Teatro delle Terme: nuovo rapporto tra acqua, terra e vegetazione



Il progetto Teatro delle Terme, vincitore del bando internazionale “Reinventing Cities” prevede il recupero delle scuderie e delle aree a verde circostanti, con l’intento di realizzare un nuovo parco urbano a servizio dei cittadini. La proposta di realizzare un Parco Termale e SPA nasce dal fatto che nel sottosuolo è presente acqua termale.

a cura di Silvia Giacometti 

Teatro delle Terme a Milano: nuovo rapporto tra acqua, terra e vegetazione

Indice degli argomenti

Se nell’Ottocento Ebenezer Howard espresse l’idea di “città-giardino” quale contraltare alla città industriale coi suoi fumi invadenti, oggi Milano diviene la punta di diamante di un modello di trasformazione urbana in cui i nuovi parchi ne fanno sempre più un “giardino-città”. Su questa linea, il progetto per le Ex Scuderie De Montel, nel quartiere San Siro a Milano, vincitore del bando internazionale “Reinventing Cities”, si prefigge di recuperare il rapporto con l’acqua, con la terra, con la vegetazione: il tutto entro la logica del benessere e dell’equilibrio tra la comunità urbana e la natura.

Scuderie de Montel Milano, oggi prima dell'intervento di riqualificazione

La proposta di realizzare un Parco Termale e SPA sul sito delle ex scuderie De Montel nasce dal fatto concreto che nel sottosuolo è presente acqua con caratteristiche termali. A partire da questo dato, è stato sviluppato il progetto di recupero delle scuderie e delle aree a verde circostanti con l’intento di realizzare un nuovo parco urbano a definizione di un’armonica confluenza tra architettura e natura a servizio dei cittadini. All’interno del parco saranno realizzati orti e giardini che nel loro insieme comporranno un’ampia oasi urbana in cui passato e futuro si incontreranno, nel segno del benessere delle persone e dello stimolo alla creatività. 

Il progetto

Dell’edificio originario, sviluppato su due piani, è stato mantenuto il piano terreno, mentre del primo piano si sono salvati solamente alcuni abbaini. L’intervento di recupero prevede quindi una rigorosa conservazione dell’esistente e la ricostruzione del piano mancante nel rispetto dei tratti volumetrici e morfologici preesistenti (tetto a mansarda).

Progetto nuovo teatro delle terme a Milano

Per ragioni di ottimizzazione funzionale delle attività che andranno a svolgersi nel complesso del parco termale e SPA, vengono aggiunti dei nuovi volumi di minima entità, volti a soddisfare le esigenze di utilizzo degli spazi. È nella porzione di edificio da ricostruire e nei volumi di nuova costruzione che si può esercitare una maggiore libertà di scelta dei materiali rivolta all’impiego pressoché totale di elementi ecosostenibili.

La scelta dei materiali si è orientata su prodotti a basso consumo energetico o in grado di ridurre il consumo energetico per la loro produzione; il mantenimento del comfort abitativo dell’edificio in fase di vita grazie all’elevata capacità termoisolante e la riciclabilità a fine ciclo di vita, limitando i rifiuti da costruzione.

Teatro delle Terme a Milano, vista generale

 

Il progetto “Teatro delle Terme” prevede di valorizzare gli edifici storici delle Scuderie De Montel, enfatizzando i profili Liberty e aprendosi in un’ampia esedra ricavata tra le Scuderie e gli edifici abitativi che sorgono tra Via Fetonte e Via del Centauro. La facilità di accesso, sia dai quartieri urbani, sia dai Comuni del circondario, il microclima dato dalla presenza di verde e di acqua, le attività culturali, ricreative, sportive e commerciali che trovano posto nelle Scuderie De Montel ristrutturate, fanno del Teatro delle Terme un luogo di socialità che favorisce incontri e dialoghi per cittadini di ogni età. Ciò che si propone non è il solo stare a contatto con l’acqua calda o in una sauna, ma il vivere esperienze polisensoriali in cui corpo e mente vengano coinvolti in modo partecipativo. Tale obiettivo ha come strumento l’acqua termale vissuta in diverse forme: le stanze con caldo secco e umido, le stanze emozionali, i massaggi e la ristorazione.

Teatro delle Terme a Milano: nuovo rapporto tra acqua, terra e vegetazione

L’acqua termale proveniente dalla fonte esistente è l’elemento primario del progetto. Sono previste diverse vasche di acqua termale sia interne che esterne. Particolare attenzione è data alle vasche outdoor da utilizzare durante tutto l’arco dell’anno. Nelle aree esterne le vasche sono state posizionate affinché si instauri un rapporto sempre diverso con la natura. È prevista un’affluenza massima contemporanea di circa 500 persone nei week end e nei giorni festivi.

