'Innesto nello scalo Greco-Breda a Milano

Saranno tutti edifici “Nearly Zero Energy Buildings” integrati con sistemi costruttivi e tecnologici prefabbricati con un ottimale mix di materiali sostenibili, ai fini di minimizzare la produzione di CO2 e rifiuti, consentendo di smantellare e riciclare al 100% le strutture.

Gli obiettivi alla base de l’Innesto

Il progetto è caratterizzato da tre obiettivi principali che rappresentano l’essenza della proposta progettuale:

1. Il primo Housing Sociale Zero Carbon in Italia. Il Team ha selezionato le tecnologie costruttive più innovative e le strategie impiantistiche e di gestione più sostenibili al fine di ottenere – in un arco temporale predefinito – un bilanciamento delle emissioni di CO2 pari a zero. L’obiettivo è raggiungibile in 30 anni grazie ad alcune strategie quali ad esempio il teleriscaldamento di 4°generazione (TLR 4G) alimentato da fonti rinnovabili, un sistema costruttivo innovativo, la bioremediation e forestazione urbana, la mobilità attiva, la zero carbon fund finalizzato alla riduzione dei GHG emessi e crediti volontari di carbonio.

2. Gestione responsabile e resiliente delle risorse, degli spazi e della comunità nel lungo periodo. Grazie alla partecipazione di Fondo Immobiliare Lombardia (FIL), il progetto può contare su una gestione integrata dell’intero sviluppo immobiliare, dal progetto alla realizzazione fino a una gestione innovativa e integrata dell’intervento. Nell’arco di 30 anni, si combineranno scelte sostenibili nella progettazione e nella costruzione con strumenti innovativi per la gestione e l’utilizzo degli immobili e per la valorizzazione degli spazi condivisi.

3. Human Adaptive Zone un quartiere collaborativo con un cuore agricolo. Il cuore agricolo dell’area è stato preservato e valorizzato, sono stati creati spazi flessibili e multifunzionali volti a incentivare le relazioni tra gli abitanti, permettendo di creare un senso di appartenenza al luogo facilitando il coinvolgimento dell’intero quartiere nella cura dell’area.

Progetto l'Innesto a Milano Greco con spazi condivisi per l'abitare sostenibile

Per l’area di circa 62.000 metri quadri composta da tre parti (l’ex scalo ferroviario accanto alla stazione Greco-Pirelli, un’area verde su via Breda, e un binario dismesso che si affaccia a ovest sul quartiere Bicocca) di proprietà di Ferrovie dello Stato Italiane SpA (FS) e FS Sistemi Urbani SRL (FSSU), il progetto del masterplan sviluppato dallo studio milanese di architettura Barreca & La Varra e da Arup Italia prevede l’occupazione per il 72% da aree verdi attrezzate, con l’introduzione di circa 700 nuovi alberi. Il 76% dell’area sarà superficie filtrante (non costruita né sottoterra né nel sottosuolo), con un sistema di connessioni verdi e degli spazi verdi attrezzati. Orti privati e didattici, un frutteto, serre e un giardino comunitario completano l’offerta di verde, che prevede una quota di verde attrezzato per abitante di 38 m2.

L’Innesto, un progetto di housing sociale collaborativo e sostenibile

I materiali

Il sistema costruttivo degli edifici si basa su una soluzione strutturale che riesce ad adattarsi a diverse esigenze progettuali con flessibilità e attenzione a tutte le fasi della vita utile degli edifici, dall’estrazione dei materiali, all’industrializzazione del prodotto edilizio, alla costruzione sino allo smantellamento, sfruttando le peculiarità di ogni singolo materiale e componente.

Il sistema costruttivo si fonda sul principio dell’ottimizzazione dei materiali in base alle loro caratteristiche fisico-meccaniche e permette il contenimento, sostanziale, del materiale utilizzato per la produzione.

Il legno viene utilizzato per la realizzazione di solai e tamponamenti, il cemento armato (post-teso ad alta resistenza) per travi e pilastri. Inoltre, il legno contribuisce alla qualità ambientale degli interni e riduce il trasferimento di calore attraverso l’involucro dell’edificio. L’uso di tecniche di connessione a secco consente lo smontaggio della struttura e dunque il suo riciclo al 100% a fine vita, nel rispetto della sostenibilità e della sicurezza, permettendo ulteriori risparmi di tCO2 e migliorando così anche l’economia circolare.

L’Innesto, un progetto di housing sociale collaborativo e sostenibile

Nella fase iniziale, l’uso di un sistema industrializzato ottimizza e riduce al minimo la produzione di scarti di cantiere (presenza di imballaggi da smaltire in cantiere e lo sfrido dei materiali). Il sistema di industrializzazione prevede infine una costruzione dove parte del processo di costruzione avviene al di fuori del cantiere che permette di ridurre i rifiuti generati minimizzando gli imballaggi, e permette di migliorare le condizioni di vita dei lavoratori (maggiore sicurezza e lavoro in ambiente tutelato e controllato) riducendo la CO2 (riduzione degli spostamenti).

