L’Intelligenza artificiale migliora le prestazioni del fotovoltaico

Il progetto internazionale coordinato da Eurac Research, H2020 TRUST-PV, sta lavorando allo sviluppo di tecnologie in grado di migliorare le prestazioni degli impianti fotovoltaici, con particolare attenzione agli interventi di manutenzione e alla maggior integrazione in rete. L’intelligenza artificiale può essere un utile supporto per fare le migliori scelte da un punto di vista di efficacia economica.

L'Intelligenza artificiale migliora le prestazioni del fotovoltaico

E’ stato recentemente avviato il Progetto TRUST-PV, coordinato da Eurac Research, che coinvolge diversi partner, istituzioni scientifiche e aziende e ha l’obiettivo di incrementare la quota di energia in rete proveniente da impianti fotovoltaici di taglia grande e media, rendendola più affidabile e più economica da produrre, anche grazie all’intelligenza artificiale.

Il progetto della durata di 4 anni, fa parte del programma europeo di ricerca Horizon 2020 e ha un budget di oltre 12 milioni di euro.

In particolare i ricercatori lavoreranno per sviluppare tecnologie in grado di migliorare le prestazioni e l’affidabilità degli impianti fotovoltaici e dei loro componenti, in modo da velocizzare gli interventi di manutenzione degli impianti fotovoltaici su impianti residenziali e su larga scala e aumentare l’integrazione con la rete.

David Moser, ricercatore dell’Istituto per le energie rinnovabili di Eurac Research e coordinatore del progetto spiega che si tratta di un importante cambio di paradigma: fino ad oggi infatti “la manutenzione viene presa in considerazione solo in un secondo momento, quando le tecnologie sono realizzate e in moto, e spesso quindi risulta difficoltosa e costosa”. Produrre in anticipo componenti facili da mantenere ad alte prestazioni può aiutare a diminuire gli errori tecnici di un progetto fotovoltaico “abbassa il rischio di investimento rendendo l’energia più economica da produrre e migliora le prestazioni quindi la quantità di energia prodotta da questa fonte rinnovabile”.

Il progetto lavorerà anche su altri aspetti: sulla scelta dei componenti di qualità con test estensivi, sulla mitigazione preventiva di problematiche che sorgono in fase di progettazione degli impianti e su modelli matematici che prevedano in maniera efficace la produzione di energia.

Inoltre si approfondirà il tema dell’intelligenza artificiale: i dati raccolti durante tutto il processo verranno infatti elaborati da un sistema che aiuterà a prendere le migliori decisioni da un punto di vista di efficacia economica. “Per esempio, all’operatore sul campo verranno suggerite quali attività di diagnostica utilizzare per identificare la fonte di eventuali riduzioni di produzione di energia e quali azione correttive mettere in atto per risolvere il problema”.

I 20 partner europei del progetto: 3E, Above Surveying, BayWa r.e. Operation Services s.r.l, DSM, Enel Green Power, Eurac Research, FOSS Research Centre for Sustainable Energy, Huawei, Imec, Inaccess, INNOSEA, PVcase, Saidea, Solarcentury, SolarPower Europe, Solar Monkey, Raptech, Reuniwatt, TU Delft, TÜV Rheinland Energy GmbH.

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