La distribuzione degli spazi

Il progetto Teatro delle Terme di Milano, suddivisione degli spazi

Piano terra edificio

I visitatori accedono al parco termale e SPA dallo spazio pubblico scoperto dell’avancorte che si affaccia su via Achille. Entrando nell’edificio, si accede ad un’ampia hall di circa 150 mq con alla destra l’info point e alla sinistra il blocco scale/ascensore. Frontalmente si trova il banco della reception.

Procedendo in senso orario a piano terra, nell’ala ovest si trova la zona delle vasche relax, ricavate in quelli che un tempo erano i box dei cavalli. Le vasche interne hanno una temperatura di circa 34° e sono caratterizzate dalla presenza di acqua termale proveniente dal pozzo esistente nel sito. Le vasche sono inoltre attrezzate con idromassaggi subacquei, sedute effervescenti, cascate cervicali. In particolare, una vasca sarà allestita con un’alta percentuale di sali minerali tale da conferirle la proprietà di potere galleggiare con facilità.

Teatro delle Terme a Milano, vasca panoramica

All’angolo nord-ovest è presente un’ampia sauna panoramica con vista sulla corte. Questa segna il passaggio dalla zona delle vasche alla zona del caldo secco. L’ala ovest del corpo nord è caratterizzata da saune di vario tipo. Terminato il percorso nelle saune si giunge alla grande hall dalla quale si può accedere all’anfiteatro esterno. Continuando invece il percorso in senso orario, dopo la hall si incontra un ambiente relax chiamato “club house”. Completa il percorso l’ala est con un’area umida dedicata ai bagni di vapore e agli hamam.

Teatro delle Terme a Milano, sauna panoramica

Primo piano

Giunti al primo piano con la scala della hall di ingresso e procedendo in senso orario si può accedere agli spogliatoi, oppure continuare nel percorso benessere.

Il tempio – Questo luogo, allestito come un tempio orientale, è lo spazio dell’anima. Qui è possibile seguire cerimonie di meditazione.

Il bosco immaginato – In questa stanza, allestita con tronchi di betulla, gli ospiti possono rilassarsi coccolati in grandi nidi appesi al soffitto con un sottofondo musicale che riprende i suoni del bosco.

Il casolare contadino – Questo spazio è allestito come un casolare contadino dei primi anni del ‘900, con arredi originali e sedie a dondolo. Procedendo verso la zona ovest dell’ala nord si incontrano le stanze relax con vista sia sulla corte che sull’anfiteatro. Nella parte est dell’ala nord, soprastante la club house, si trova il ristorante dal cibo coltivato a Km zero nell’orto pertinenziale. Continuando si arriva alla zona dedicata ai massaggi per poi raggiungere, nella zona soprastante l’ingresso, gli uffici amministrativi.

Teatro delle Terme a Milano

Secondo piano

La dotazione di spazi al coperto è completata da alcuni locali (aule/sale meeting) posti nell’unica porzione dell’edificio che si sviluppa su un secondo piano sopra all’ingresso principale. Questi locali sono messi a disposizione delle associazioni di quartiere per dibattiti e convegni.

Aree tecniche – Le aree tecniche per gli impianti sono accorpate in un unico edificio di nuova realizzazione collocato lungo il muro di confine su via Fetonte. L’altezza è contenuta in modo da non eccedere l’altezza del muro esistente così da risultare invisibile dalla strada pubblica.

Aree esterne – Il paesaggio si divide in tre ambiti: quello dell’avancorte che instaura il vero legame con la città ed è spazio privato, ma con possibilità di utilizzo pubblico; la corte interna, ossia lo spazio tra la corona edificata che è parte integrante dell’architettura stessa; il parco del teatro retrostante alle terme e SPA che instaura anch’esso legami forti con l’edificio per funzione e composizione architettonica.

Teatro delle Terme a Milano, area esterna

L’avancorte – Un’area di circa 1.700 mq assoggettata ad uso pubblico mediante convenzione. L’avancorte ospita due specchi d’acqua ed è in questa parte di edificio che inizia il processo di rilassamento della mente e del corpo del visitatore. Questo luogo può ospitare anche mercati o esposizioni di promozione pubblica o privata e per questo la parte pavimentata deve avere un calibro necessario ad ospitare queste funzioni. Il disegno formale del parterre verde richiama la leziosità dell’edificio storico e l’impostazione formale forte. Il rigore degli elementi ad arte topiata ricordano i giardini all’italiana. A contraltare una quinta verde mista ad altezza diversificata invece ricorda il giardino inglese.

