Le emissioni in UE nel 2019 scese al livello più basso degli ultimi 3 decenni

La Commissione europea sui progressi nell’azione climatica ha pubblicato la relazione annuale dell’UE sui progressi dell’azione per il clima: le emissioni di gas serra nell’UE-27 sono diminuite del 3,7% su base annua, mentre il PIL è cresciuto dell’1,5%

Le emissioni in UE nel 2019 scese al livello più basso degli ultimi 3 decenni

La Commissione europea sui progressi nell’azione climatica ha rilasciato la relazione annuale dell’UE sui progressi dell’azione per il clima, che interessa i progressi dell’UE nella riduzione delle emissioni di gas serra nel 2019. Le emissioni di gas serra nell’UE-27 sono diminuite del 3,7% su base annua, mentre il PIL è cresciuto dell’1,5%. Le emissioni sono state ridotte del 24% rispetto ai livelli del 1990. Sembra dunque che l’Ue abbia superato l’obiettivo 2020 per il clima, che prevede di ridurre le emissioni del 20%.

Frans Timmermans, Vicepresidente esecutivo dell’European Green Deal, ha dichiarato: “L’Unione Europea sta dimostrando che è possibile ridurre le emissioni e far crescere l’economia. Tuttavia, il rapporto di oggi conferma ancora una volta che dobbiamo intensificare i nostri sforzi in tutti i settori dell’economia per raggiungere il nostro obiettivo comune di neutralità climatica entro il 2050. La transizione è fattibile se manteniamo il nostro impegno e cogliamo le opportunità della ripresa per rilanciare la nostra economia in modo più verde e resiliente e creare un futuro sano e sostenibile per tutti”.

Il sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (ETS UE) ha registrato la maggiore riduzione nel 2019, con un calo del 9,1%, pari a circa 152 milioni di tonnellate equivalenti di anidride carbonica (Mt CO2eq), rispetto al 2018.
Una diminuzione trainata principalmente dal settore energetico, dove le emissioni sono diminuite di quasi il 15%, grazie soprattutto alla sostituzione della produzione di energia elettrica a carbone con energia elettrica da fonti rinnovabili e gas. Le emissioni dell’industria sono diminuite di quasi il 2%.
Le emissioni del settore aereo, che attualmente coprono solo i voli all’interno dello Spazio Economico Europeo, hanno continuato a crescere modestamente, aumentando dell’1%, pari a circa 0,7 Mt CO2eq, rispetto al 2018. Le emissioni non coperte dall’EU ETS, provenienti dall’industria, dai trasporti, dall’edilizia, dall’agricoltura e dai rifiuti, non hanno subito variazioni significative rispetto ai livelli del 2018.

La spesa dell’UE per l’azione per il clima, il finanziamento delle tecnologie verdi, la diffusione di nuove soluzioni e la cooperazione internazionale è aumentata nel 2019 e continuerà a crescere anche nei prossimi mesi nell’ambito della ripresa dell’Europa da COVID-19.

I proventi delle aste dell’EU ETS sono una fonte sempre più importante di finanziamento per il clima. I ricavi totali ricevuti dagli Stati membri, dal Regno Unito e dai paesi del SEE dalle aste tra il 2012 (l’inizio delle aste nell’ambito dell’EU ETS) e la metà del 2020 hanno superato i 57 miliardi di euro, di cui oltre la metà è stata generata solo nel 2018 e nel 2019. Nel 2019, i ricavi totali delle aste hanno superato i 14,1 miliardi di euro. Di questo totale, il 77% sarà utilizzato per il clima e l’energia, 7 punti percentuali in più rispetto alla quota del 70% registrata nel 2018. Inoltre, un numero crescente di progetti climatici finanziati dall’UE è finanziato attraverso la monetizzazione delle quote di emissione attraverso il programma NER 300, il Fondo per l’innovazione e il Fondo per la modernizzazione.

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