Scuoladibambù



L’approccio al progetto adottato trova le sue origini nella costruzione di una rete di relazioni e di reciproca fiducia costruite dalla Onlus Vento di Terra con le comunità locali.
Queste hanno una parte attiva nelle decisioni, nella organizzazione e nella concreta realizzazione del progetto: tutti aspetti estremamente importanti al fine di innescare un processo in grado di costruire l’identità del nuovo edificio. In questo modo, inoltre, si è inteso promuovere l’occupazione locale a realizzare un training in progress su nuove tecnologie costruttive.
Le scelte tecniche e architettoniche, curate dal gruppo Arcò, hanno l’obiettivo di adeguare la vecchia struttura attraverso tecniche e soluzioni che rendano l’edificio climaticamente confortevole, ed energicamente sostenibile.
Per questo si è intervenuti su due aspetti fondamentali, la ventilazione naturale e l’isolamento dell’edificio, prevedendo in una seconda fase un sistema di raccolta dell’acqua piovana e l’installazione di pannelli fotovoltaici, a sostituzione del generatore a gasolio attualmente in uso.
Il 14 settembre 2010 è stato inaugurato l’anno scolastico 2010/2011 alla presenza dei 130 alunni provenienti dalle comunità beduine Jahalin dell’area di Al Azarije.
Tecniche di costruzione
Le scelte tecniche e architettoniche, curate dal gruppo Arcò, hanno l’obiettivo di adeguare la vecchia struttura attraverso tecniche e soluzioni che rendano l’edificio climaticamente confortevole, ed energicamente sostenibile.
Per questo si è intervenuti su due aspetti fondamentali, la ventilazione naturale e l’isolamento dell’edificio, prevedendo in una seconda fase un sistema di raccolta dell’acqua piovana e l’installazione di pannelli fotovoltaici, a sostituzione del generatore a gasolio attualmente in uso.
Il tema della ventilazione è stato trattato sollevando e inclinando il tetto in modo da realizzare un efficiente sistema per la circolazione dell’aria. Le nuove aperture misurano 60 cm di altezza sul lato ovest e 30 sul lato est e sono richiudibili mediante lastre di plexiglass scorrevoli. Tale operazione ha reso necessario ripensare la struttura metallica, che solo per questa lavorazione, è stata realizzata da un’impresa specializzata. Le lastre metalliche che formavano il tetto esistente sono state sostituite con pannelli sandwich in grado di migliorare l’isolamento dell’edificio.
Il tema dell’isolamento delle pareti esterne è stato trattato interpretando e adattando alle esigenze del luogo la tecnica del “pisè”. Si tratta di una tecnica che consente di realizzare murature continue compattando, strato dopo strato, terra umida mischiata a paglia versata tra assi parallele che fungono da casseri. Il risultato finale è rappresentato da un muro multistrato di 34 cm di spessore, comprendente intonaco in calce, cannucciato di bambù che contiene la spinta dell’argilla e paglia, lo strato in argilla e paglia, l’esistente lastra di alluminio zincato, un’intercapedine d’aria e un pannello schermante esterno in bambù. Inoltre l’isolamento è stato incrementato dal posizionamento di una pavimentazione in legno. La coibentazione acustica delle pareti interne è ottenuta mediante la posa di nuovi muri di separazione tra le aule. Alla lamiera sono stati sostituiti mattoni di terra cruda, prodotti artigianalmente nella Valle del Giordano, rivestiti di un intonaco di calce bianca.
I lavori sono stati realizzati in due mesi, sei giorni alla settimana, con una media di 8 lavoratori al giorno, tutti abitanti del villaggio, durante la pausa didattica estiva, in modo da non intralciare le lezioni,  concentrando l’intervento nel mese di luglio, che nel 2010 precede il ramadan.



Tema Tecnico

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