La corte interclusa –  Il progetto prevede alcuni luoghi di continuità vegetale anche all’interno dell’edificato. La presenza di verde all’interno dell’architettura contribuisce attivamente alla creazione di un luogo di relax agendo su sentimenti ancestrali di legame tra l’uomo e la natura stessa. Più efficace è l’effetto se la natura porta all’interno della architettura le caratteristiche di grandezza e varietà che esprime nelle parti esterne. Per questo motivo la proposta non è di semplici vasche a verde, ma di veri e propri brani di paesaggio indoor. La corte è un luogo con duplice valenza, sia luogo di passeggio sia luogo da vedere dalle stanze relax poste al primo piano dell’edificio. Il disegno regolare ricorda le corti dei monasteri, diviso a parcelle con vialetti utilizzati per il lento incedere e la riflessione. La ricca varietà di essenze di erbacee e perenni è organizzata in tasselli di verde a orizzonti vegetazionali differenziati e compone uno spazio differenziato non immediatamente riconoscibile.

L’anfiteatro – Le gradonate dell’ampia cavea conformano il grande Teatro delle Terme: esse sono prevalentemente a prato e ospitano una grande vasca di forma semicircolare e una vasca di dimensioni più contenute a chiusura del grande emiciclo. Dalla gradonata superiore l’acqua scorre verso quelle inferiori disegnando un sistema idrico integrato che, alimentato con l’acqua termale, è usufruibile, in parte, anche nei mesi freddi pur essendo all’aperto. L’anfiteatro è un luogo di meditazione che accompagna lo spirito ad una visione della natura a scala più ampia. L’impronta fortemente architettonica e la natura si fondono in un connubio perfetto molto suggestivi in cui l’acqua è elemento di completamento.

Gestione idrica super efficiente al teatro delle Terme di Milano

L’area per servizi green. Lungo via Fetonte è prevista la cessione di un’area di circa 200 mq dove si trovano una stazione di bike sharing da 18 postazioni, stazione di car sharing elettriche, colonnine di ricarica per auto elettriche e una casa dell’acqua.

Parcheggi pertinenziali. La quantità regolamentare di parcheggi di pertinenza è stata determinata secondo la normativa vigente e ammonta a circa 2.000 mq. È ricavata in posizione interrata, sotoo l’anfiteatro.

I materiali

Le porzioni di edificio esistente sono state restaurate rispettando le caratteristiche dei materiali storici (muri in mattoni pieni intonacati); le parti da ricostruire (tutto il primo piano) e i volumi aggiunti, prevedono l’impiego di materiali ecosostenibili e a bassa emissione di CO2 sia in fase di produzione che di ciclo di vita e di riutilizzo.

Teatro delle Terme, il giardino

Il metodo di costruzione è prevalentemente del tipo “a secco”, cioè con utilizzo di materiali che non necessitano di acqua e impasto. La tecnologia stratificata “a secco” è eco-sostenibile, minimizza l’uso dei materiali e predilige l’utilizzo di quelli biocompatibili, smontabili, riciclabili e sostituibili. In secondo luogo, comporta  tempi di realizzazione della costruzione più brevi rispetto ai sistemi tradizionali che si ripercuotono in minore durata delle emissioni di inquinanti in fase costruttiva. Infine, chiudendo il life-circle della costruzione, nel momento in cui bisognerà dismettere l’edificio o parte di esso, ciascun elemento utilizzato può essere smontato ed eventualmente riutilizzato in altro contesto o riciclato.

Riguardo alla scelta dei materiali, la struttura portante è in legno; i materiali isolanti in fibra di legno; la copertura ventilata ha una finitura in scandole di alluminio che uniscono l’aspetto evocativo della vecchia copertura in ardesia alle elevate qualità ambientali dell’alluminio; i divisori interni sono in cartongesso, materiale leggero, riciclato e riciclabile.

Il contenimento energetico 

Il progetto presuppone il mantenimento e la valorizzazione delle caratteristiche stilistiche dell’edificio originario adottando scelte in grado di garantire elevati livelli di comfort termico e di riduzione dei consumi senza modificare eccessivamente il carattere dell’edificio. In particolare, sono previste soluzioni che lavorano dall’interno sull’involucro e le sue stratigrafie.

Il solaio verso terra (trasmittanza termica pari a 0,078 W/m2K) consente un risparmio di 70% rispetto al BAU e garantisce la presenza di un vespaio aerato laddove non presente il solaio voltato verso terra. Le superfici verticali opache (trasmittanza termica pari a 0,204 W/m2K) mantengono esternamente le caratteristiche originarie e, grazie a un cappotto termico interno realizzato in fibra di legno proveniente da foreste certificate FESC garantiscono una riduzione del valore di trasmittanza del 22%.

