La mobilità cambia faccia, è tempo di bici

In crescita del 250% da inizio anno l’utilizzo della bici per muoversi. Lo testimoniano i dati dell’applicazione gratuita Virtuoso. Sul podio delle città più appassionate alle 2 ruote Bolzano, L’Aquila e Terni

La mobilità cambia faccia, è tempo di bici

E’ bicimania in Italia: secondo i dati raccolti dall’app gratuita Virtuoso, con 150mila download, da inizio anno ai primi di giugno c’è stato un incremento del 250% del numero di persone che utilizzano la bicicletta per muoversi. Appassionati del vivere sano e sostenibile ma certamente l’emergenza covid ha aumentato l’uso di un mezzo che permette di muoversi facilmente in città senza rischiare alcun assembramento. Insomma in 6 mesi è praticamente triplicato il tempo medio passato sul sellino, complice anche il bonus bici previsto dal decreto rilancio che permette uno sconto immediato in negozio fino a un massimo di 500 euro, per acquisti fino al 31 dicembre 2020, anche se ad oggi non è ancora on line la piattaforma per richiedere il rimborso.

Naturalmente ci sono differenze significative tra le varie città e, se gli abitanti di Bolzano pedalano per una media di 82 minuti al giorno, quelli de L’Aquila 66 minuti e quelli di Terni 64 minuti, a Sassari, maglia nera dello stivale, i cittadini in media vanno in bici per 16 minuti al giorno (poco meno degli abitanti di Catanzaro e Macerata, con 21,5 minuti).

Milano, nonostante l’impegno del Comune a migliorare e aumentare le piste ciclabili, si ferma al 49° posto, con poco più di mezz’ora di media, meglio comunque di Roma, al 74esimo posto e appena 26,8 minuti. Fra le grandi città ottima la performance di Napoli, con 40 minuti di media dei cittadini sulla bici.

L’app Virtuoso stimola gli utenti ad aumentare la propria attività fisica attraverso il meccanismo della gamification lanciando  divertenti sfide che permettono di vincere crediti utili a richiedere sconti, voucher o buoni Amazon.

Dall’analisi è emerso in particolare che dal 1 gennaio, prima dell’inizio del lockdown ad inizio giugno, un mese dopo la riapertura delle attività, si è passati dai 25-30 minuti giornalieri di durata media della sessione di bike, a un valore vicino allo 0 dal 10 marzo, fino a risalire a quasi un’ora dopo la prima settimana di maggio, con la riapertura delle varie attività.

Certo bisognerebbe che le amministrazioni aumentassero gli investimenti a sostegno di una mobilità sostenibile, creando piste ciclabili e garantendo in ogni momento la sicurezza dei ciclisti.

 

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