11 isole nel mondo 100% rinnovabili

Studio Legambiente: le isole puntano sulle rinnovabili per i fabbisogni energetici. Italia indietro

El Hierro, Samso, Eigg, Bonaire, Bornholm, Pellworm, Tokelau, Aruba, Muck, White e Gigha sono le undici isole che hanno puntato sulle fonti rinnovabili e sull’innovazione per rispondere ai propri fabbisogni energetici. A detenere il record mondiale è l’isola di El Hierro, la prima ad aver raggiunto l’autosufficienza energetica grazie alle energie rinnovabili e alla grande mobilitazione dei suoi cittadini.

Purtroppo l’Italia, malgrado le potenzialità delle rinnovabili siano enormi, è molto lontana da questi risultati. Legambiente evidenzia infatti che ad oggi, nelle isole minori del Belpaese l’energia è costosissima, 70milioni di Euro pagati nelle bollette, e prodotta da vecchi e inquinanti impianti da fonti fossili.
L’associazione ambientalista, attraverso il progetto Isole Smart energy promuove, nelle isole di Favignana, Giglio, Lampedusa, la transizione energetica per invertire lo scenario attuale verso un modello 100% rinnovabile, attraverso impianti da fonti green ed efficienti, integrati con smart grid e sistemi di accumulo.
Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente fa notare che “il problema è che mentre in tutta Italia le rinnovabili hanno avuto uno sviluppo straordinario negli ultimi anni – oggi sono installate in tutti i Comuni e hanno garantito nel 2014 il 38% dei consumi elettrici – proprio nelle isole si trovano la minore diffusione e i maggiori problemi. La ragione sta proprio nelle regole che oggi affidano a società il monopolio della produzione e distribuzione dell’energia elettrica, la gestione delle rete (che sul continente è invece separata), e nei generosi guadagni garantiti dal sistema di tariffe e di rimborsi prelevati in bolletta, che dipendono proprio dai problemi di separazione dalla rete nazionale”.

Secondo Legambiente per cambiare questa situazione non bastano miglioramenti nell’efficienza degli impianti a gasolio, come ha previsto il Governo Renzi. Serve un cambiamento radicale nella gestione energetica della rete e degli impianti, per capire come le innovazioni avvenute nelle reti energetiche, nei sistemi di accumulo, negli impianti di produzione da fonti rinnovabili possano essere applicati in realtà come le isole. Oltre alle sperimentazioni, avviate già in alcune realtà, è però importante anche avviare un confronto sulle innovazioni normative necessarie a spingere questa prospettiva per poi lanciare una gara europea che permetta di passare a una forma diversa di produzione e gestione.

Per questo Legambiente lancia un dibattito pubblico, aperto a Ministeri, Autorità per l’energia, Comuni, imprese, mondo della ricerca, con un questionario online, 10 domande per capire come gestire questo cambiamento e costruire un modello normativo che possa valere anche altrove.
“Il nostro obiettivo è di muovere idee e proposte – conclude Zanchini – nella direzione di un modello energetico che possa dare risposta non solo ai fabbisogni elettrici, ma anche a quelli termici delle case e a quelli di una mobilità sostenibile sulle isole. È una prospettiva di cambiamento nell’interesse dei cittadini e dell’ambiente, che aiuta la stessa attrattività turistica”.

Non solo Legambiente sta studiando lo sviluppo sostenibile delle isole, ieri infatti Greenpeace ha presentato il Rapporto “100% rinnovabili: un nuovo futuro per le piccole isole“, dedicato ai possibili scenari che nell’arco di 20/25 anni potrebbero rendere 20 piccole isole italiane completamente rinnovabili.

Scarica lo studio di Legambiente “11 Isole in transizione verso 100% Rinnovabili’’

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