Verso l’interno della corte viene realizzata una chiusura verticale vetrata di quello che originariamente era un portico, mantenendo una lettura dei pieni e vuoti del fabbricato attraverso la superficie trasparente delle vetrate. I serramenti (trasmittanza termica pari a 1,125 W/m2K), grazie al taglio termico, alla struttura tecnologica ad alte prestazioni in alluminio e alla vetrocamera raggiungono prestazioni che consentono di ridurre il fabbisogno dovuto alle dispersioni per 20%. Anche la copertura (trasmittanza termica pari a 0,121 W/m2K), realizzata mediante struttura portante lignea a telaio, i pannelli isolanti in fibra di legno, il rivestimento in alluminio di colore chiaro e la soluzione tecnologica adottata a copertura ventilata consente un abbattimento delle perdite per trasmittanza del 45%.

Gli impianti

Il risparmio energetico del progetto è garantito dall’utilizzo di tecnologie avanzate integrate al classico trattamento dell’aria, in particolare:

      • creazione di una macchina che sappia sfruttare al meglio le condizioni ambientali esterne per trattare l’aria in maniera naturale come ad esempio nel periodo invernale per il quale è possibile utilizzare aria fresca e a basso contenuto di umidità in termini assoluti;
      • inserimento di recuperatore statico che permetta di ottenere un primo importante risparmio energetico;
      • integrazione del recupero mediante un circuito frigorifero dedicato alla deumidificazione e che allo stesso tempo garantisca un recupero attivo, mediante l’utilizzo dell’energia termica ancora presente nell’aria dopo la prima fase di recupero, per attuare il processo di condensazione;
      • controllo puntuale, tramite un software finalizzato alla verifica delle varie condizioni di funzionamento e all’ottimizzazione secondo parametri di risparmio energetico;
      • recupero supplementare sfruttando l’eccesso di condensazione per riscaldare l’acqua della piscina stessa.

Il fulcro della generazione di energia destinata al centro termale e SPA è rappresentato dalle fonti rinnovabili. Sulla copertura sono installati 110 m2 di pannelli solari termici in grado di coprire il 24% del fabbisogno di acqua calda sanitaria, per una produzione di energia pari a 84.914 kWh/anno.

Su tutte le falde del nuovo edificio con esposizione favorevole sono stati installati pannelli fotovoltaici di ultima generazione che con efficienza minima del 21% consentono la produzione di 72,9 kW di picco. Tale sistema sarà in grado di produrre 76.827 kWh/anno di energia elettrica.

Teatro delle terme, pannelli fotovoltaici

I fabbisogni termici dell’intero edificio saranno soddisfatti dalla rete di teleriscaldamento presente in zona e alimentata da un termovalorizzatore. I fabbisogni frigoriferi saranno soddisfatti da gruppi frigoriferi ad assorbimento posti nelle centrali tecnologiche e alimentati sempre dalla rete di teleriscaldamento. Il termovalorizzatore si trova nella zona nord-ovest di Milano nei pressi del quartiere Figino e produce energia elettrica e termica dal rifiuto urbano residuo, a valle della raccolta differenziata. L’impianto è in grado di trattare oltre 500.000 tonnellate di rifiuti e produce energia elettrica e acqua calda per la rete di teleriscaldamento del quartiere Gallaratese, polo Fiera Rho-Pero e diverse utenze dei comuni limitrofi.

L’UTA per l’area vasche sarà dotata di un doppio recupero, statico e termodinamico attivo, in grado di raggiungere efficienze del 90%, ed inoltre sarà in grado effettuare il ricircolo e il free-cooling. Ai fini del contenimento energetico, nelle aree ad elevato affollamento sarà previsto un sistema in grado di parzializzare l’afflusso di aria esterna, in ragione del numero persone presenti e sostituendolo con l’impiego di aria ricircolata ai fini della climatizzazione.

La combinazione ottimale di temperatura dell’aria, temperatura media radiante, velocità dell’aria, umidità relativa, necessari per avere una sensazione di benessere fisico si può ottenere col sistema radiante a soffitto, in quanto il soffitto caldo/freddo simula la radiazione della volta celeste cui l’uomo è abituato, produce una radiazione uniforme e quindi una sensazione termica omogenea.

Tutte le unità di trattamento aria installate nel Teatro delle Terme saranno dotate di un recupero di calore ad alta efficienza. Potranno essere recuperatori aria-aria, entalpico rigenerativo o rotativo, ma complessivamente dotati di un rendimento minimo dell’85%. Le sorgenti luminose interne ed esterne, sia per l’illuminazione ordinaria che per quella di emergenza, saranno di tipo a Led per la migliore resa energetica a parità di prestazione illuminotecnica. Un sistema di supervisione degli impianti permette di monitorare e gestire il clima e il comfort ambientale di tutto l’edificio.

Attraverso il BMS (Building Management System), è possibile avere un controllo totale sui diversi impianti della struttura, da quello d’illuminazione a quello termotecnico, passando per il monitoraggio energetico.

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