Bioremediation e forestazione urbana

Una quota parte dei terreni di scavo e derivanti dalle bonifiche (20.000 m3) saranno trattati in situ tramite tecniche di bioremediation, con un risparmio di 63 tCO2e. Inoltre, la superficie destinata a verde nel progetto – più del 60% della superficie totale – è destinata a orti, con la possibilità di utilizzo di compost prodotto in loco da rifiuti organici degli abitanti.

Infine, all’interno del sito è prevista la piantumazione di alberature (640 alberi) che contribuiranno a mitigare le emissioni di CO2 prodotte catturando 10 tCO2e all’anno. A ciò si aggiunge la localizzazione di un vivaio permanente nella fascia ovest del sito ove saranno messi a dimora, sin dall’aggiudicazione, gli alberi che poi saranno utilizzati per la piantumazione del sito (km 0), e permetterà la creazione di alberi che saranno poi utilizzati per progetti di riforestazione urbana, assorbendo quindi CO2 in altre aree della città. 

Mobilità verde

L’Innesto mira a diventare un esempio per Milano anche per quanto riguarda la mobilità urbana del futuro: bike sharing, car sharing e flotte di auto di quartiere ridurranno il tasso di motorizzazione del comparto al 66%, con incremento di superfici ciclopedonali di 3,2 km lineari e riduzioni di emissioni di CO2 legate agli spostamenti dei residenti.

Mobilità attiva e non motorizzata, creazione di un nodo intermodale, integrazione di sistemi di sharing urbano, incremento punti di ricarica elettrica, riduzione della dotazione di sosta, flotta dedicata di veicoli elettrici. Promozione di prodotti commerciali specifici per l’uso dei mezzi pubblici (convenzioni speciali, agevolazioni per i residenti ecc.).

Per la mobilità del sito saranno implementate soluzioni volte a ridurre l’impatto sull’ambiente attraverso la promozione di una mobilità attiva, del trasporto pubblico e dei sistemi di sharing. Il momento di massima riduzione avviene già nei primi 5 anni di vita de L’Innesto, dal 2020 al 2025, con un risparmio di 1.362 tCO2e, grazie a una previsione di modal share fatta sulla base di una riduzione iniziale di car-ownership. In seguito, le percentuali di riduzione aumentano, grazie ai cambiamenti comportamentali dovuti a tutte le strategie proposte per ridurre la car-ownership e incentivare l’uso dei mezzi ecologici, (trasporto pubblico, mezzi ecologici, ciclopedonalità e seamless mobility). In totale si prevede dall’anno zero al 2050 una riduzione pari a 8.022 tCO2e.

Impianti

L’Innesto ha previsto una gestione idrica sostenibile per l’intero ciclo dell’acqua, valorizzando e riutilizzando le acque meteoriche, evitando la saturazione delle reti fognarie, e minimizzando il consumo e lo spreco di acqua potabile. Le acque meteoriche vengono riutilizzate 100% in situ, con un risparmio sul consumo di acqua potabile del 30%, e il 15% delle acque nere trattate e recuperate direttamente in situ.

Un sistema innovativo di teleriscaldamento di quarta generazione (4GDH) sarà alimentato da fonti di energia rinnovabili, e includerà un sistema di recupero di calore delle acque reflue. Vasche per la coltura acquaponica integreranno due cicli generalmente separati, l’acquacoltura e l’orticoltura idroponica, minimizzando sia gli input chimici che gli output di scarti.

Il TLR 4G “satellitare” progettato (chiamato così perché l’energia è consegnata al singolo appartamento attraverso un apposito satellite fuori dal proprio appartamento) consente di portare sino al singolo alloggio la contabilizzazione dell’energia termica consumata in analogia con quanto avviene per l’energia elettrica e di eliminare così i costi delle dispersioni a carico del cliente finale. A integrazione del sistema di TLR 4G e di edifici NZEB, con isolamento termo-acustico ad alte prestazioni e bassi consumi, viene proposto agli utenti un innovativo sistema di monitoraggio e gestione dei propri consumi allo scopo di incrementare la consapevolezza degli impatti dei propri comportamenti, instaurare meccanismi di premialità virtuosi e, infine, ridurre consumi, sprechi e dispersioni.

Human Adaptive Zone

La Human Adaptive Zone sarà costituita da spazi e servizi: cucine comuni, soggiorni, laboratori, orti e spazi verdi, servizi a scala urbana e di quartiere, gestiti in modo integrato dai residenti, da soggetti imprenditoriali (portineria di quartiere e Community Food Hub) e non profit coinvolti nel progetto e dagli stakeholder locali. Tali spazi e servizi si integrano con spazi e servizi più caratterizzati quali quelli del Circular Economy District e dell’Energy Showroom, lo Zero Waste Market e l’hub della mobilità. Si tratta di un forte presidio urbano che offre a tutti l’opportunità di avere spazi di progettualità. Queste infrastrutture sociali, fisiche e tecnologiche innestano nel quartiere funzioni autogestite – che si relazionano con quelle gestite più formalmente – che raggruppano le persone sulla base di geografie non fisiche, ma elettive, estendendo la propria natura collaborativa a una porzione di quartiere piuttosto che a un solo edificio.

Tutte le attività de L’Innesto sono accessibili digitalmente su una App di quartiere che integra le soluzioni innovative per ciascuna delle 10 Sfide, supporta il monitoraggio, la gestione dei servizi e la gestione del rischio.



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